Filosofia ed altre amenità
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Andrew Wyeth
FD: quando ha pensato di diventare un filosofo?
KH: Ricordo benissimo il giorno in cui decisi di fare il filosofo, rimasi a casa a guardare un film porno via cavo perché non ero riuscito ad evere i biglietti per il circo Medrano e pensai che se i miei amici erano soddisfatti nel guardare un orso guidare il monociclo, io dovevo ambire a qualcosa di più alto e nobile come la scoperta dei geni o gli ingredienti per la catalana.
FD: Ha sollevato un vespaio di polemiche con il suo trattato sui mass media e la comunicazione..
KH: mi rendo conto a volte di essere in anticipo sui tempi, ho solo fatto presente con garbo che la televisione sta sostituendo la piazza come luogo di incontro e che fare tardi è pressochè impossibile a meno che non si sia rotto il telecomando, ma se vi foste presi la briga di leggere il mio ultimo trattato" Parabole e semantica dei pedissequi" avreste capito meglio il concetto.
FD: come spiega la proliferazione di fenomeni di massa come il freesbee o il cane da tartufo?
FD: come giustifica il proliferare della violenza anche in zone del mondo storicamente pacifiche come ilMedio Oriente o il Sud Africa?
FD: Lei Scopre il potere semantico degli ombrelli durante una invasione di cavallette nel connecticut e grazie a questa scoperta vince il premio nobel, che effetto le ha fatto?
KH: Era come un sogno, la realizzazione dei desideri di tutta una vita di studioso, credo di averlo meritato, dopo aver dimostrato che l’universo non è in continua espansione ma che anzi sta tornando indietro per via del traffico sul raccordo, e che con un telepass è possibile andare nell’aldilà senza destare troppi sospetti a patto di essere già morti. Il premio nobel mi sembrava il giusto tributo ad una vita dedicata al pensiero ed alla ricerca. Senza dimenticare che sono stato il primo a teorizzare "l’universo simbiotico nell’era dei pompelmi rosa" senza questa scoperta staremmo ancora li a credere che la terra è sferica e gira intorno al sole...
FD: E le recenti polemiche su una sua presunta appartenenza al partito nazista?
KH: Sciocche ed inutili provocazioni messe in piedi ad arte da colleghi invidiosi, le mie amicizie con Hitler e Goering, sono di dominio pubblico, ma giocavamo a l’allegro chirurgo con Mengele tutti I mercoledì sera, cosa dovevo fare? Smettere di essere loro amico perchè stavano sterminando sei milioni di persone? Siamo seri, l’amicizia esula dalle idee politiche.Come diceva Pinochet se riusciste a superare l’impatto con il mio essere un dittatore sanguinario che ha massacrato migliaia di innocenti, finireste per volermi bene.
FD: Le sue teorie sulla comunicazione hanno rivoluzionato il modo di confrontarsi con il prossimo, e lei, ne ha tratto giovamento?
KH: I miei testi "Approcci Indefessi" e "Parlare con il vostro merlo indiano" affrontano il tema della comunicazione da un punto di vista ribaltato, ovvero dare le risposte giuste prima che ti facciano le domande, fondamentale nella vita di coppia e sopratutto se partecipate ad un telequiz. I miei studi sulla comunicazione mi hanno permesso risultati straordinari come inarcare le sopracciglia o lasciare dei messaggi a mia moglie dove la avviso che è terminato il nelsen piatti...
FD: Quale trà I suoi padri spirituali considera determinante nella sua formazione?
KH: Hegel senza dubbio, mi apparve in sogno e mi disse che secomdo la teoria della verità soggettiva ai suoi occhi apparivo un idiota assoluto. Quel sogno ha cambiato la mia vita, devo a lui quello che sono.
FD: Grazie Maestro..
KH: Prego, li finisce quei salatini...?
Andrew Wyeth
Ripropongo brani di un intervista a "Karl Hans Heidenberger" considerato il padre della filosofia moderna tratte dalla rivista "Filosofia d’accatto" prestigiosa publicazione semestarle. Straordinario esempio di come si possa campare avendo pareri pressoché su ogni argomento pur non sapendone nulla. "Apparire in televisione come ragione di vita" e "Apologia anacronistica della tuttologia moderna" e "Simbionti perplessi" sono tra i suoi testi più famosi.
Il Prof. Heidenberger ci accoglie nel suo studio di Vienna, l’immancabile pipa, i bianchi capelli raccolti in una coda ed il sorriso di chi la sa lunga senza capire perché. Ci accoglie offrendoci del vino e dei salatini.
Il Prof. Heidenberger ci accoglie nel suo studio di Vienna, l’immancabile pipa, i bianchi capelli raccolti in una coda ed il sorriso di chi la sa lunga senza capire perché. Ci accoglie offrendoci del vino e dei salatini.
FD: quando ha pensato di diventare un filosofo?
