allan
Red Nose Studio
"non accetterei di essere membro di un circolo che accettasse fra i suoi soci uno come me"
questa è la battuta chiave della vita di Woody Allen, e anche della mia. L'unica differenza è che lui non lo sa. Questa battuta è di Groucho marx, e questa cosa invece la sappiamo tutti e due, io e Woody intendo.
ecco, come dire, ora io non saprei spiegare bene, ma la cantina della mia casa è piena d'acqua, ci sono bottiglie di conserva che galleggiano beate in mezzo ai topi, e il livello sale ogni giorno, è cominciata così, con una macchia di umidità sotto la pila dei vecchi Playboy nascosti negli scatoloni dei panni per la caritas, poi, si è estesa alle fondamenta, pochi centimetri al giorno, ingiallendo i poster di betty Page appesi alle pareti, fino ad arrivare ai gradini, facendo saltare la corrente. Ogni tanto mi siedo in cima alla scala e butto giù un amo con la mia vecchia canna da pesca e sto li in attesa che qualcosa nell'acqua marrone, abbocchi. La settimana scorsa, con una lenza di mollica di pane ho pescato lo smoking del ballo di fine corso al college. Che notte, Fui eletto principe della serata, anche se Mary Jane Russell, la reginetta, sosteneva che se baci un rospo almeno puoi sperare che diventi altro, con me era impossibile. Presi a gracidare fino alle due del mattino.
martedì scorso, dopo una mareggiata, è venuta a galla la custodia della mia tromba. Costrinsi i miei ad indebitarsi con Sam "Mezzonaso" per averla. Avevo visto suonare mio zio nella banda del quartiere e da quel momento fui un trombettista. Dissi a mio padre che me la sarei ripagata con delle serate, e che sarei diventato un grande jazzista. Ora mio padre è attaccato ad un polmone d'acciaio al S. J. Hospital di Manhattan, e Sam "Mezzonaso" è nel braccio della morte a San Quintino. Suono ancora la tromba, anche di notte, ma ho un condominio poco tollerante, l'amministratore è un ex SS, e allora per non disturbare i vicini, suono con i tappi alle orecchie.
quando l'acqua è così scura non avanzo mai oltre il terzo gradino, se abbocca la coscienza poi, la canna flette troppo. Non c'è niente che pieghi di più una canna da pesca, nemmeno un pesce spada. Per questo pago il dottor Kleensberg 90 dollari a seduta. Ma quando ho detto che ero li per “rimuovere”, non intendevo mica tutto, mi ha preso in parola. Iil dott. Kleensberg è uno junghiano con un complesso di castrazione, ha una collezione di cinture di castità, e nell'anticamera del suo studio puoi leggere solo fumetti. Ieri, mentre aspettavo il mio turno mi sono letto sei numeri di Superego contro Batman, dice che questo sbloccherà la fase anale, e che così la smetterò di trattenere. Il fatto è che sono tormentato dai grandi quesiti dell'esistenza, come ad esempio cosa siamo, o perché siamo qui, quello che più mi angoscia è: perché nessuno mi ha chiesto se fossi d'accordo? E' “ora” e “qui” il problema. Sono quasi sicuro, che nella grande sala d'attesa a domanda risposi “vorrei essere un attore di film porno, o un petroliere, ma fra una quindicina d'anni e possibilmente in un posto senza pena di morte o la guida a sinistra” bisognerebbe sentirsi pronti per venire al mondo, ecco. insomma, è un po come il "prima" e il "durante" nel sesso. Io fondamentalmente preferisco il dopo proprio perché "è" un dopo, il che che mi pare già una bella conferma, e poi perché dopo posso dormire, sempre che qualcuno non mi chieda con insistenza delle coccole. Una volta ho fatto anche terapia di gruppo, dodici psichiatri solo per me. Finirono per spararsi addosso nel tentativo di dimostrare che il mio "io" era un bersaglio troppo facile.
con la bella stagione, come esca uso carne di polpo, e allora abboccano reggiseni o slip della mia ex moglie, e sue vecchie foto. Non era bellissima, ma quando conosci qualcuno al bingo della ventiquattresima e hai giocato solo tre dollari, ti tocca di accontentarti. Anche mia moglie Frida preferiva il dopo, il molto dopo, e soprattutto il molto prima. Diceva sempre che gli uomini non sanno toccare le donne, e che comunque se l'avessi toccata io, avrebbe chiamato la polizia. Una volta lo fece in piena notte, l'agente Bristow mi disse che Frida avrebbe ritirato la denuncia solo se le avessi restituito il punto G. Ovviamente non lo avevo io, ma avevo un senso di colpa congenito, e ogni volta che discutevamo, dopo la obbligavo a compilare un cid. Andammo anche da un sessuologo per un po', e ottenemmo grandi risultati insieme, la prima volta che mia moglie raggiunse l'orgasmo fu un momento bellissimo, era in Olanda, con un altro. Quando ci separammo mi disse che non sopportava più di vivere con un uomo che beve birra e guarda baseball buttato sul divano tutto il giorno, quando le ricordai che ero astemio e che odiavo il baseball, mi disse "mi pareva orribile lasciarti senza una scusa".
ecco insomma, non c'è molto altro, o meglio c'è che devo andare a comprare le esche vive, ed un antireumatico. vi lascio con l'ultimo ricordo pescato, vi lascio con mio padre che poco prima di passare a miglior vita a causa di un fungo delle unghie mi disse "Allan, se esiste un aldilà, farò di tutto per fartelo sapere". Mai saputo più nulla di lui, anche se, una sera poco prima di prendere sonno, una voce metallica da sotto il cuscino mi sussurrò "portati una canna da pesca".
