giovedì, ottobre 23, 2008

classe ponte


Brad Holland

un giorno, sono entrati in classe e ci hanno spiegato che per il nostro bene, noi negri, marocchini e macedoni non potevamo stare insieme agli altri bambini perché non parlavamo la stessa lingua e che dovevamo andarcene da un altra parte, tutti insieme, per impararla. Un giorno sono entrati in classe e ci hanno detto che noi negri non potevamo usare gli stessi bagni dei nostri compagni perché i nostri bagni sono alla turca e i loro no. Un giorno sono entrati in classe e ci hanno detto che non potevamo stare insieme ai nostri compagni, per il nostro bene, perché la nostra pelle era diversa, mischiarsi no, avrebbe generato confusione e incertezza e non è il caso. Un giorno sono entrati in classe e ci hanno detto che al refettorio noi non saremmo potuti entrare, perché noialtri mangiamo con le mani, e quindi ci hanno mandato in un altro posto dove ci avrebbero insegnato ad usare le posate. Un giorno sono entrati in classe e ci hanno detto che nei locali pubblici, per il nostro bene, non saremmo potuti entrare, e che per non fare confusione ci avrebbero messo un bel simbolo tutto colorato sul grembiule blu. Un giorno la vicina di casa per le scale ha detto che non poteva più salutarci. Un giorno mio padre mi ha portato a scuola in bicicletta perché sullo scuolabus non c'era più posto. Un giorno sono entrati in classe e ci hanno detto che per il nostro bene, noi negri, slavi e albanesi saremmo stati portati in un altro posto, ma tutti insieme, in classi più grandi e che avremmo fatto un bellissimo viaggio per andarci. Un giorno sono venuti a prenderci, e ci hanno messo su un treno con centomila vagoni, tutti insieme. Il vagone puzzava, e mio padre mi ha tenuto la mano per tutto il tempo e a me scappava tanto la pipì, e alla notte me la sono fatta addosso, però papà non si è arrabbiato. Un giorno, scesi dal treno ci hanno detto che noi negri, rumeni e bielorussi non potevamo stare con i nostri genitori, perché i bambini sono bambini e i vecchi sono vecchi, poi ci hanno tolto i vestiti, che faceva freddo. E allora mio padre non l'ho visto più, tranne una volta che mi pareva che mi salutava dall'altra parte del filo spinato, ma mica lo so se era lui davvero che erano vestiti tutti uguali. Un giorno sono entrati nella grande camerata, e ci hanno detto che il mondo è pieno di gente cattiva e che per questo, per il nostro bene, ci avrebbero marchiato con dei numeri sulle braccia , per riconoscerci e per non farci perdere. Oggi sono entrati e ci hanno detto che ci porteranno in un posto bellissimo, a fare una vacanza in un posto azzurro dove c'è il mare, che io il mare mica l'ho visto mai. Prima di partire, ci porteranno tutti a fare la doccia.

16 Comments:

Blogger e.l.e.n.a. said...

strepitoso!
(e agghiacciante)

9:44 AM  
Anonymous Anonimo said...

allora trattasi di bene assoluto, non c'è da preoccuparsi :-)

9:44 AM  
Blogger e.l.e.n.a. said...

(e anche l'immagine scelta è strepitosa ed agghiacciante)

11:09 AM  
Blogger hobbs said...

elena: grazie. L'immagine è Holland, ancora lui. Sono in fase idillica, illustrativamente parlando. Qurl genere di relazione che ti fa dire "avrei voluto farla io, questa". Immagino che siano grandi autori anche per questo.

didola: infatti nessuno sembra preoccuparsi...

12:23 PM  
Anonymous Anonimo said...

Duro, penoso e contudente come la realtà.

Col tuo tacito consenso, lo quoto sul mio tumblr. Magari lo porto anche a scuola.

9:15 PM  
Blogger flounder said...

lo quoto pure io. e pure quoziente.
intellettivo, emotivo e quant'altro.
e poi ti lascio un bacio.

11:43 AM  
Anonymous Anonimo said...

