il perché delle spezie
"seme"
il cardamomo non può essere separato dal baccello, altrimenti perderebbe il suo potere aromatico.
un giorno, torni a casa e mi dici che non hai trovato la povere di cacao, e che vuoi ridurti le tette. allora ti dico che le tue tette mi piacciono così. Allora mi fissi come se fossi un impiegato del catasto, e mi dici che devo amarti per come sei, e soprattutto che devo amare te e non le tue tette. Ecco, è questione di ombre sapete, di attimi, mai distrarsi. Ero con il mio tegame antiaderente preferito in mano e uno sfondo da parati a fare da cornice al mio appetito. Ma il fatto è, che in un uomo che cucina, c'è l'attrattiva della prima cena, sciolta nell'idea insieme agli ingredienti: pomodoro, cipolla, aspettative, il cardamomo (che fa tanto cardamomo), proiezioni, sale, pepe. Ma poi alla fine anche l'animo da chef viene a noia. Comincia tutto così, una separazione, da un momento di noia mentre prepari il cinghiale al cioccolato, magari.
"radice"
la radice dello zenzero, essiccata e in polvere, è impiegata come spezia in cucina e nella preparazione di liquori, e contribuisce alla conservazione ed all'esaltazione dei sapori delle pietanze cui è solitamente associato.
Le affinità elettive, era questa l'alchimia, o almeno così credevo. Era così tenero scegliere un film, e poi andarlo a vedere contemporaneamente, ma in due sale diverse. E adoravo il tuo passo dell'oca, che poi, oca non sei mai stata, la prima cosa che mi colpiva in te era la forza del tuo pensiero, se ti sforzavi, riuscivi a spostare gli oggetti, ma mai a finire una frase di senso compiuto. Amavamo le buone letture, Io ti leggevo i classici in riva al Potomak, e tu russavi di felicità, poi ti svegliavi sorridendo e mi chiedevi di rileggerti più e più volte il passaggio in cui il commissario Basettoni rincorre Macchia Nera con un Martello. Dopo il primo appuntamento mi dicesti che quando eri con me, sentivi le farfalle nella pancia, e io ti consigliai di uscire con un gastroenterologo, Ma era così bello guardarti negli occhi, e dirti "sei la donna della tua vita". E cucinare per te, era tutto quello che desideravo, insaporire ogni cosa con il dado da brodo di giuggiole, e per tutta la casa, se ne spandeva l'odore. Questo semplicemente perché, certe puzze all'inizio, sembrano profumi.
"Tronco"
la cannella a differenza delle altre spezie, non si ricava dai semi, ma dal fusto, e dai rami. favorisce la circolazione periferica se frizionata sulla pelle, e ha un potere riscaldante sul corpo.
Il sesso era sconvolgente. Una volta, dopo, ti ho detto "è stato bellissimo" e tu mi hai risposto "è vero, peccato per quelle due o tre volte in cui mi sono svegliata". Le relazioni, come la nostra sono una questione onirica dunque. Una mattina, nel vapore del caffè, mi dicesti sorridendo "amore, stanotte ho sognato che facevamo sesso, con altri" Allora, ho capito che mi tradivi. Ma dovevo capire da tempo, dovevo notare che il tuo punto G non era li al solito posto, nel cassetto del comodino insieme al libro di Baricco, e al diaframma, che usi solo per i tuoi do di petto. Io dovevo capire, dovevo, ma sapevi come mentire, anche a te stessa, eri talmente brava a fingere l'orgasmo che ti eri convinta di averceli per davvero. Poi, mi hai trascinato ad un corso di tango, e continuavi a chiamarmi Gomez, io ballavo con una rosa tra i denti e poi a cena sputavo le spine nel piatto. Le passioni andrebbero condivise solo nel raccontarsele. Condivisione per te, invece, era da prendersi alla lettera. Gomez aveva i baffi, e ballava, aveva un paio di boxer rossi con su scritto "El Pube de Oro" e dormiva nel mio letto. Questo non lo sopportavo. Nel nostro letto poi, il posto dove sogno. "Perché il letto me lo puoi pure sporcare, ma i sogni no" te lo gridai tra le lacrime, e tu rispondesti "E cosa pretendi che facciamo? vuoi che vada sul divano? Te lo avevo detto che una piazza e mezzo era troppo poco, potresti anche girarti su un fianco, che Gomez sta un po scomodo, e poi russi." e così me ne andai sul divano, io. Gomez morì al saggio di natale rompendosi una vertebra durante un casquet, comunque.
"frutto"
La noce moscata è una mandorla essiccata di forma ovale arrotondata, ha sapore e odore particolari, dovuti alla presenza di un olio aromatico. Sotto forma di infuso, provoca una leggera alterazione dello stato di coscienza, con la possibilità di allucinazioni visive.
