martedì, maggio 26, 2009

diego è apparso a dio



"dai retta a tuo zio Gonzalo, che di calcio ne ha visto tanto, per fare un grande giocatore ci vogliono le leve corte, massimo un metro e settanta, settantacinque, hai visto Sivori?" nell' intervallo tra il primo e il secondo tempo della partita tra il Boca Junior e l'Independiente, nessuno si alzò per sgranchirsi le gambe, Alfredo non rimise l'orologio come faceva di continuo, Felipe non aprì nemmeno la carta marrone del panino con le patate, e io rimasi con le mani nelle tasche e un filo di terra bruciata agli angoli della bocca. Il ragazzino pareva che avesse un elastico attaccato al pallone, se ne stava nel cerchio di centrocampo nelle poche zolle d'erba rimaste a sfidare le leggi della fisica, a ridere della forza di gravità. Isacco Newton arrotola il biglietto comprato al bagarino del quartiere Palermo e mi dice all'orecchio: "potrebbe farlo con una mela?" "non lo so, ma l'ho visto fare di meglio, con un cedro libanese, e anche con un limone" allora si rimette seduto e scrive numeri che non capisco, scuotendo la testa a boccoli. Mio zio Gonzalo batte le mani a tempo mentre il ragazzino ferma il cuoio tra la coscia e il sedere, poi la lascia a mezz'aria e ci gira intorno con il piede sinistro, un piede scalzo, beninteso. La palla gli obbedisce, è questo il trucco. Probabilmente le parla, le promette un futuro da dietro i ricci color corvo, un giorno forse la sposerà. La notte ripassa il numero dieci disegnato a mano con un pennarello nero che puzza di acetone, e al mattino, sfatto di sonno, disegna porte col gesso sui muri del quartiere. Al fischio dell'arbitro ci rimettiamo seduti, e comincia a piovere, Felipe morde il panino e ingoia anche la carta, l'orologio di Alfredo si ferma, per sempre. per il prossimo miracolo, toccherà aspettare domenica.

"una sola domenica è troppo poca per due divinità"
ora il fatto è che Dio è un essere invidioso e collerico sapete, ed è pure ateo, a meno che non si parli di lui nello specifico. Ma i miracoli insomma, sono roba da trattare con le molle. La gente alla domenica in chiesa neanche ci va più, ogni preghiera, ogni mano giunta, ogni uomo in ginocchio, o donna con il rosario, ad ogni latidudine e continente, in ogni piazza assolata, prega per un nuovo miracolo della pelota, per una nuova parabola, per una traiettoria, iperbole, o rotazione, traslazione, effetto. Al cinquantesimo minuto della partita contro l'Inghilterra, nel campionato del mondo 1986, Dio presenta il conto a quel piccolo sgorbio. Gli dona il più brutto gol della storia. Un colpo di mano capite. Su uno spiovente dall'alto gli muove il braccio al cielo come una bambola woodoo. Tutto questo per ridere, ridere e smettere una volta per tutte di rodersi il fegato per uno sgorbio insolente che vola, senza piume né aureola, e che mette la gente in fila senza moltiplicare carpe e ciriole. Tutto questo per vendetta.

"papà, ma la terra è rotonda?" "certo" "ed è cucita a mano?" "sicuro, come è vero che è di cuoio"
Al sessantatreesimo minuto della partita contro l'Inghilterra, nel campionato del mondo 1986, vedo le sue rotule muoversi a scatti. La coscia corta si snerva come quelle dei cavalli sfiancate dai tafani, l'idea. Questo vuol dire essere una divinità, possedere. L'erba è sua, e i lacci degli scarpini, i pop corn, i pezzi di carta a neve dagli spalti, gli addetti ai tornelli, il satellite della mondovisione, i cronisti in sala stampa che sputano increduli sul microfono, i guardalinee, le auto nel parcheggio, lo stupore del mondo nelle bocche da pesce. E' tutto suo. Lui ondeggia, salta, serpeggia, curva, dribbla, disegna la traiettoria perfetta, la linea di Dio, la sua. Pablo Gutierrez posto 123 settore b tribuna nord sente distintamente nell'aria "Concierto para bandoneón, orquesta, cuerdas y percusión" di Astor Piazzolla e si mette a piangere. La moglie Annarita è convinta che abbia capito che lo vuole lasciare, e lo abbraccia, e ci ripensa, perché lui per lei non ha pianto mai, infatti. Mr. Shilton, portiere inglese (con le due parole non necessariamente in quest'ordine) rivede tutta la sua vita in 23 secondi, e poi non può fare a meno di pensarsi baronetto sulla copertina del Times. Ma 23 secondi sono sei battiti di ciglia, né un secondo di più, né uno di meno, giusto il tempo che serve per segnare la più bella rete della storia, quelli che bastano al fenomeno con la maglia numero dieci per arrivargli davanti, e scomparire. E riapparire dentro la porta. Tutto questo per ridere, perchè oggi, Dio, ha scoperto di non essere solo.


