lunedì, luglio 30, 2007
venerdì, luglio 20, 2007
natura morta con insetti
Lo sento arrivare dal suono per le scale. Klein Usa il bastone come fanno i ciechi, per malafede, che lui ci vede benissimo. Si siede e beve dell'acqua ruggine, mordendo un poco il vetro con i denti, come fanno i vecchi. Poi mi chiede se ho finito, quanto manca, schioccando la lingua grassa sul palato. Dà un giro di clessidra, gli dico che ho bisogno di tempo. Lascia cadere poche monete unte, poggia il piccolo recipiente di vetro sul tavolo. Loro, galleggiano bianchi e mi fissano dalla formaldeide, in attesa. Dipingo nature morte o morte nature, non ricordo bene, sono morte perchè sono di altri, che sono morti anche loro e non guardano più. Per questo, io, guardo con i loro occhi. Mi chiamo Ruysch, Constantine Ruysch e faccio il copista.
dopo: "E' uscito dal frigo, lo sento camminare sulla tavolozza, sbattere agli angoli, leccare ogni muro, rivoltarsi nella polvere mentre crepa e si arrampica sui miei piedi scalzi, ridere sopra il mio petto, fino ai miei occhi.
domenica, luglio 15, 2007
custer
di te, odio la mia vigliaccheria, non amo niente, sei un vizio. T'ho amata per pigrizia, perché era buio, perché da solo mi devo guardare le spalle, e t'ho amata per campare. E una volta, ne sono certo, per solitudine. Sei la mia vacca magra, che tempi, come le scuse che invento o le tue ginocchia in dentro, sei valga, vacua e non russi, peccato. La notte parli nel sonno, con un altro, e io origlio dietro il tuo collo, gli sussurri che ti faccio schifo, come se fosse una colpa essere un porco. Ti prendo per noia, da dietro, mentre mi insulti sul fianco sbagliato e non mi piace troppo nemmeno il tuo odore. Conto i secondi, uno alla volta, quelli che mancano all'ora d'aria, quelli passati tra i sorrisi larghi delle cassiere, guardando i culi dondolare tra gli scaffali, in mezzo all'odore dei detersivi. Mi piace rientrare aggiustandomi i pantaloni, fischiare bolle di sapone per le scale con il collo macchiato dalla voglia, prepararmi la ritirata senza cavalleria, soldato blu con fucile a tappo e cavallo a dondolo. Io ti lascerei, ma senza di te la mia vita non ha sesso. Lasciami tu, e siamo pari.
lunedì, luglio 09, 2007
pagina 42
che poi, la cosa buffa è che pagina 42 non esiste, qui sopra c'è scrtitto "continua sul prossimo numero".
martedì, luglio 03, 2007
17:22
Ernesto Bazan