mercoledì (quinta diminuita)
Il mercoledì è un ventre molle, questo è un dato di fatto. La chiave che ho piantata tra le scapole (sol), batte un tempo strano, dispari, come il tamburo di latta che porto a tracolla. Siamo a fine corsa, non v’è dubbio, un po come agitarsi in acqua con poco ossigeno in corpo, crepare a scatti, godendo solo in qualche pausa. Il pomeriggio è sopra le righe, come un fa, la mia Nota a margine è (ricordarsi di ricordare). La sera, un semitono sotto invece, perché non ci arrivo, perché non arrivi. Brandy e alici non basteranno e nemmeno un metronomo con l’ora legale, il giovedì in fondo è solo alla battuta seguente. Faccio un barrè a mezzanotte. Ma, ai sette giorni, mancano i bemolle. Musica.