caino & caino
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Vorrei oggi spendere due parolucce per i fratelli, figure essenziali nella vita di relazione e familiare, capaci di farci capire se nostra madre è veramente affettivamente salomonica o se scriverà , come sospettate da tempo, la vostra parte di eredità nel testamento con l’inchiostro simpatico. Capire perché vi ha chiamato tutta la vita Bastiano quando vi chiamate Franco... La storia è piena zeppa di fratelli di personaggi famosi persi nell’oblio e nell’anonimato, spesso con meriti superiori ai più blasonati consanguinei e spesso destinati a morti cruente e bizzarre. Eccovene un elenco che spero possa contribuire a rimettere a posto le cose ed a restituire loro il posto che gli compete.
Giampiero Meucci , fratello del più famoso Antonio inventore del telefono, di carattere timido ed introverso inventò in verità lo "scatto alla risposta" ogni volta che Antonio lo mandava a rispondere all’altro capo del cavo, nell’udire la voce del fratello ne era talmente terrorizzato che scappava a gambe levate. Morì durante un interurbana con Antonio che scambiò i suoi rantoli per una interferenza. Ugo Marx, ha invece un posto di spicco nella storia della politica internazionale mentre il più noto fratello Carlo si dilettava con l’amico Engels nella stesura del "Manifesto del partito comunista" Ugo si metteva in luce come il più vecchio laureando di Germania (68 anni...), scarso in economia (non riusciva ad imparare la tabellina del nove), era invece formidabile nella corsa dei sacchi e pare riuscisse a contare fino a 30 tenendo in equilibrio una pinta di Heineken sulla punta del naso, durante uno storico Octoberfest si dice anche che sia riuscito a citare il primo capitolo del "Capitale" ruttando. Armando Picasso visse tutta la vita all’ombra del genio di Pablo, fu suo modello prediletto per anni, pur essendo lui il reale inventore del Cubismo essendo affetto da un raro morbo che gli aveva regalato il naso al posto della bocca e le orecchie poco sopra la fronte, Braque non capendo la portata di ciò che aveva davanti disse una volta "Pablo, potremmo dipingerle al loro posto almeno stè cose?" Armando morì suicida a 37 anni inspirando come un forsennato con le narici dalla lattina di Coca Cola che aveva appena comprato, credendo che fosse la bocca. Si consegnò alla storia come la prima vittima del cubismo. Sorte migliore non toccò a Nestore di Nazareth, fratello gemello di Gesù affogato nel lago di Tiberiade durante una passeggiata con il fratello. E come non parlare di Groucho Gates fratello di Bill, latitante da anni per il fallimento della sua ditta dopo la messa in commercio di una una partita difettosa di pallottolieri. Non possiamo, giunti a questo punto del nostro percorso, non citare Ingo Mozart fratello di Wolfganf e figlio di Leopold, dotato anche lui di un orecchio assoluto ma purtroppo sordo. fu precocissimo talento musicale che lo portò all’età di 41 anni a comporre la sua prima partitura per Carillon. Di lui si ricordano in particolar modo i quartetti gli ottetti e lo sconvolgente tentativo di far suonare sedici violinisti contemporaneamente, ma con lo stesso violino. Il fratello Wolfgang ebbe a confidare una volta a Salieri "Sapete, è Ingo il vero genio della famiglia, potreste ammazzare lui?". Molteplici sono le figure che riaffiorano dal passato, come non ricordare Jhonatan Colt, morto per un colpo accidentale mentre puliva la sua nuova mazzafionda, oppure Sigfried Freud, Fratello di Sigmund regredito fino allo stato fetale durante una seduta di ipnosi con il pendolino e mai tornato alla luce poiché sordo e quindi assolutamente incapace di ascoltare la parola d’ordine (Mortadella) che lo avrebbe risvegliato. E come poter dimenticare Abele Newton, precipitato dal quarto piano della sua casa nel disperato tentativo di dimostrare che la storia della mela era una gran fregnaccia. Otto Tell fratello del più noto Guglielmo, pacifico coltivatore di mele "Golden" scomparso con un colpo di balestra in piena fronte. Ma vorrei chiudere con una figura del tutto speciale questa straordinaria carrellata di personaggi storici parlandovi di Rosmando Galilei fratello di Galileo e padre mai troppo lodato della teoria sul "Moto dei corpi celesti in assenza di suono" davanti all’ intera Università di Pisa in una famosa dimostrazione, si avvitò su se stesso silenziosamente nell’aula magna con dei tappi di cera nelle orecchie. Galileo in un suo diario scrisse "Rosmando è un genio assoluto, ieri sera ha tentato di dimostrarmi la sua teoria sulla forza centrifuga, senza l’ausilio essenziale dell’ammorbidente. Dove arriverà di questo passo? Non finirà mica sulle monete da duemila lire?"
Spero con queste poche righe di aver squarciato un velo nelle coscienze degli uomini desiderosi di giustizia e verità, come io lo sono.
Sinceramente vostro
Giampiero Foscolo.
Sinceramente vostro
Giampiero Foscolo.