barnum
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P.T.Barnum nasce nel 1810 nel Connecticut, da padre trapezista (sulle navi da crociera) e madre mimo, viene alla luce durante una sosta della nave “Alpaca” nel porto di Montpellier mentre i genitori provano il famosissimo “Carpiato Mc.Coy” che consisteva nel fare ben quattro volteggi in aria eseguendo, intrecciandosi con le gambe, un nodo marinaro. Alla morte del padre (insaccatosi in modo letale fino a raggiungere la ragguardevole statura di 28 cm. Cadendo in piedi dal trapezio senza rete) ereditò un circo delle pulci e un nano clown di seconda mano. Mise così in piedi il primo spettacolo itinerante, ma vedere il povero nano grattarsi come un bassotto con la scabbia non sembrava sortire risultati eclatanti nel pubblico. Nel Giugno del 34 durante la sua prima tourneè scrive queste poche righe alla giovane moglie “Cara Therese, il nano usato si stà rivelando un clamoroso flop, sono allo stremo e senza un soldo, quando il Sig. Mauherous verrà a chiedere l’affitto potresti mettere quella camicia scollata? Dio! È così frustrante, forse dovrei mollare tutto, domani ho un incontro con un certo sig. Mapple, sostiene di essere in grado di piegarsi in quattro e di spedirsi per postacelere fino in Cecoslovacchia al costo di una busta normale. Speriamo che non sia la solita bufala come quella del mese scorso, il tizio che sosteneva di camminare sulle mani in realtà non aveva le gambe. Ti amo, bacia il piccolo Robert , non depilarlo più ed insegnagli ad ululare, un figlio con l’ipertricosì servirà pure a qualcosa!” Nel 1935 il primo successo, Barnum incontra i fratelli Pollsky che avevano la singolare capacità di vivere uno dentro l’altro come una matrioska. Il numero comincia ad attirare pubblico, ed artisti provenienti da tutti gli Stati Uniti cominciano a proporsi all’attenzione di Barnum. Si aggiungeranno poi Il fachiro Hasshi che ingoiava cocci di vetro e defecava lampadine accese, Ugo Rebeffi detto l’uomo tapiro (o Ugo il pachiderma), affetto da una rara forma di labbro leporino riusciva a nutrirsi di sole formiche direttamente dal formicaio, anche se il colon irritabile lo costrinse a ritirarsi presto. La quaglia più grande del mondo e l’uomo computer (un ritardato dell’illinois che riusciva a dire la radice quadrata di otto facendo il passo dell’oca al contrario) riuscì a fare il miracolo, portando il circo Barnum a diventare il primo d’America. Nel 1936 al termine di una trionfale tourneè P.T.Barnum decide di dare un ulteriore svolta e dopo mesi di ricerche in mezzo mondo scova Jeremia Solmon detto “L’uomo Eterno” che dichiara di avere 200 anni, una foto lo ritrae con Buffalo Bill ad una cena fredda mentre mangiano degli arrosticini di bisonte, ed un altra ancora più incredibile lo mostra mentre spara ad Abramo Lincoln nel 1865. E’ un trionfo, ma I rapporti con la moglie cominciano a deteriorarsi, Barnum ormai non riesce più a fare l’amore se non in presenza della contorsionista Betty Russell. “mi suggerisce le posizioni migliori” ebbe a dire Barnum al suo avvocato divorzista, “Potrei sopportarlo, se solo non le provassero prima ogni volta” sostenne la moglie con i legali“e poi dovevo pure scioglierli”. Nel 1940 Barnum si sposa in seconde nozze con Anna Ridgley, donna cannone durante la guerra di secessione, il loro sodalizio umano ed artistico dura finchè la Ridgley non sbaglia mira e centra il capanno dei siamesi Berthold, (straordinario caso di fratelli uniti per le sopracciglia), separandoli irreparabilmente. E’ l’inizio della fine, un grave forma di alluce valgo ed una rivendicazione sindacale degli orsi ballerini , lo riduce sul lastrico. Ma quando una alopecia androgenetica fa spuntare la chierica all’uomo lupo, il dramma si compie. Barnum si ritira nel Kentuky, vivendo grazie alla vendita delle uova della quaglia gigante e alla compagnia fedele del nano usato Buster Logan che gli terrà compagnia fino alla fine. Barnum si spegne nella notte del 13 agosto 1955 in seguito ad un durone fulminante all’alluce destro, morì pronunciando la celebre frase “Buster, nella vita ho avuto successo, ho realizzato grandi cose, fatto sognare milioni di bambini. Una sola cosa non sono riuscito a capire…...........”
