ego[ist]
Jack Vettriano
Interno Giorno:
Un appartamento, Roma. Francesca si alza dal letto e si muove verso la cucina [in sottofondo parte un brano di Miles Davis] la camera inquadra i suoi piedi sul parquet, fino alla cucina. Accende la macchinetta del caffè, e la prima sigaretta della giornata. Trova un biglietto sotto un sasso a forma di cuore che usa come fermacarte. Le luci si abbassano, la camera stringe sul biglietto ,la musica sfuma e una voce fuori campo recita:
"...No, aspetta, aspetta, aspetta, fammi spiegare, che poi l'idea della cena è stata tua. Si, la fantastica trovata della cena a tre, io te e il tuo ego, ricordi? Io non ero nemmeno d'accordo, ma te no, te hai cominciato con la storia del condividere le amicizie, le esperienze comuni, che in un rapporto la conoscenza dell'altro è il carburante per l'eternità e bla bla bla. E alla fine, dietro al menù, tu, mangi e basta, non spiccichi una parola e parla sempre lui. Tu fissi il bicchiere vuoto e lui mi fa piedino sotto al tavolo, lui ordina per tutti e tre, persino. E alla fine della serata, non contenta, tu hai preso un taxi, e lui si è fatto riaccompagnare a casa invece. E poi lo sai come sono 'ste cose...Miles Davis, il vino, le rose e lui. Capisci ora? Ecco spiegato l'imbarazzo di stamattina nel trovarti al suo posto nel letto, semplicemente sul momento non ti avevo riconosciuta..."
Un appartamento, Roma. Francesca si alza dal letto e si muove verso la cucina [in sottofondo parte un brano di Miles Davis] la camera inquadra i suoi piedi sul parquet, fino alla cucina. Accende la macchinetta del caffè, e la prima sigaretta della giornata. Trova un biglietto sotto un sasso a forma di cuore che usa come fermacarte. Le luci si abbassano, la camera stringe sul biglietto ,la musica sfuma e una voce fuori campo recita:
"...No, aspetta, aspetta, aspetta, fammi spiegare, che poi l'idea della cena è stata tua. Si, la fantastica trovata della cena a tre, io te e il tuo ego, ricordi? Io non ero nemmeno d'accordo, ma te no, te hai cominciato con la storia del condividere le amicizie, le esperienze comuni, che in un rapporto la conoscenza dell'altro è il carburante per l'eternità e bla bla bla. E alla fine, dietro al menù, tu, mangi e basta, non spiccichi una parola e parla sempre lui. Tu fissi il bicchiere vuoto e lui mi fa piedino sotto al tavolo, lui ordina per tutti e tre, persino. E alla fine della serata, non contenta, tu hai preso un taxi, e lui si è fatto riaccompagnare a casa invece. E poi lo sai come sono 'ste cose...Miles Davis, il vino, le rose e lui. Capisci ora? Ecco spiegato l'imbarazzo di stamattina nel trovarti al suo posto nel letto, semplicemente sul momento non ti avevo riconosciuta..."