questa è la battuta chiave della vita di Woody Allen, e anche della mia. L'unica differenza è che lui non lo sa. Questa battuta è di Groucho marx, e questa cosa invece la sappiamo tutti e due, io e Woody intendo.
ecco, come dire, ora io non saprei spiegare bene, ma la cantina della mia casa è piena d'acqua, ci sono bottiglie di conserva che galleggiano beate in mezzo ai topi, e il livello sale ogni giorno, è cominciata così, con una macchia di umidità sotto la pila dei vecchi Playboy nascosti negli scatoloni dei panni per la caritas, poi, si è estesa alle fondamenta, pochi centimetri al giorno, ingiallendo i poster di betty Page appesi alle pareti, fino ad arrivare ai gradini, facendo saltare la corrente. Ogni tanto mi siedo in cima alla scala e butto giù un amo con la mia vecchia canna da pesca e sto li in attesa che qualcosa nell'acqua marrone, abbocchi. La settimana scorsa, con una lenza di mollica di pane ho pescato lo smoking del ballo di fine corso al college. Che notte, Fui eletto principe della serata, anche se Mary Jane Russell, la reginetta, sosteneva che se baci un rospo almeno puoi sperare che diventi altro, con me era impossibile. Presi a gracidare fino alle due del mattino.
martedì scorso, dopo una mareggiata, è venuta a galla la custodia della mia tromba. Costrinsi i miei ad indebitarsi con Sam "Mezzonaso" per averla. Avevo visto suonare mio zio nella banda del quartiere e da quel momento fui un trombettista. Dissi a mio padre che me la sarei ripagata con delle serate, e che sarei diventato un grande jazzista. Ora mio padre è attaccato ad un polmone d'acciaio al S. J. Hospital di Manhattan, e Sam "Mezzonaso" è nel braccio della morte a San Quintino. Suono ancora la tromba, anche di notte, ma ho un condominio poco tollerante, l'amministratore è un ex SS, e allora per non disturbare i vicini, suono con i tappi alle orecchie.
quando l'acqua è così scura non avanzo mai oltre il terzo gradino, se abbocca la coscienza poi, la canna flette troppo. Non c'è niente che pieghi di più una canna da pesca, nemmeno un pesce spada. Per questo pago il dottor Kleensberg 90 dollari a seduta. Ma quando ho detto che ero li per “rimuovere”, non intendevo mica tutto, mi ha preso in parola. Iil dott. Kleensberg è uno junghiano con un complesso di castrazione, ha una collezione di cinture di castità, e nell'anticamera del suo studio puoi leggere solo fumetti. Ieri, mentre aspettavo il mio turno mi sono letto sei numeri di Superego contro Batman, dice che questo sbloccherà la fase anale, e che così la smetterò di trattenere. Il fatto è che sono tormentato dai grandi quesiti dell'esistenza, come ad esempio cosa siamo, o perché siamo qui, quello che più mi angoscia è: perché nessuno mi ha chiesto se fossi d'accordo? E' “ora” e “qui” il problema. Sono quasi sicuro, che nella grande sala d'attesa a domanda risposi “vorrei essere un attore di film porno, o un petroliere, ma fra una quindicina d'anni e possibilmente in un posto senza pena di morte o la guida a sinistra” bisognerebbe sentirsi pronti per venire al mondo, ecco. insomma, è un po come il "prima" e il "durante" nel sesso. Io fondamentalmente preferisco il dopo proprio perché "è" un dopo, il che che mi pare già una bella conferma, e poi perché dopo posso dormire, sempre che qualcuno non mi chieda con insistenza delle coccole. Una volta ho fatto anche terapia di gruppo, dodici psichiatri solo per me. Finirono per spararsi addosso nel tentativo di dimostrare che il mio "io" era un bersaglio troppo facile.
con la bella stagione, come esca uso carne di polpo, e allora abboccano reggiseni o slip della mia ex moglie, e sue vecchie foto. Non era bellissima, ma quando conosci qualcuno al bingo della ventiquattresima e hai giocato solo tre dollari, ti tocca di accontentarti. Anche mia moglie Frida preferiva il dopo, il molto dopo, e soprattutto il molto prima. Diceva sempre che gli uomini non sanno toccare le donne, e che comunque se l'avessi toccata io, avrebbe chiamato la polizia. Una volta lo fece in piena notte, l'agente Bristow mi disse che Frida avrebbe ritirato la denuncia solo se le avessi restituito il punto G. Ovviamente non lo avevo io, ma avevo un senso di colpa congenito, e ogni volta che discutevamo, dopo la obbligavo a compilare un cid. Andammo anche da un sessuologo per un po', e ottenemmo grandi risultati insieme, la prima volta che mia moglie raggiunse l'orgasmo fu un momento bellissimo, era in Olanda, con un altro. Quando ci separammo mi disse che non sopportava più di vivere con un uomo che beve birra e guarda baseball buttato sul divano tutto il giorno, quando le ricordai che ero astemio e che odiavo il baseball, mi disse "mi pareva orribile lasciarti senza una scusa".
ecco insomma, non c'è molto altro, o meglio c'è che devo andare a comprare le esche vive, ed un antireumatico. vi lascio con l'ultimo ricordo pescato, vi lascio con mio padre che poco prima di passare a miglior vita a causa di un fungo delle unghie mi disse "Allan, se esiste un aldilà, farò di tutto per fartelo sapere". Mai saputo più nulla di lui, anche se, una sera poco prima di prendere sonno, una voce metallica da sotto il cuscino mi sussurrò "portati una canna da pesca".