P.T.Barnum nasce nel 1810 nel Connecticut, da padre trapezista (sulle navi da crociera) e madre mimo, viene alla luce durante una sosta della nave “Alpaca” nel porto di Montpellier mentre i genitori provano il famosissimo “Carpiato Mc.Coy” che consisteva nel fare ben quattro volteggi in aria eseguendo, intrecciandosi con le gambe, un nodo marinaro. Alla morte del padre (insaccatosi in modo letale fino a raggiungere la ragguardevole statura di 28 cm. Cadendo in piedi dal trapezio senza rete) ereditò un circo delle pulci e un nano clown di seconda mano. Mise così in piedi il primo spettacolo itinerante, ma vedere il povero nano grattarsi come un bassotto con la scabbia non sembrava sortire risultati eclatanti nel pubblico. Nel Giugno del 34 durante la sua prima tourneè scrive queste poche righe alla giovane moglie “Cara Therese, il nano usato si stà rivelando un clamoroso flop, sono allo stremo e senza un soldo, quando il Sig. Mauherous verrà a chiedere l’affitto potresti mettere quella camicia scollata? Dio! È così frustrante, forse dovrei mollare tutto, domani ho un incontro con un certo sig. Mapple, sostiene di essere in grado di piegarsi in quattro e di spedirsi per postacelere fino in Cecoslovacchia al costo di una busta normale. Speriamo che non sia la solita bufala come quella del mese scorso, il tizio che sosteneva di camminare sulle mani in realtà non aveva le gambe. Ti amo, bacia il piccolo Robert , non depilarlo più ed insegnagli ad ululare, un figlio con l’ipertricosì servirà pure a qualcosa!” Nel 1935 il primo successo, Barnum incontra i fratelli Pollsky che avevano la singolare capacità di vivere uno dentro l’altro come una matrioska. Il numero comincia ad attirare pubblico, ed artisti provenienti da tutti gli Stati Uniti cominciano a proporsi all’attenzione di Barnum. Si aggiungeranno poi Il fachiro Hasshi che ingoiava cocci di vetro e defecava lampadine accese, Ugo Rebeffi detto l’uomo tapiro (o Ugo il pachiderma), affetto da una rara forma di labbro leporino riusciva a nutrirsi di sole formiche direttamente dal formicaio, anche se il colon irritabile lo costrinse a ritirarsi presto. La quaglia più grande del mondo e l’uomo computer (un ritardato dell’illinois che riusciva a dire la radice quadrata di otto facendo il passo dell’oca al contrario) riuscì a fare il miracolo, portando il circo Barnum a diventare il primo d’America. Nel 1936 al termine di una trionfale tourneè P.T.Barnum decide di dare un ulteriore svolta e dopo mesi di ricerche in mezzo mondo scova Jeremia Solmon detto “L’uomo Eterno” che dichiara di avere 200 anni, una foto lo ritrae con Buffalo Bill ad una cena fredda mentre mangiano degli arrosticini di bisonte, ed un altra ancora più incredibile lo mostra mentre spara ad Abramo Lincoln nel 1865. E’ un trionfo, ma I rapporti con la moglie cominciano a deteriorarsi, Barnum ormai non riesce più a fare l’amore se non in presenza della contorsionista Betty Russell. “mi suggerisce le posizioni migliori” ebbe a dire Barnum al suo avvocato divorzista, “Potrei sopportarlo, se solo non le provassero prima ogni volta” sostenne la moglie con i legali“e poi dovevo pure scioglierli”. Nel 1940 Barnum si sposa in seconde nozze con Anna Ridgley, donna cannone durante la guerra di secessione, il loro sodalizio umano ed artistico dura finchè la Ridgley non sbaglia mira e centra il capanno dei siamesi Berthold, (straordinario caso di fratelli uniti per le sopracciglia), separandoli irreparabilmente. E’ l’inizio della fine, un grave forma di alluce valgo ed una rivendicazione sindacale degli orsi ballerini , lo riduce sul lastrico. Ma quando una alopecia androgenetica fa spuntare la chierica all’uomo lupo, il dramma si compie. Barnum si ritira nel Kentuky, vivendo grazie alla vendita delle uova della quaglia gigante e alla compagnia fedele del nano usato Buster Logan che gli terrà compagnia fino alla fine. Barnum si spegne nella notte del 13 agosto 1955 in seguito ad un durone fulminante all’alluce destro, morì pronunciando la celebre frase “Buster, nella vita ho avuto successo, ho realizzato grandi cose, fatto sognare milioni di bambini. Una sola cosa non sono riuscito a capire…...........”