lunedì, luglio 20, 2015

[piccole cronache senza vergogna / cono palla]










Tornando, ieri, mi sono fermato a mangiare al mare. Un lungo pontile sull'acqua e una casetta in stile liberty, poco sotto Capalbio. Mentre ordino linguine allo scoglio mi accorgo che in questi giorni non mi ha cercato nessuno. Poi guardo meglio e mi rendo conto che l'ultima telefonata è del venti di aprile, l'ultimo messaggio dice "buon natale" ma non so di chi è. Dunque è così che succede, smetti di andare di moda. Semplicemente, passi, come questa estate. Ecco perché da un po' misuro i mie viaggi in minuti, anziché in chilometri.


E di certe estati in effetti, sono rimaste solo le cicale e le code ai caselli, le infradito no, quelle non le ho mai portate, mi segano il dito in mezzo e poi bestemmio. Poi fanno quel rumore quando ti sbattono sul calcagno, e tutti sanno che sta arrivando uno con le infradito, e non è bello. non c'è più nemmeno il cono palla, hai presente? quello con la granella sopra, o quel gelato a forma di piede e le stuoie anche. E nemmeno tutte quelle cose che stanno in certe canzoni del Baglioni. Adesso per lo più giro da solo, scatto foto dal basso, soprattutto, che l'autostima si vede anche da come piazzi il cavalletto. Giro per queste piazze vuote e dico anche buongiorno, di tanto in tanto, anche se pare che come il cono palla, non vada più di moda. E poi le strade statali, con le insegne piegate che non sei mai sicuro di dove stai andando, almeno finché non trovi un pontile sul mare, e hai fame.

Ma comunque l'aria è improvvisamente fresca, le linguine stupefacenti, il giornale sulla sedia accanto parla di cose andate, e in fondo c'è un juke box. Premo H-12 e parte "Strada Facendo" il cameriere mi chiede "desidera altro? tartufo affogato al caffè, oppure un gelato, lo facciamo noi, sa..." "io, vorrei un cono palla..." e lui fa "arriva subito".

mercoledì, luglio 08, 2015

[piccole cronache senza vergogna / toc toc]















"....Signora Mastracci, sono Hobbs, quello del sesto piano.... va tutto bene?...sono tre giorni che non la vedo...."

"Chi?"


"Hobbs signora, Hobbs...si ricorda? le porto su la spesa e le annaffio le piante quando va a Tagliacozzo da sua nipote... Hobbs, interno nove..."

"Io non ho nessuna nipote...non sarà mica uno di quei maiali che con la scusa della lettura del contatore, entra mi violenta e poi mi frega tutta l'argenteria?...."

"Ma no signora, quale contatore, sono Hobbs, l'ho accompagnata dal proctologo quindici giorni fa, ricorda?"

"no..."

"Ah....vabbè, volevo solo sapere se va tutto bene, sono diversi giorni che non la vedo e con questo caldo..."

"...ho capito chi è lei, lei è quel rompicoglioni dell'infiltrazione di umidità del terzo piano... le ho già detto che di questo lavoro se ne occupa il condominio, io non caccio un euro..."

"ma no signora Mastracci, nessuna infiltrazione, sono Hobbs, quello che disegna i fumetti che le piacevano tanto... Hobbs, ricorda?..."

"...a me i fumetti me fanno schifo, e poi chi sarebbe 'sta signora Mastracci?"

"...ehm, signora, guardi probabilmente ha avuto un colpo di calore e ha perso un poco di lucidità, se mi apre un attimo le porto qualcosa di fresco e magari chiamiamo il medico della scala sette per misurare la pressione eh? che ne dice? mi apre?..."

"...col cazzo che ti apro, ciccio, sarai il solito rumeno che si imberta le dentiere e se le rivende al mercato nero dell'avorio...ora chiamo la polizia...."

