[piccole cronache senza vergogna / autogrill]
Odio il Jazz. Odio il jazz in radio quando prendi una stazione sola. Il jazz prestato al pop mi fa pensare a Fausto Papetti. Fausto Papetti mi fa pensare agli autogrill e a quelle copertine di dischi piene di tettone abbronzate e al tema del padrino storpiato a colpi di sassofono e alla cioccolata coi buchi. La cioccolata coi buchi mi ricorda ogni volta, che certe cose per averle devi desiderarle a morte, che sennò, chi cazzo te le da'. Gli autogrill mi ricordano i cessi invece, quelli con le scritte zozze e i numeri di telefono. All'autogrill di Roncobilaccio, dopo il caffè, pisciavo tutto contento che c'era una barista che mi sorrideva sempre. E poi mi leggevo tutti i numeri, ma proprio tutti. Ho smesso solo quando ci ho letto il tuo. Ma che ne sapete voi.Odio il jazz.
4 Comments:
Porello
amo gli autogrill. a volte mi sarebbe piaciuto perdermi o esser lasciata lì come quella di pane e tulipani. che poi ha avuto una sorta di epifania. l'autogrill come un portale per entrare in un universo parallelo dove tu sei tu ma hai un'altra vita. insomma come momento di sosta per tentare le possibilità che questa vita non ti dà.
amanda: 'n pochetto si...
elena:
E ci potresti scrivere una storia su questa cosa, direi.... :)
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