a Diego Armando Maradona

giovedì, maggio 21, 2009

sadosado masomaso


Jenny saville

"racconto tutto questo a voi, amici del gruppo per la disintossicazione da pornografia, per dirvi che io sono morto, e che mia moglie mi amava. Ne sono sicuro. Anche se sei mesi fa, si presenta a casa con Arthur. Arthur è un un amico che ha conosciuto al gruppo di autoincoscienza. Prima ha frequentato quello per gli ex dipendenti dalla coccoina, e poi prima ancora uno sulla depressione post parto. Io e mia moglie non abbiamo mai avuto figli. Dopo cena, torna dal bagno vestita come un sub, ma coi tacchi e il boccaglio. Arthur era già in mezzo al soggiorno su una sella da pony completamente nudo con un cinturone giocattolo a fare il cavallo a dondolo. Mia moglie si annoiava capite, diceva che aveva bisogno di stimoli, che dopo dieci anni il desiderio va scemando. per questo nel mio salotto c'era un uomo nudo alto mezzo metro, con un aggeggio enorme e che stava in piedi appoggiato su tre gambe come un manfrotto. da qui al sadomasochismo il passo è stato brevissimo, una discesa verso gli inferi, siamo passati dalle sculacciate alla mazza da crickett, arrivando dritti dritti fino allo scambio delle coppie in un casale sull'Appia antica per adepti di una setta sadomaso. per entrare ho dovuto fare un giuramento, e poi sottopormi ad una prova di coraggio, avere un erezione durante la proiezione di "incompreso" in una stanza buia. Ah, dimenticavo, Arthur è un nano. Se non si fosse capito."

stanza rossa, ore 23.00
lei è vestita da gerarca nazista, io da palombaro. ho una specie di muta in pelle e un buco per respirare e un altro per pisciare, come minimo. ho anche due occhialetti da piscina, graduati, perchè da lontano non ci vedo un cazzo. Insomma sembro Darth Vader in tenuta da notte, ma con un lucchetto da valigia attaccato allo scroto, e ho pure scordato la combinazione.
"Ciao stronzetto", "ciao troia", comincia bene, mi fa il saluto romano e poi mi scudiscia le cosce, io la schivo con grazia da peso leggero e le entro nella guardia infilandole un vibratore acceso in mezzo alle costole. lei geme e tenta un calcio girato con un tacco a serramanico, comincio a perdere sangue da un fianco. "fa male vero maialetto?" tiro fuori a sorpresa uno sgabello da circo, lei ruggisce e io cerco di ammansirla frustandola con un reggiseno di cuoio, striscia a terra e mi addenta un polpaccio, cacciandoci dentro i canini, e cominciando un vero e proprio salasso. "vacca sanguisuga", cerco di marchiarla a fuoco come una vaccina con un ferro di cavallo arroventato con lo stemma di Bonanza stampato sopra. Si divincola, la pelle sfrigola e sento odore di bistecca ai ferri, "bastardo!" mentre scivolo sul linoleum sporco di sudore e sangue cerca di incollarmi le orecchie alle tempie con dello stagno e un saldatore a pila che tiene in una fondina. Le infilo lo sperone che porto alla caviglia nello stinco, lei bestemmia, io la aggiro e le infilo un profilattico in testa cercando di asfissiarla. La nazista non demorde e afferra il lucchetto tirandolo fino alle ginocchia, cerco una combinazione a caso, mentre urlo come un macaco, niente. Sono piegato, e l'infame tenta di spillarmi il culo con una sparachiodi, "sono il tuo padrone, zoccola", "cara la mia testina di cazzetto, la padrona sono io", e parte con una mazza chiodata medioevale che fa roteare come una valchiria. non faccio in tempo a schivare, e la mia rotula si va a infilare sotto un mobile, mentre mi scendono le lacrime, sono a terra, lei mi monta a cavalcioni sul petto, gridando "a morte gli schiavi", e mentre sto per perdere i sensi mi tira fuori la lingua e ci attacca dodici e dico dodici mollette per i panni. Allungo una mano e trovo il fido fallo in policarbonato e gomma, (modello Leroy Black Hammer, 35 cm, caricabatterie e fodero in pelle, 45 & su e-bay) lo afferro e con l'ultimo barlume di coscienza che mi rimane e glielo suono in piena fronte. E la sua fronte fa crack. Lei rovescia gli occhi all'indietro, e poi mi sviene sddosso trafiggendomi il torace con un collare da pitbull chiodato. Guardo il mio corpo dall'alto, un grande spettacolo, sapeste. Vedo un tunnel bianco con una luce in fondo, la seguo. Alla fine in un bagliore da riflettori, c'è scritto "solo per adulti" entro. Poi, mi ricordo la combinazione del lucchetto, troppo tardi. "Referto nr° 234 - reparto di medicina legale del Policlinico Gemelli di Roma: Trauma cranico, nove costole rotte, frattura della mandibola, perforazione della pleura, emorragie interne"

