Serial Killer
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La figura del serial killer, ha una posizione di spicco nella criminologia, oggi parleremo approfonditamente di Ted Bundy, il più famoso serial killer americano, pare autore di più di 20 omicidi, e di un infinita serie di molestie e abusi inflitte a cose oggetti persone e animali. Ne tracciamo qui un profilo che ci aiuterà a capirne meglio la contorta e disturbata personalità, il che ci permetterà di affrontare un viaggio trà i più famosi assassini del nostro tempo, tra cui Il mostro di Vladivostock, il lupo mannaro di Genazzano e il famoso Cannibale di Orgosolo, famoso per divorare le sue vittime accompagnandole con del pane carasau.
Ted Bundy nasce nel 1946 l’infanzia scorre serena fino a quando sorprende il patrigno nel tentativo di accoppiarsi con un fagiano surgelato ,la cosa lo sconvolge al punto di non parlare più per un quarto d’ora, “adoravo quel fagiano” disse. Le prime ossessioni quindi non tardano a manifestarsi, e a 10 anni cerca di imbalsamare un tasso. Figlio di una ragazza madre, gli fu fatto credere che la madre fosse la sorella e che i nonni fossero i genitori, ma lo shock più grande arriva quando scopre che l’auto nel garage non è una Cadillac, ma bensì una Doddge. “La mia psiche non ha retto” disse allo psichiatra del carcere. Alle scuole elementari si mette in mostra come studente brillante ma bizzarro pur prendendo sistematicamente 8 in inglese non riusciva a smettere, di aspirare la polvere del cancellino e poi parlare in estone. I primi turbamenti arrivano al liceo, incontra Samantha Rees di cui si invaghisce, vistosi rifiutato,in preda all’odio, cerca di cucire due nani per la schiena e di rivenderli ad un circo come siamesi. Ma il folle delirio deve ancora degenerare, nel 1966 dopo aver visto una puntata di Perry Mason si iscrive a giurisprudenza. Incontra Giuly Sommers e se ne innamora, ma quando dopo un anno lei lo lascia “Non ne potevo più di tutti quegli alluci i salsa rosa” confessò alla madre, la sua follia omicida esplode in un irrazionale odio verso le donne. Travestito da donna si infiltra nell’associazione femministe della florida, si fa eleggere presidentessa e poi le obbliga a firmare una legge antiabortista, con lo slogan “io sono tua”. Scoperto fugge e dopo pochi mesi si fa assumere come commesso in un sexy shop, dove distrugge tutti i vibratori sopra i 18 cm. “dovevano provare piacere solo con me” avrebbe poi dichiarato e in seguito buca una partita di 28.000 profilattici. Nell’ottobre del 1970 viene arrestato per molestie sessuali con un grissino ad un tonno nell’acquario di Boston. Esce su cauzione, e dichiara “Era senza scatoletta, mi pareva una chiara provocazione, e poi mi aveva dato il suo numero di telefono” Diviene il mostro per antonomasia, e questo accresce il suo ego a dismisura.
Viene riconosciuto e denunciato da Virginia Moore scampata miracolosamente ad una aggressione nello spogliatoio di una palestra in cui Ted Bundy si era finto una doccia. L’identikit fa il giro del mondo e nel 1980 la polizia fa irruzione nel suo appartamento e nello scantinato in una cella frigorifera sotto gli occhi inorriditi dello sceriffo Malcom Scott trova ben 25 paia di caviglie surgelate... per risalire alle vittime si richiese la collaborazione del reparto di ortopedia del Boston Hospital e per restituirle ai legittimi proprietari ci vollero più di 5 anni.
Ted ormai è un latitante alla disperazione, si dirige verso la florida, dove spera di trovare rifugio lungo la strada lascia una scia impressionante di orrori, rapisce un manichino dai grandi magazzini Smart, e poi lo abbandona in riva al lago Michigan mutilato degli arti inferiori. Circuisce due marmotte convincendole a fargli da cappello da Davi Crocket ed infine appena arrivato in florida tenta di mummificare una mucca da latte con il solo ausilio di un phono e di una lacca per capelli. La polizia ormai è sulle sue tracce, sui luoghi del delitto in gesto di sfida Bundy lascia prove e indizi, come se volesse essere catturato. Lo sceriffo Scott che si occupa delle indagini, trova via via prove sempre più schiaccianti, un paio di pantofole, delle supposte di glicerina ed una collezione completa di sopracciglia. Il 15 luglio 1983 La polizia e l’FBI fanno irruzione nella squallida stanza del motel “Panama” dove Ted Bundy alloggia da circa un mese, e lo sorprende mentre tenta invano di vivisezionare un postino. Due anni dopo, a seguito di un lungo processo viene condannato a leggere tutta la collezione del Reader’s Digest. Chiede, ricorrendo in appello, un alleggerimento della pena che ritiene mostruosa. Gli Stati uniti d’ America, con un gesto da grande e moderna democrazia, lo accontenta condannandolo alla sedia elettrica.
