[ronin]
Sfilandogli l'elmo sporco di sangue, capì, che erano stati l'uno per l'altra il "dubbio", la domanda alla quale, per avere risposta, sarebbe stato imprescindibile ed ineluttabile mettersi in discussione. Accettare l'altro avrebbe significato in ogni caso cedere terreno al nemico amato e armato, a quello che ci somiglia più di quanto saremmo mai stati disposti ad ammettere. Niente spaventa di più un guerriero dalla grazia antica che scoprire di essere, sotto l'armatura, tanto diverso dall'immagine che di se si è data in pasto al mondo, ai lupi, e all'inverno che spegne i fuochi dei villaggi che bruciano ancora.