stanza verde, ore 23.30
E' mezz'ora che siamo seduti uno di fronte all'altra. Aspetto che faccia qualcosa, mi chiederà di stare seduta a leccargli le scarpe magari, ma non muove un muscolo, abbassa lo sguardo, gli piace farmi aspettare, devo trattenermi dal supplicarlo. E non ho nemmeno il mio orsacchiotto qui. Arrossisce un po, evita il mio sguardo, si gratta il mento, ci mancava solo il principiante. Provo a sollevare un po il grembiule da quarta elementare con il fiocco blu, potrei provare ad eccitarlo strusciandomi contro il pallottoliere, o succhiandomi una treccina, oppure facendo scoppiare palloncini di chewing gum rosa con la lingua. Me la sono depilata, per sembrare più piccola. Chissà cosa penserebbero i miei allievi se mi vedessero ora. Potrebbe frustarmi, o sculacciarmi magari, se mi dicesse che sono stata cattiva potrei mettermi in ginocchio e scongiurarlo di perdonarmi. Ma non fa un cazzo, suda, gronda come una fontana e solo ora mi accorgo che è vestito da scoiattolo. Un colpo di tosse appena, fischietta, sento il rumore delle chiavi nelle sue tasche. Ora gli dico che non ho fatto i compiti, così si incazza e mi mette in ginocchio dietro la lavagna, non ho giustificazioni, ecco. Deve punirmi per forza, gli avvicino il battipanni con un piede. Ma che fa, sbadiglia, ha sonno, non sono stata abbastanza cattiva, e allora perché mi sento così in colpa? No, no, adesso dico le tabelline sbagliate, e voglio vedere se non mi fa il culo viola. Ma quanto tempo è che siamo qua? Ho fame, e sonno, lo scoiattolo russa e sbava da un lato. Perché nessuno mi sgrida? Che ho fatto di male per meritare di non essere punita? Niente.

"racconto tutto questo a voi, amici del gruppo per la disintossicazione da pornografia, per dirvi che mia moglie mi amava sicuramente, e anche che se andate in una villa per scambisti sulla Via Appia antica, tanto per dirne una, prima assicuratevi almeno di aver assortito bene le coppie. E cosa più importante, che io sono morto. Di noia"

giovedì, maggio 14, 2009

l'aria ferma


Lucien Freud

senza giri d'orologio. hai gli occhi dell'assassino, dietro le pieghe bianche, nelle ore corte. stringi i pollici nel respiro dei sogni, inghiotti la sete della notte più lunga. le pupille di brace nel velo leggero dietro le ciglia. sola, come le piazze vuote, nell'angolo del letto dove tira sempre vento, come i latrati al giorno che crepa. dormi già. sono l'angelo caduto, le cicatrici del volo sotto le dita, lo stupore dell'alba asciugato nella curva amara della tua bocca. se ti svegliassi adesso, con un colpo di tosse, o con la scusa buona piantata tra le mie gambe, mi scambieresti per un ladro di polli, vedresti la faina nei tuoi cassetti. assomigliare così tanto all'amore di ieri, è stato il mio trucco migliore. dormi ancora tesoro, è solo ieri, ed è già così tardi.