Ted Bundy nasce nel 1946 l’infanzia scorre serena fino a quando sorprende il patrigno nel tentativo di accoppiarsi con un fagiano surgelato ,la cosa lo sconvolge al punto di non parlare più per un quarto d’ora, “adoravo quel fagiano” disse. Le prime ossessioni quindi non tardano a manifestarsi, e a 10 anni cerca di imbalsamare un tasso. Figlio di una ragazza madre, gli fu fatto credere che la madre fosse la sorella e che i nonni fossero i genitori, ma lo shock più grande arriva quando scopre che l’auto nel garage non è una Cadillac, ma bensì una Doddge. “La mia psiche non ha retto” disse allo psichiatra del carcere. Alle scuole elementari si mette in mostra come studente brillante ma bizzarro pur prendendo sistematicamente 8 in inglese non riusciva a smettere, di aspirare la polvere del cancellino e poi parlare in estone. I primi turbamenti arrivano al liceo, incontra Samantha Rees di cui si invaghisce, vistosi rifiutato,in preda all’odio, cerca di cucire due nani per la schiena e di rivenderli ad un circo come siamesi. Ma il folle delirio deve ancora degenerare, nel 1966 dopo aver visto una puntata di Perry Mason si iscrive a giurisprudenza. Incontra Giuly Sommers e se ne innamora, ma quando dopo un anno lei lo lascia “Non ne potevo più di tutti quegli alluci i salsa rosa” confessò alla madre, la sua follia omicida esplode in un irrazionale odio verso le donne. Travestito da donna si infiltra nell’associazione femministe della florida, si fa eleggere presidentessa e poi le obbliga a firmare una legge antiabortista, con lo slogan “io sono tua”. Scoperto fugge e dopo pochi mesi si fa assumere come commesso in un sexy shop, dove distrugge tutti i vibratori sopra i 18 cm. “dovevano provare piacere solo con me” avrebbe poi dichiarato e in seguito buca una partita di 28.000 profilattici. Nell’ottobre del 1970 viene arrestato per molestie sessuali con un grissino ad un tonno nell’acquario di Boston. Esce su cauzione, e dichiara “Era senza scatoletta, mi pareva una chiara provocazione, e poi mi aveva dato il suo numero di telefono” Diviene il mostro per antonomasia, e questo accresce il suo ego a dismisura.
Viene riconosciuto e denunciato da Virginia Moore scampata miracolosamente ad una aggressione nello spogliatoio di una palestra in cui Ted Bundy si era finto una doccia. L’identikit fa il giro del mondo e nel 1980 la polizia fa irruzione nel suo appartamento e nello scantinato in una cella frigorifera sotto gli occhi inorriditi dello sceriffo Malcom Scott trova ben 25 paia di caviglie surgelate... per risalire alle vittime si richiese la collaborazione del reparto di ortopedia del Boston Hospital e per restituirle ai legittimi proprietari ci vollero più di 5 anni.
Ted ormai è un latitante alla disperazione, si dirige verso la florida, dove spera di trovare rifugio lungo la strada lascia una scia impressionante di orrori, rapisce un manichino dai grandi magazzini Smart, e poi lo abbandona in riva al lago Michigan mutilato degli arti inferiori. Circuisce due marmotte convincendole a fargli da cappello da Davi Crocket ed infine appena arrivato in florida tenta di mummificare una mucca da latte con il solo ausilio di un phono e di una lacca per capelli. La polizia ormai è sulle sue tracce, sui luoghi del delitto in gesto di sfida Bundy lascia prove e indizi, come se volesse essere catturato. Lo sceriffo Scott che si occupa delle indagini, trova via via prove sempre più schiaccianti, un paio di pantofole, delle supposte di glicerina ed una collezione completa di sopracciglia. Il 15 luglio 1983 La polizia e l’FBI fanno irruzione nella squallida stanza del motel “Panama” dove Ted Bundy alloggia da circa un mese, e lo sorprende mentre tenta invano di vivisezionare un postino. Due anni dopo, a seguito di un lungo processo viene condannato a leggere tutta la collezione del Reader’s Digest. Chiede, ricorrendo in appello, un alleggerimento della pena che ritiene mostruosa. Gli Stati uniti d’ America, con un gesto da grande e moderna democrazia, lo accontenta condannandolo alla sedia elettrica.
