mercoledì, giugno 24, 2015

[protezione 40]























[L'immagine è di Carol Marine

t'amo e t'amerei come si amano i culi bianchi di maggio, senza abbronzante, che nessun inganno al mondo dovrebbe sapere di olio di cocco protezione quaranta, che a noi non ci protegge nessuno stellina, lo sai. e come vorrei annoiarmi di te, crepare al sole di non saper che fare, passarti l'acqua santa a tavola, coprirti mentre stai su un fianco distante, nel sonno tuo, nelle orecchie alle pagine scivolate per terra, è che t'amo e t'amerei per niente, per due soldi bucati, per un ricordo facile facile, per un gesto conosciuto a memoria, un vezzo che accavalla le gambe e ti direi sempre che è buona la prima. è che t'amo e t'amerei come si amano i coccodrilli, con le lacrime e senza pentimento e mai a stomaco pieno o aspettandoti come le spie all'angolo del pomeriggio, nella chiazza di sole che sai, nel profilo buono delle foto tessera, nel'inquadratura che hai scelto per chiudere senza effetti speziati, è che t'amo e t'amerei come si ama un bugiardino, sapendo che fine farò nel bene e nel male, t'amo e t'amerei senza posologia, con tutte le controindicazioni che se no, non c'è gusto. è che nessun inganno al mondo dovrebbe essere come quaranta gocce di pioggia sotto la lingua.

lunedì, giugno 15, 2015

[buon compleanno, ispettore stracchino]













All'interfono la voce dell' l'agente scelto Crapanzano disse " Ispettò, tutto bene?..." e l'interfono rispose " Crapanzà, tutto bene, esperimenti balistici, però fatti i cazzi tuoi ogni tanto..." Per l'agente scelto Crapanzano Saro, il rumore del colpo di arma da fuoco che aveva sentito un attimo prima e la parola "balistici" non avevano nessuna correlazione, però il "fatti i cazzi tuoi" ebbe l'effetto sperato, e spense l'interfono.

L'ispettore Stracchino guardava la testa di Bakari, o quello che ne restava, saltata in aria mentre puliva la pistola durante l’interrogatorio. Un guazzetto rosso pompeiano e molto gestuale , un po' come quando gli esplose la bottiglia di barolo a natale del '77, solo che qui stavolta ci stava un morto.
Mo’ il fatto era che tecnicamente aveva ammazzato un extracomunitario nel suo ufficio e se pure il poveraccio era stato arrestato per vendita illegale di borse contraffatte, nessun documento e nessun permesso di soggiorno, che magari nemmeno Bakari si chiamava, e se pure il colpo era partito in modo del tutto involontario, la cosa in effetti avrebbe potuto rompergli un poco il cazzo da li in avanti.

La fortuna volle che al 14 di agosto, il commissariato di Rocca Volturno fosse praticamente deserto, l’agente De Fazi era a fare i fanghi, il vice sovrintendente Podda era a Sabaudia a ingozzarsi di cocomero e olio di cocco, e Sannazzaro era in permesso, che alla moglie si erano rotte le acque.

Mentre si rendeva conto, bestemmiando, che lo sgrassatore chante claire, col sangue non funzionava troppo bene, si decise ad appenderci sopra il planisfero che gli aveva regalato il Sindaco Bernaschi per natale, poi una latta di tinta lavabile, avrebbe fatto il resto.

Il servizio al tg di teleonda mostrava l’ennesimo sbarco di trecento clandestini a punta rossa, ne erano arrivati vivi la metà, gli altri erano morti di sete, o buttati in mare dopo essere stati ammazzati a revolverate perché non avevano lo stesso Dio degli scafisti, che nel frattempo si erano resi irreperibili. Con quelle correnti, Per ripescarli tutti ci sarebbero voluti giorni.
All'ispettore Stracchino gli venne un sorriso girocollo, mentre sfilava il bossolo conficcato nel muro tra la foto del presidente Bolchi Randazzo Paolella e il calendario delle forze armate, e si disse "Ma un exrtracomunitario senza permesso e documenti, chi cazzo lo cerca? Nessuno. E soprattutto, se sparisce, chi cazzo lo trova? Nessuno. E ammesso che qualcuno lo trovi, chi cazzo lo riconosce uno senza faccia? Sempre nessuno.:"

Passò dal retro, trascinò il poveraccio avvolto in alcune coperte con sopra il marchio della polizia di stato fino al parcheggio deserto del commissariato, e si stupì di quanto fosse capiente il cofano della sua Mazda 1100 ecologica. Poi girò la chiave, aggiustò lo specchietto e fece finta di andare a pesca. Che all'ispettore Stracchino piaceva la pesca, nessuno avrebbe trovato strano vederlo farsi un giretto col suo gommone con motore Yamaha da 700 cc.

A largo di Cala scura, Il tonfo nell'acqua parve quello dei sassi pesanti che buttano dal molo i ragazzini.
Solo che quello non era un sasso, quello era Bakari Kwame, 33 anni, ingegnere edile, scappato dalla guerra civile, dopo aver visto suo padre ammazzato a colpi di machete, e sua madre stuprata da una decina di animali con la divisa militare prima che a qualcuno venisse in mente di giocare a calcio con una testa umana, che ha attraversato un mare sconosciuto di notte, che ha preso le botte perché i soldi per passare il mare erano troppo pochi e tante altre ancora da quelli che lo aspettavano a riva a braccia aperte, e che è morto per mano dell'ispettore capo Stracchino Giacomo, per un colpo accidentale partito dalla sua beretta semiautomatica M51 di ordinanza, mentre nel pieno adempimento delle sue funzioni la puliva con cura e olio di gomito, anche se non sparava più dal '78.

Comunque entro qualche giorno la corda che aveva al piede evrebbe ceduto, sarebbe riaffiorato e la corrente lo avrebbe portato verso Punta rossa, diventando un altro morto senza nome e senza faccia da accollare agli scafisti. E poi, per non dare troppo nell'occhio, si mise a pescare.

Al molo squillò il cellulare, era L'appuntato Sannazzaro, aveva avuto un figlio maschio "Mi sarei permesso di chiamarlo Giacomo, proprio come voi, ispettore..." "E grazie Sannazzà, sono onorato, congratulazioni..." poi attaccò e pensò tra se e se,con un brivido, che ci voleva un gran coraggio a far nascere un figlio in un mondo di merda come quello. 


Poi guardò nel secchio che teneva in mano, e si consolò pensando che per cena avrebbe mangiato pesce.