lunedì, ottobre 15, 2012

pirite di ferro




























Passare al setaccio i tuoi sguardi pieni di limatura di ferro, roba che luccica, roba che taglia, in un pomeriggio così e senza cappello, non è da tutti, non è da me. Se avessi un’ombra di barba e pochi anni per poter sparare, almeno avrei la scusa buona per piccoli furti all'emporio, per perquisire il tuo cappotto con le maniche mangiate dal fumo e dalla poca pazienza nel non trovare quello che cerco, o imprecare come tutti i cornuti, che sperano di esserlo per darsi uno scopo, un nuovo taglio di capelli, e una buona ragione per bestemmiare. Da nord arrivano carri pieni di storte speranze e con le gambe piegate in mezzo alla polvere, una febbre senza ritorno, che nel tornare cambiati c'è tutto il dolore di non essere riconosciuti, come chi non è mai partito. Un corso d'acqua ruggine è un posto come un altro per morire da disertori, con la giubba stretta negli alamari e un fazzoletto rosso al collo. E allora ditelo agli altri, che all'ovest, l’oro, luccica solo per le gazze ladre.

11 Comments:

Blogger amanda said...

queste gazze ladre con la limatura di ferro nello sguardo feriscono il cuore dei poeti ma permettono di scrivere gran bella roba

11:01 AM  
Anonymous aitan said...

Non è tutto oro ciò che gazza... (e non so se mi sono capito).

12:25 PM  
Blogger albafucens said...

un post molto intenso, che "passa..." da parte a parte, fruga, perlustra ed esplora...

Il titolo poi, mi ha incuriosita, e scopro così, che la pirite di ferro è definita l'oro degli stolti, ma queste, di parole, pur limando, sono pepite, e chi setaccia, significa che non ignora, non trascura.

molto bella anche l'immagine

2:36 PM  
Anonymous e.l.e.n.a. said...


I barboni mi guardano mentre mastico la lucertola
anche oggi è domenica tutta d'oro la gente luccica
mentre osserva le anatre inventandosi la felicità
la sorvolo e capisco che maledice la mia diversità


m'hai fatto venire in mente "il corvo joe" dei baustelle.

da bambina durante un'estate all'isola d'elba in campeggio, organizzai insieme ad altri bambini un mercatino di cristalli di pirite che avevamo raccolto.


1:32 AM  
Blogger Lila said...

"nel tornare cambiati c'è tutto il dolore di non essere riconosciuti".. vero. Ma si muore anche vicino ad acqua che ricorre azzurra nel blu, senza la giubba e con le mani strette addosso per non sentire il freddo, che ti condensa il sangue e il fiato perché non hai più il cappotto dove cercare, e nessuna ragione per bestemmiare.

Lirico. Bel pezzo.

7:40 AM  
Blogger hobbs said...

Amanda, mi rimane praticamente solo questo...

11:16 AM  
Blogger hobbs said...

aitan, ermetico...

11:16 AM  
Blogger hobbs said...

infatti il titolo doveva essere "l'oro degli stolti" poi ho pensato che suonasse meglio così... :)

11:17 AM  
Blogger hobbs said...

I rubavo le gocce di vetro di lampadari... credevo fossero diamanti. Ogni tanto ci casco ancora... :)

11:18 AM  
Blogger hobbs said...

Lila, grazie :)

11:18 AM  
Blogger amanda said...

Hobbs: menti sapendo di mentire, però lo fai con classe, bisogna ammetterlo :)

8:19 AM  

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