"...Cristo santo signora Mastracci, sono Hobbs, Hobbs!! su faccia uno sforzo, la settimana scorsa le ho montato le mensole nello stanzino, su... non mi costringa a buttare giù la porta...deve pur ricordarsi qualcosa eccheccazzo...."

"....'spetta, 'spetta, ho capito chi sei, tu sei quel coglione grasso e calvo che ogni tre per due sbaglia piano e bussa alla vecchia sbagliata? eh, sei proprio tu?...."

"si..."

"ce caschi tutte le volte...la Signora Mastracci sta al piano di sotto, però se vuoi annaffiare le piante purammé..."

domenica, luglio 05, 2015

[giòn, gék e la teoria degli sguardi bassi]

















"Sai Giòn, è tanto tempo che vorrei chiederti una cosa.." "Spara..." "Perché cammini sempre a testa bassa? Insomma, non guardi mai dritto davanti a te, così ti perdi un sacco di cose, lo sai?..." "C'entra l'amore Gék, è sempre una questione d'amore" "E che c'entra l'amore Giòn?" "Eh,l'amore, lamore Gek.... vabbè, senti, c'hai presente quando stai camminando per i cazzi tuoi e ad un certo punto da lontano, tipo cento metri, vedi una e dici oh, oh, oh cristo santo! Questa qui è uguale precisa sputata a Carmen... anzi no, questa mi sa che è proprio Carmen..." "Ma mo' chi è 'sta Carmen Gion?" "Ma no, è per dire, una ipotetica, una che ti piace... o con cui sei stato, una di quelle che ti fa saltare due o tre battiti al minuto ciccio, capisci ?!?" "si, si, vai avanti..." "...E niente, questa lentamente si avvicina, e te cominci a convincerti che non è una che le somiglia, ma che è proprio lei sai, e il cuore salta, balla, poi i metri da cinquanta diventano trenta, poi venti, e ogni metro è sempre più lei... a dieci il cuore è quasi fermo, e tu non sai bene se pronunciare il suo nome e fermarla, oppure no, capisci cosa intendo?..." "Cazzo Giòn, continua, mi piace 'sta storia..." "...Ok, ora viene il bello Gek, insomma 'sta Carmen finalmente arriva a due metri e tu, con il cuore quasi fermo, vedi il suo volto cambiare, e mentre stai per parlare, d'improvviso, capisci che non è lei e anzi, ora che la guardi bene, ti dici...ma cristo santo Giòn, ma come hai fatto a scambiarla per Carmen? Non ci somiglia per un cazzo di niente... heheheheh, hai capito ora Gek?..." " Capito cosa? E poi?" "...E poi niente Gek, è finita così...." " Ma che cazzo di storie sarebbe? Che c'entra con l'amore sta cosa qua Giòn?" "Vedi che non mi capisci le metafore Gék, sei un cazzone avariato, la storia è che l'amore è così, seguimi: All'nizio la vedi, e passi giorni e notti a convincerti che la tipa è quella che ci hai in testa da sempre e che ti sogni la notte, proprio quella che volevi capisci? E c'è un attimo, perché quanto è vero cristo ti giuro che dura un attimo, in cui ti convinci che è proprio lei. E un attimo dopo, come per magia, ti rendi conto che non è lei..." "E poi?" "...E poi, passi il resto della vita a domandarti come cazzo hai fatto a scambiarla per una che manco gli somiglia alla donna dei tuoi sogni, solo che ormai il danno è fatto e te la sei infilata nella vita e dentro casa, e magari, ci hai fatto pure i figli, che somigliano a quest'altra, per giunta..." "Cazzo Giòn, sei un genio... però una cosa mi sfugge ancora.. dico, ma che c'entra tutto questo con il guardare in basso?.." "Vedi che sei un coglione liofilizzato Gék, io quando cammino guardo in basso e mi faccio i cazzi miei, perché con il culo che c'ho io, come alzo lo sgurado becco sicuro una che somiglia precisa sputata alla donna dei miei sogni. E poi così, non corro nemmeno il rischio d'inciampare no?"