19 Comments:
"Scoperto fugge e dopo pochi mesi si fa assumere come commesso in un sexy shop, dove distrugge tutti i vibratori sopra i 18 cm. “dovevano provare piacere solo con me” avrebbe poi dichiarato" questa parte qui mi ha fatto morire...;-)...beso, Sol
Essere costretto a leggere tutta la collezione del Reader's Digest è tra le punizioni più atroci che abbia mai sentito...
Riguardo al tuo commento sul mio post, non preoccuparti, perchè nonostante mi capiti di osservare certe sfumature,sulla lingua inglese la penso più o meno come te. Chi insegna inglese passa per essere un anglofilo, ma nel mio caso non è così. Le abitudini degli inglesi, ad esempio, sono qualcosa al quale non potrei mai abituarmi. In realtà preferisco di gran lunga i francesi, sia come lingua che come stile di vita.
Ma la storia che lo fece finire in un pezzo dei Bee Gees come è andata davvero allora?!?!?
..Sempre esilarante..lo sai..
Ancora un gran bel postit.
Ho buttato l'occhio alle votazioni relative ai racconti EROS e Punto G e ... vabbè, no comment. Per ora i lettori devono essere o troppo di parte o troppo ubriachi per non vedere che il migliore è assolutamente il tuo!!!
Ciao, mio caro.
Ieri, a Bassano del Grappa, mi sono fatta un cicchetto con tuo zio, che devo confessare essere pure un gran bell'uomo... ;o)
Babilov
mn, che succede?.....
non capisco, mi adeguo e rispetto le scelte, come sempre. scrivimi quando vuoi.
E allora? Ma come? Nelle grandi biografie ci voglio essere anche io. Direi che me lo merito. Quando poi passo alla violenza esterna te lo faro' sapere, cosi' potrai aggiungere succosi dettagli per gli amanti dell'orrido.
Qui nevica.
Che fai? Come stai?
Il cielo e' grigio e uggioso, ma i fiocchi di neve cadono lenti..sembra di essere dentro a quelle bolle di cristallo che si scuotono..io ho il naso appoggiato al vetro, e guardo fuori, e mi chiedo se valga la pena uscire allo scoperto. In fondo, la neve non e' poi cosi' fredda...
bacioni, fatti sentire.
Che mi tocca farmi un blog anche a me? Diario di un emigrato?
confesso. sto aspettando ardentemente la biografia del tuo certo zio di "passami la grappa" (pietoso giochino di suoni con bassano del grappa pronunciato con il naso tappato... dai lo so, fa schifo, ma c'ho la febbre! concedimi qualche cavolata!!!).
hasta luego hobbs
Hobbs, ti mando una email. per domani sera, ti ricordi?
Ah: sono maggie, in incognito!
;)
ah: non sono in incognito!
:D
quella dei nani siamesi m'ha fatto rotolare... ;o) ma dove le trovi?
ciao genio!
certo che la gente è strana...
;-)
Come, come?!?!
Per domani sera, ti ricordi?!?!
Roba da matti!
E io ... che ... tu ... che ... però, forse che forse ...
L'eloquio disorganizzato è solo il primo sintomo, sigh...
Vabbè fammi poi sapere come è andata (GGGRRRRRR!), così mi macero nella gelosia più ardente.
Addio.
@Sig.esse
...altrochè....
Hobbs tu sei un concorrente, devi mandare 5 voti alla mail di punto-g e non dare tre preferenze nei commenti...
non c'è problema siamo qui anche per questo :-)
Passo adesso qui da te e leggo i commenti che ti ha scritto Antony... Ma sei meraviglioso!!!
Cioè, fammi capire, te eri andato ad esprimere le tue tre preferenze attraverso un commento come uno del pubblico?!?!
Trooooppo toooogo!!!
TVB senzalimite
Babilov
uhm... non c'eri...ok. o c'eri?
^_^
ah ok, e poi sì: sto benone. Mangio in bianco ancora, per cautela, ma sto meglio.
:)
Grazie!
No, hobbsino!...niente invidia: se vuoi veniamo anche a trovare te...;-)...chaucito...ps "annusando l'aria..."...quanto è vero!
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