KH: Ricordo benissimo il giorno in cui decisi di fare il filosofo, rimasi a casa a guardare un film porno via cavo perché non ero riuscito ad evere i biglietti per il circo Medrano e pensai che se i miei amici erano soddisfatti nel guardare un orso guidare il monociclo, io dovevo ambire a qualcosa di più alto e nobile come la scoperta dei geni o gli ingredienti per la catalana.
FD: Ha sollevato un vespaio di polemiche con il suo trattato sui mass media e la comunicazione..
KH: mi rendo conto a volte di essere in anticipo sui tempi, ho solo fatto presente con garbo che la televisione sta sostituendo la piazza come luogo di incontro e che fare tardi è pressochè impossibile a meno che non si sia rotto il telecomando, ma se vi foste presi la briga di leggere il mio ultimo trattato" Parabole e semantica dei pedissequi" avreste capito meglio il concetto.
FD: come spiega la proliferazione di fenomeni di massa come il freesbee o il cane da tartufo?
KH: E’ proprio questo il punto, non possiamo restare vittime impassibili di fenomeni di costume avvilenti e privi di significati intrinseci. Da ragazzo a Berlino il tempo libero era dedicato ad attività culturali o ricreative- formative, come imbottire le rane con il tabacco o sputare più lontano possibile, oggi tutto è cambiato i ragazzi agli angoli delle strade spacciano crack,o telefonano ai fornitori con cellulari che costano come la mia BMW, io a 12 anni riuscivo a finire il cubo di rubick in tre minuti con il solo ausilio dei piedi (sorride n.d.r.)
FD: come giustifica il proliferare della violenza anche in zone del mondo storicamente pacifiche come ilMedio Oriente o il Sud Africa?
KH: La violenza è ormai parte integrante della società, possiamo ipotizzare un futuro dove appropriarsi del petrolio degli altri passi attraverso una partita a Trivial Pursuit? Non credo. Nel mio trattato "Dialettica per neofiti sulla violenza nei casi di salmonella" ne parlo più approfonditamente spiegando perché non è più possibile non far ricorso alla violenza almeno finché continueranno a mettere il cetriolo nei cheesburger, o il presidente degli stati uniti non confessi che è tutto uno scherzo, ma spera che nessuno se ne accorga. La violenza è insita nella natura umana questo spiega il Wrestling e il desiderio innato di schiacciare i castelli di sabbia altrui.
FD: Lei Scopre il potere semantico degli ombrelli durante una invasione di cavallette nel connecticut e grazie a questa scoperta vince il premio nobel, che effetto le ha fatto?
KH: Era come un sogno, la realizzazione dei desideri di tutta una vita di studioso, credo di averlo meritato, dopo aver dimostrato che l’universo non è in continua espansione ma che anzi sta tornando indietro per via del traffico sul raccordo, e che con un telepass è possibile andare nell’aldilà senza destare troppi sospetti a patto di essere già morti. Il premio nobel mi sembrava il giusto tributo ad una vita dedicata al pensiero ed alla ricerca. Senza dimenticare che sono stato il primo a teorizzare "l’universo simbiotico nell’era dei pompelmi rosa" senza questa scoperta staremmo ancora li a credere che la terra è sferica e gira intorno al sole...
FD: E le recenti polemiche su una sua presunta appartenenza al partito nazista?
KH: Sciocche ed inutili provocazioni messe in piedi ad arte da colleghi invidiosi, le mie amicizie con Hitler e Goering, sono di dominio pubblico, ma giocavamo a l’allegro chirurgo con Mengele tutti I mercoledì sera, cosa dovevo fare? Smettere di essere loro amico perchè stavano sterminando sei milioni di persone? Siamo seri, l’amicizia esula dalle idee politiche.Come diceva Pinochet se riusciste a superare l’impatto con il mio essere un dittatore sanguinario che ha massacrato migliaia di innocenti, finireste per volermi bene.
FD: Le sue teorie sulla comunicazione hanno rivoluzionato il modo di confrontarsi con il prossimo, e lei, ne ha tratto giovamento?
KH: I miei testi "Approcci Indefessi" e "Parlare con il vostro merlo indiano" affrontano il tema della comunicazione da un punto di vista ribaltato, ovvero dare le risposte giuste prima che ti facciano le domande, fondamentale nella vita di coppia e sopratutto se partecipate ad un telequiz. I miei studi sulla comunicazione mi hanno permesso risultati straordinari come inarcare le sopracciglia o lasciare dei messaggi a mia moglie dove la avviso che è terminato il nelsen piatti...
FD: Quale trà I suoi padri spirituali considera determinante nella sua formazione?
KH: Hegel senza dubbio, mi apparve in sogno e mi disse che secomdo la teoria della verità soggettiva ai suoi occhi apparivo un idiota assoluto. Quel sogno ha cambiato la mia vita, devo a lui quello che sono.
FD: Grazie Maestro..
KH: Prego, li finisce quei salatini...?