è vero, bellissimo e agghiacciante allo stesso tempo

11:59 AM  
Anonymous Anonimo said...

com'è che sento così forte il brivido prima ancora di spogliarmi ed entrare nella doccia? Ché c'è sempre dietro l'angolo, accucciato, il fantasma azzannante di un domani dove saremo tutti meno uguali.

1:18 PM  
Anonymous Anonimo said...

tra passato e futuro facciamo "presente".... discriminare e ghettizzare conduce verso strade pericolose senza via d'uscita...e tu lo descrivi in modo davvero poetico e toccante....;)
bravo

Alpan

1:09 AM  
Anonymous Anonimo said...

non so davvero cosa scrivere, sono senza parole... però volevo tu sapessi che ti avevo letto... e SENTITO...
un bacio
Niobe

1:54 AM  
Anonymous Anonimo said...

L'idea è terribile, degna di chi l'ha proposta, ma non voglio guardare indietro, non voglio ricordare un passato orribile a cui riportano queste iniziative. Voglio guardare avanti e pensare alle conseguenze. Intanto nei bambini. Loro non sono come noi,loro non fanno differenze, non guardano il colore della pelle, i vestiti, la lingua, loro riescono a giocare anche senza parlare, un terreno di scambio comune, lo trovano e ridono, si rincorrono, si scambiano oggetti a cui hanno assegnato un ruolo tutto loro. Perdono questa meravigliosa capacità non appena riescono a comprendere il bagaglio di pregiudizi degli adulti. Questo sarebbe il primo danno, quello sui bambini italiani, proprio quelli che questi cialtroni vorrebbero proteggere.
Poi, a mio avviso, ci sarebbe un'altra conseguenza altrettanto grave. Le classi differenziate andrebbero a colpire mortalmente l'integrazione dei giovani stranieri. L'Italia, malgrado gli italiani, è riuscita a trovare una sua forma di integrazione, non ha adottato politiche specifiche, non ha studiato modelli, non ha scelto nè quello francese nè quello inglese, è andata avanti a vista, riuscendo tutto sommato a non avere problemi. Questa folle proposta farebbe sentire completamente esclusi i bambini stranieri, importando nel nostro paese tutti i problemi degli immigrati di seconda e terza generazione, mettendo il nostro paese, a quel punto davvero in una situazione pericolosa e quello che è successo pochi anni fa con gli attentati di Londra ne è purtroppo un tragico esempio.
Ma noi viviamo questo strano tempo pericoloso e buio, cerchiamo di resistere e di trovare una prospettiva, una luce, è difficile, ma questo è un altro discorso, quello che facciamo sempre.
ti abbraccio

7:35 PM  
Blogger hobbs said...

aitan: grazie, come se fosse tuo.

flounder: e io due.

francesco: benvenuto, la vita spesso ha questa grottesca capacità. Grazie.

alpan: e continuiamo a far finta di niente...

niobe: e lo so :)...

10:45 AM  
Blogger hobbs said...

rita: è spaventoso l'oggi, amica mia, nella sua ottusa sordità. lasciamo accadere le cose alzando il volume della televisione...

10:46 AM  
Blogger hobbs said...

pf: sottoscrivo in pieno. Ci hanno addormentati, tutti. Ho pensato con raccapriccio per tanto tempo che anni di discorsi sulla pacificazione, e di ottuse forme di revisionismo storico avrebbero lentamente azzerato un patrimonio prezioso come quello della memoria. Lo sviluppo esponenziale di movimenti xenofobi, e la crescita esponenziale di destre cialtrone in tutta Europa, edulcorate dal gossip, me lo confermano ogni giorno. Quello che trovo ancor più penoso del loro mascherarsi dietro a una presunta buona fede, è il nostro tacito silenzio. La sinistra è diventata una alzata di spalle. Cos'altro dobbiamo farci fare per arrivare almeno a ricordare? Questi signori sono pericolosi nella misura in cui noi gli permetteremo di esserlo. Sentirsi ripetere ogni giorno che "i morti sono tutti uguali" alla fine ha sortito il suo effetto. Hanno sostituito la giornata della memoria con la festa dei nonni. E intanto io continuo a vergognarmi, cazzo.

10:58 AM  
Anonymous Anonimo said...

fantasticamente agghiacciante!

11:25 AM  
Anonymous Anonimo said...

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2:01 AM  

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