venerdì, maggio 08, 2009

vaccini



"morto Gianni Baget Bozzo. Cessa l'allarme per la febbre suina"

mercoledì, maggio 06, 2009

il paese dei campanelli (priapismo)



mia moglie, la mia tv, il mio conto in banca, veltroni walter, milano, roma, la costituzione, la dignità, lo stato, la politica, il senso civico, il parlamento, la sinistra, il pil, le fabbriche,la standa, il mercato, la mia pensione, inzaghi pippo, la verità, l'onestà intellettuale, biagi enzo, la coerenza, il rispetto delle regole, la correttezza, le leggi, i bilanci, il calcio, fini gianfranco, il partito socialista, la canzone napoletana, le barzellette, il cinema, il senato, fede emilio, milano due, ancelotti giancarlo, san siro, il quirinale, il viminale, piazza san giovanni, la cgil, gli operai, gli impiegati, milano tre, bossi umberto, lario veronica, il fratello, arrigo sacchi, l'impatto ambientale, un chirurgo plastico, vespa bruno, la satira, la sardegna, arcore, mio cugino che ha un contratto a progetto, mike bongiorno, il mezzogiorno, sandro bondi, i daini di arcore, un portaborse, la borsa, apicella mariano, i bilanci, la mondadori, il cane, un divano, le televisioni private, zanicchi iva, partita iva, l'einaudi, la donna delle pulizie, confalonieri fedele, i giuramenti, la notte di capodanno, le case, il debito pubblico, i telegatti, il gatto, la bicamerale, l'informazione, le proposte di legge, la camera, la calvizie, la pubblicità, costanzo maurizio, la democrazia cristiana, il buco dell'ozono, d'avena cristina, d'alema massimo, i puffi, antonio ricci, le sezioni del pci, has fidanken, i cortei, l'ambiente, carfagna mara, la speculazione edilizia, la scuola, le previsioni del tempo. queste sono tutte le cose che berlusconi silvio si è trombato da questa mattina, e la giornata non è ancora finita. suonano alla porta.

"capaci come pochi di mettere la polvere sotto il tappeto, ammiriamo l'ennesima operazione mediatica atta una volta di più, ad addomesticare il circo al di qua del tubo catodico. L'on (?) Silvio Siffredi si prende la ribalta del parco di porta a porta, con il fedele maggiordomo vespa incassato nella gobba, tutto preso a non fare domande. ora il problema, tutto italiano devo dire, non è tanto nello stabilire il grado di vizio del nano e la signora, perché con un certo rammarico devo constatare e ricordare ai teledormienti, che berlusconi non è un porco perché va con le minorenni, ma è un porco per la politica che fa. Il paradosso a questo punto, è constatare come quel che resta della sinistra, cioè un ex democristiano dall'aria perbene a nome Dario Franceschini, debba passare in una prima serata da Burlesque, a prendere le distanze da un presunto golpe democratico oliato e architettato a botte di gossip, pompini e champagne, ma si facciamoci carico anche di questo. Il premier erectus, per conto mio, se non lo ha già fatto, potrebbe accoppiarsi accoppiarsi anche con qualche animale da fattoria. Quando il Sig. Sircana fu trovato a contrattare il prezzo con un dotatissimo trans, non alzai un sopracciglio, e mi guardo bene dal farlo oggi. Quello che mi auguro, sbagliando, è che tutto questo come al solito non serva a far dimenticare una volta di più, dove sono finiti il falso in bilancio, il finaziamento illecito, il lodo mondadori, le tangenti alla guardia di finanza, all iberian, sme ariosto, i diritti televisivi, la p2, la falsa testimonianza o la collusione mafiosa, e a spostare il giudizio morale sul vizietto del premier o sulle chiappe oliate delle veline parlamentari. Le europee sono alle porte, e questo è un paese sufficientemente arretrato per far perdere consensi ad un premier corrotto, perchè va a mignotte. "