giovedì, luglio 12, 2018

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Ho amato per 13 anni la mia migliore amica e non gliel'ho mai detto. Che era la mia migliore amica intendo, che la amavo l'ho detto subito, non avrei potuto fare altrimenti anche perché si vedeva lontano un miglio. E poi sono cose molto più facili da dire quelle, si sa. Poi c'è stato un bacio mi pare, dopo abbiamo fatto l'amore un bel po' di volte, abbiamo messo su casa come diceva lei, scelto i piatti, la tinta alle pareti e i mobili, poi sono nate Camilla e Greta ma non so se proprio in quest’ordine e allora abbiamo comprato una macchina più grande, io ho cambiato lavoro tre, quattro volte, lei colore dei capelli almeno una trentina, abbiamo litigato per un sacco di cose inutili, a me sono caduti i capelli e a lei erano venute delle rughette molto carine intorno agli occhi, io sono diventato un po' pigro, lei faceva disegni sempre molto più belli dei miei ma non sono mai stato invidioso, anzi, poi abbiamo fatto una ventina di viaggi molto belli, anche se a me all’inizio non andava mai troppo, che viaggiare mi stressa. Poi un giorno mentre stavamo seduti davanti a un caffè, se n'è andata. Cioè non è che è morta, semplicemente si è dissolta, un attimo prima era lì che versava lo zucchero di canna nella tazzina e un attimo dopo era svanita. Mi pare che stesse dicendo che non era colpa mia, che le dispiaceva o qualcosa del genere, come se la cosa potesse consolarmi in qualche modo. Per un attimo ho pensato anche di essermi immaginato tutto, figlie comprese. Poi sono rimasto da solo ed è successo qualcosa di molto strano, è successo che ho dovuto imparare a smettere di amare mio malgrado, un poco alla volta, un giorno alla volta, che era un po' come imparare di nuovo a respirare o camminare, se capite cosa intendo e mentre lei era da qualche parte a ridere, mangiare e respirare o fare l'amore io stavo fermo a quel cazzo di tavolo da caffè. Ma non era di questo che volevo parlarvi, alla fine per quanto possa sembrare strano, il sesso e tutte quelle altre cose che mi sembravano imprescindibili nei miei giorni, erano diventate improvvisamente dettagli sfocati.
E poi è successo che mi mancava l’amica invece, come l’aria. Perché a lei dicevo cose che alla donna che amavo non riuscivo mica a dire.

Ah, dimenticavo la cosa più importante, poi è successo anche che ho smesso di bere caffè.