l'aria ferma
Lucien Freud
senza giri d'orologio. hai gli occhi dell'assassino, dietro le pieghe bianche, nelle ore corte. stringi i pollici nel respiro dei sogni, inghiotti la sete della notte più lunga. le pupille di brace nel velo leggero dietro le ciglia. sola, come le piazze vuote, nell'angolo del letto dove tira sempre vento, come i latrati al giorno che crepa. dormi già. sono l'angelo caduto, le cicatrici del volo sotto le dita, lo stupore dell'alba asciugato nella curva amara della tua bocca. se ti svegliassi adesso, con un colpo di tosse, o con la scusa buona piantata tra le mie gambe, mi scambieresti per un ladro di polli, vedresti la faina nei tuoi cassetti. assomigliare così tanto all'amore di ieri, è stato il mio trucco migliore. dormi ancora tesoro, è solo ieri, ed è già così tardi.
20 Comments:
sei tremendo
will
will: quattromendo. che ho fatto?
io questa notte ho dormito malissimo: troppo freddo. ho creduto a chi ha detto che ormai siamo in primavera ed ho tolto il piumone.. e nessun ladro di polli, nessuno con nessuna buona scusa o laida intenzione di scaldar(mi)ci
tornerò a lenzuola di flanella e piumone.
(in dialetto veneto dormire con più-mone è sempre causa di forte ilarità)
giovanna: ormai mi sono convinto che ognuno è nella stagione che si sente. come le età.
ognuno dorme con un amore in petto. che non è sempre quello che è nel letto. la rima non era voluta e un poco banalizza ciò che in fondo si sa. e ciò che in fondo si sa è anche banale.
ho sentito il batticuore di quella donna che si sveglia improvvisa.
amelia: capita anche che sia proprio lui, o lei, ma che il tempo abbia fatto il suo lavoro al meglio, purtroppo.
nell'angolo del letto dove tira sempre vento
Nell'angolo del letto dove tira sempre vento,....bellissimo, impossibile da commentare avrei timore di sciuparlo.
(scusa ho dimenticato di scriverlo nel precedente commento)
c'è un posto che il tempo non raggiunge, però.
albafucens: ogni testimonianza qui, è un onore a prescindere. ti ringrazio molto, benvenuta.
amelia: in(segnamelo)...
l'ho letto più volte. ogni volta, alla fine, mi sentivo come svuotata. perchè mi tirava fuori tante, forse troppe, emozioni.
bello.. semplicemente.
*
dea
difficile. perché ognuno ha il suo.
uno scrittore, come sai, diceva che può trattarsi anche di un osso.
dea: riempirci dobbiamo, almeno ogni tanto. un po come respirare.
harveyz: allora oggi è certo, non sono uno scrittore. (scritt'ore).
è sempre già così tardi.
elena: è sempre "già", che è peggio.
Vedo che Freud ti piace parecchio... :)
pralina: è il più grande di tutti, amen.
sempre troppo poco tempo per leggere.
eppure mi sono fermata qui.
qui.
sai toccare con le parole in una maniera tale da far piangere.
freesia: perchè sai più di altri, e più di altri leggi tra le righe...
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