L'amore, anzi "l'ammore", fondamentalmente è una allucinazione dello stato dell'anima, un incantesimo. Poi un giorno torni a casa e mi dici che hai trovato il cacao, e che vuoi aumentarti le tette di un paio di taglie. Allora ti dico che ormai le tue tette mi piacciono così. Mi guardi come se fossi un imbalsamatore di pernici, e mi dici che non ti guardo più come una volta, che non ti senti desiderata, che una volta le tue tette, mi piacevano. Allora ti fisso per un poco, e aggiungo la polvere di cacao al cinghiale che sto preparando, poi ti dico "Tesoro,spostati un poco a sinistra per favore, ancora un po', un passettino. Ecco, non ti amo più" E' questione di attimi, mai distrarsi. A tavola, è pronto.
il cardamomo non può essere separato dal baccello, altrimenti perderebbe il suo potere aromatico.
un giorno, torni a casa e mi dici che non hai trovato la povere di cacao, e che vuoi ridurti le tette. allora ti dico che le tue tette mi piacciono così. Allora mi fissi come se fossi un impiegato del catasto, e mi dici che devo amarti per come sei, e soprattutto che devo amare te e non le tue tette. Ecco, è questione di ombre sapete, di attimi, mai distrarsi. Ero con il mio tegame antiaderente preferito in mano e uno sfondo da parati a fare da cornice al mio appetito. Ma il fatto è, che in un uomo che cucina, c'è l'attrattiva della prima cena, sciolta nell'idea insieme agli ingredienti: pomodoro, cipolla, aspettative, il cardamomo (che fa tanto cardamomo), proiezioni, sale, pepe. Ma poi alla fine anche l'animo da chef viene a noia. Comincia tutto così, una separazione, da un momento di noia mentre prepari il cinghiale al cioccolato, magari.
"radice"
la radice dello zenzero, essiccata e in polvere, è impiegata come spezia in cucina e nella preparazione di liquori, e contribuisce alla conservazione ed all'esaltazione dei sapori delle pietanze cui è solitamente associato.
Le affinità elettive, era questa l'alchimia, o almeno così credevo. Era così tenero scegliere un film, e poi andarlo a vedere contemporaneamente, ma in due sale diverse. E adoravo il tuo passo dell'oca, che poi, oca non sei mai stata, la prima cosa che mi colpiva in te era la forza del tuo pensiero, se ti sforzavi, riuscivi a spostare gli oggetti, ma mai a finire una frase di senso compiuto. Amavamo le buone letture, Io ti leggevo i classici in riva al Potomak, e tu russavi di felicità, poi ti svegliavi sorridendo e mi chiedevi di rileggerti più e più volte il passaggio in cui il commissario Basettoni rincorre Macchia Nera con un Martello. Dopo il primo appuntamento mi dicesti che quando eri con me, sentivi le farfalle nella pancia, e io ti consigliai di uscire con un gastroenterologo, Ma era così bello guardarti negli occhi, e dirti "sei la donna della tua vita". E cucinare per te, era tutto quello che desideravo, insaporire ogni cosa con il dado da brodo di giuggiole, e per tutta la casa, se ne spandeva l'odore. Questo semplicemente perché, certe puzze all'inizio, sembrano profumi.
"Tronco"
la cannella a differenza delle altre spezie, non si ricava dai semi, ma dal fusto, e dai rami. favorisce la circolazione periferica se frizionata sulla pelle, e ha un potere riscaldante sul corpo.
Il sesso era sconvolgente. Una volta, dopo, ti ho detto "è stato bellissimo" e tu mi hai risposto "è vero, peccato per quelle due o tre volte in cui mi sono svegliata". Le relazioni, come la nostra sono una questione onirica dunque. Una mattina, nel vapore del caffè, mi dicesti sorridendo "amore, stanotte ho sognato che facevamo sesso, con altri" Allora, ho capito che mi tradivi. Ma dovevo capire da tempo, dovevo notare che il tuo punto G non era li al solito posto, nel cassetto del comodino insieme al libro di Baricco, e al diaframma, che usi solo per i tuoi do di petto. Io dovevo capire, dovevo, ma sapevi come mentire, anche a te stessa, eri talmente brava a fingere l'orgasmo che ti eri convinta di averceli per davvero. Poi, mi hai trascinato ad un corso di tango, e continuavi a chiamarmi Gomez, io ballavo con una rosa tra i denti e poi a cena sputavo le spine nel piatto. Le passioni andrebbero condivise solo nel raccontarsele. Condivisione per te, invece, era da prendersi alla lettera. Gomez aveva i baffi, e ballava, aveva un paio di boxer rossi con su scritto "El Pube de Oro" e dormiva nel mio letto. Questo non lo sopportavo. Nel nostro letto poi, il posto dove sogno. "Perché il letto me lo puoi pure sporcare, ma i sogni no" te lo gridai tra le lacrime, e tu rispondesti "E cosa pretendi che facciamo? vuoi che vada sul divano? Te lo avevo detto che una piazza e mezzo era troppo poco, potresti anche girarti su un fianco, che Gomez sta un po scomodo, e poi russi." e così me ne andai sul divano, io. Gomez morì al saggio di natale rompendosi una vertebra durante un casquet, comunque.
