Andrew Wyeth
te, ora, con addosso quel grembiule sembri una danza macabra. Le spezie respirano tutta l'aria che c'è, nel giorno delle crocchie, dei pareri non richiesti, delle risposte di circostanza, e, purtroppo, di quelle è sempre buona la prima. Però adesso mi spieghi come si fa un sufflè, con la voce di chi ha aspirato ad altro, nei polmoni e in un altra vita. Spiamo dal vetro del forno, e la cavia li, sotto una luce arancione non si sgonfia, respira appena. Il moccioso con un calzino calato avrebbe chiesto "dorme nonna?". Nel suo inglese bastardo lo zio d'america tradisce tutto lo stupore e la sorpresa di chi non capisce perché nelle frittelle al timo non ci va la mollica di pane, e alza il naso davanti ai fornelli come i cani fuori dalle osterie. Ha un vestito cachi, e le scarpe di glassa. Lui ha fatto i soldi da qualche parte, una miniera mi pare, una cava di zecchini bagnati nel mercurio dalle parti di Camberra, poi è tornato, e ora parla come il tizio arruffato delle comiche. Anche Matilda parla, o crede di farlo, e i denti gli suonano come nacchere, nessuno la sente in vero, ma qualcuno batte il piede a tempo, qualcun altro sussurra olè. Allora si ricorda di quando a vent'anni teneva un fiore di rame tra i denti e una mano le reggeva la schiena. Il tuo Ragù cuoce per giorni, e ha fatto perdere il senno a gente che girava con la bussola in tasca, e oggi, non sa più cos'è il nord. Nascondi le tue domande dietro la tazza della noce moscata, e poi le impasti nel lievito, io non me ne accorgo nemmeno e ti dico esattamente quello che vuoi sapere. La ricotta ed il pepe rosa fanno il resto, proprio come allora. La cucina aveva due entrate, o due uscite, se preferite andar via mentre gli altri brindano. Ora, guardando il giardino sul retro tossisco tutto quello che mi resta in un fazzoletto senza iniziali, e vorrei spiegarti di spalle, come ha fatto il sole a mangiarsi le gambe del cavallo, o anche che ad essere morti prima dei 40 ci vuole più fantasia che coraggio. Mancano gli ingredienti però, ed io, non so come dirti che non so cucinare.