l'albero della cuccagna
Pieter Bruegel "Wedding dance"
penzolare con i piedi nel vento sarebbe niente, se non fosse che potete vedermi il culo, da li. il barattolo di lucciole e miele nelle mani del ragazzino basta e avanza a mostrare quello che resta del giorno e di me. sul ramo accanto c'è un angelo che ride con un armatura d'acciughe lucide. non si fa il segno della croce e racconta storie oscene. nella giostra di cristi curiosi, danzano sghembi uno stolto con la bocca di mela candita, un bambina che inghiotte un pettirosso tenuto per la zampa con un filo di canapa, una cagna da strada che mi mostra la fica in mezzo alla polvere. l'uomo alla sua schiena sputa tabacco e la trascina in mezzo alle ginestre tenendola per la coda. sento tintinnare l'avorio delle risate e la povertà dei denti d'oro, i grilli fanno il resto. tu, hai al collo una pietra che non ti appartiene, da quassù sembri una sposa bambina che fa il girotondo. ma lo sai bene tu, tu che ami i tarocchi e gli azzardi più delle tue cosce, che una promessa non mantenuta è un figlio sbagliato. allo spettacolo d'arte varia di un uomo che fa l'altalena rispondi sincera con una lametta poco sotto la lingua, nei baci, bestemmiati come domande. l'amore è un morso di vino rosso, il vino è cattiva memoria. ed è per questo che mi innamorerò di te, ogni volta che tornerai. perché non ti riconoscerò.
"inutile affannarsi a cercare tra i fogli. nessuno ti scriverà mai qualcosa di così bello"