"frutto"
La noce moscata è una mandorla essiccata di forma ovale arrotondata, ha sapore e odore particolari, dovuti alla presenza di un olio aromatico. Sotto forma di infuso, provoca una leggera alterazione dello stato di coscienza, con la possibilità di allucinazioni visive.
L'amore, anzi "l'ammore", fondamentalmente è una allucinazione dello stato dell'anima, un incantesimo. Poi un giorno torni a casa e mi dici che hai trovato il cacao, e che vuoi aumentarti le tette di un paio di taglie. Allora ti dico che ormai le tue tette mi piacciono così. Mi guardi come se fossi un imbalsamatore di pernici, e mi dici che non ti guardo più come una volta, che non ti senti desiderata, che una volta le tue tette, mi piacevano. Allora ti fisso per un poco, e aggiungo la polvere di cacao al cinghiale che sto preparando, poi ti dico "Tesoro,spostati un poco a sinistra per favore, ancora un po', un passettino. Ecco, non ti amo più" E' questione di attimi, mai distrarsi. A tavola, è pronto.
28 Comments:
che per caso c'hai un po' de prezzemolo?
(e comunque, sotto la 4a, non è vero ammore)
LaC
stami di allucinazione.
(il cinghiale al cioccolato però è altamente afrodisiaco. ti sei spostato tu, questa volta, la ami ancora.)
LaC: solo maggiorana. (Per questo ti Ammavo)
elena: questa del cioccolato afrodisiaco è una balla...
però è pieno di endorfine, e fanno sorridere quelle. Comunque, me lo sono mangiato da solo...
già sai... :)
cucinare per qualcuno e inondare la casa di odori.. è ammmore.
dea
Dea: il mio cuore è un tegame.
devo assolutamente trovare il dado da brodo di giuggiole.
manca dalla credenza da un po'.
(e.. tu sforni racconti uno più bello dell'altro)
giovanna: merce rarissima, buona spesa...
giovanna: arrossico e ringrazio,poi, l'idea di "sfornare" in questo caso mi pare così calzante... :)
toh, un uomo che arros..tisce
:D
merce rara. già
questo è bello, ma bello, veramente.
Adoro le spezie: si impolverano dal matti, viaggiano nei treni merci e si mescolano con l'olezzo dei capi di bestiame che stanno accanto e si imbastardiscono.
Ecco.
Sono come me.
Anzi, si imbastradiscono.
G.
giovanna: son stracotto a puntini.
gianni: come sei parolaio oggi, ma te sei te.
io non ti leggo sempre
ti leggo solo quando ho bisogno di te
(della tua scrittura)
quando mi devo fare un regalo
leggerti sempre sarebbe banalizzarti
io mi creo la crisi di astinenza e poi mi faccio l'abbuffata (in tema di cucina..)
e sai che non sapevo della noce moscata? pensare che l'ho sempre grattugiata
:-)
didola: allora lascerò sempre qualcosa di caldo per chi arriva a sorpresa :) mi pare l'approccio più sano in questo luogo, uscire dallo schema lettura-commento per dovere o amicizia, come spesso succede. credo che si debba leggere se se ne ha voglia, e bisogno, e a maggior ragione tutto questo vale per i commenti. Sempre bello averti qui, si sappia.
questa cosa che ha scritto dido mi piace moltissimo.
ti giuro che mentre leggevo sentvo l'odore delle spezie.
ma a me, a me non mi hai mai amato per colpa della seconda? :-)
flounder: dido è saggia assai...
la seconda?
coppa B :-)
flou: santa pace, no, no. Nel tuo caso, è la mia seconda di cervello il problema :)
Bravo. Davvero.
Rosolo a fuoco basso nell'invidia.
Mi fai ricordare, con una punta di rammarico, che non sono più come avrei dovuto essere. Grazie.
Alessandro
blualessandro: grazie, ma, avresti "dovuto" o "voluto"?...
In fondo è così; non ci sono dosi codificate né misure che tengono.
E' questione di sensi, di gusto, di sensibilità.
Q.B., insomma.
Perché le spezie sono un rischio: troppo poco, e sono impercettibili. Troppo, e non capisci più quel che c'è sotto.
riccionascosto: e infatti io sono un convinto sostenitore delle dosi ad "occhio", mi fido dell'olfatto della memoria dei sapori. le cose più sciocche che ho assaggiato erano state misurate con il bilancino. Ogni ricetta cambia, di volta in volta, anche solo perché è cambiato il giorno.
p.s.
cos'è Q.B. ?
Uguale uguale... io non doso mai e non faccio due volte lo stesso piatto allo stesso modo, ma di solito sono fortunata.
Q.B. = Quanto Basta
(è un'abbreviazione che si usa nelle ricette, di solito)
riccionascosto: la cucina è come l'arte, talento e culo.
Tu sei... tu sei... tu sei assolutamente crudele. Come tutte le verità.
rita: ho mentito :)...
come è buono Lei, signor Hobbs!...
a me non la racconti.
il tuo cuore è aderente.
e lascia uno strato bruciaticcio che neanche la paglietta di metallo.
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