25 cose che so di lui
Red Nose Studio
- ho il coccige rotto, e non so perché, ma quando dico "che culo" parlo con cognizione di causa.
- sono nato da una gravidanza isterica circa 40 anni fa, mia madre sta meglio, io non posso dire altrettanto.
- soffro di disturbi dell'alimentazione, mangio praticamente qualunque cosa, perché è l'unica cosa che mi fa star bene veramente, e non mi pento mai dopo essermi ingozzato. Sto combattendo una personale battaglia contro l'anoressia, e sono l'unico bulimico che non vomita.
- amo il tennis, e credo che John mcEnroe sia stato l'unico vero genio del ventesimo secolo (dopo mio zio Gualtiero che aveva si, una pessima prima palla di servizio, ma ha inventato un sospensorio commestibile per i pugili gay)
- sono fondamentalmente misogino, e fino a qualche anno fa ero convinto che dipendesse dal rapporto con mia madre, poi ho capito che era solo la prima che ho conosciuto. Mi dedico quindi a frequentazioni fraterne e testosteroniche con intellettuali, filosofi o portuali con il vezzo della compagnia.
- vincerò il premio nobel entro i 45 anni, per aver scoperto che le donne, il punto G, lo spostano.
- sono il miglior disegnatore che conosca, ma sono molto pigro e le mie idee quasi sempre mi appagano ancor prima di arrivare a disegnarle.
- io non so contare, ho difficoltà enormi nell'elaborazione di calcoli anche molto elementari, uso le dita per contare e faccio molta fatica a leggere e memorizzare numeri in sequenza.
- adoro la masturbazione perché se vieni subito nessuno se la prende troppo, e comunque non perdi il film delle 21:00.
- leggo pochissimo e scrivo abbastanza, le due cose non sono collegate. Ma questo spiega la mia proverbiale ignoranza, e che questi sono i miei 25 punti per cui scrivo quello che cazzo mi pare.
- Non so nulla di grammatica, ignoro (evidentemente) l'uso della punteggiatura, e butto le virgole a casaccio. Per lo più usandole come prese di fiato mentre parlo.
- uso pochi colori perché tendo al monocromatismo, e perché un tubetto di acrilico costa 13 euro.
- sono ossessionato dal seno, credo che sia la cosa più bella esistente in natura, insieme all'angolo tra l'orecchio e il collo, e a Francesca Romana Bernarda di Abbiate Grasso (MI).
- nel tempo libero addestro quaglie da combattimento per incontri clandestini. Tranne il sabato sera ove mi diletto facendo telefonate oscene imitando la voce del papa al convento delle carmelitane scalze di Via della Madonna di Fatima.
- ho sempre sognato di fare l'attore, ma la mia interpretazione migliore è quella che porto avanti da quando mi ostino a far finta di non essere un comunista.
- sono terrorizzato dai ragni, e dai burocrati. Ma la cosa che più mi spaventa sono i pazzi che gridano contro i lampioni per la strada, perché intimamente so di essere come loro.
- mi piace l'odore del legno delle matite.
- sono attratto e al tempo stesso provo repulsione, per quelle persone che si trovano a proprio agio in qualsiasi ambiente, e sono in grado di conversare del più e del meno con chiunque, trasversalmente, senza differenze di classe o culturali. Perché intimamente so di non essere come loro.
- vorrei vivere in eterno, sopravvivere al dolore della scomparsa altrui mi pare tollerabile, a quello della mia no. e comunque, pensare che qualcuno un giorno venga a parlarmi senza che io possa rispondere con un mazzo di fiori in mano, mi pare atroce, quasi come parlare di staminali con uno portavoce del vaticano.
- sono un ipocondriaco, ma di quelli che non vanno dal medico, di quelli che aspettano la morte a casa per un alluce valgo. Se viaggio anche per un giorno non parto mai con meno di sei medicinali nello zaino (Aulin, Spasmoman, Lansox, Plasil, Rinofrenal, Zitromax) sulla mia lapide scriverò "Ve lo avevo detto che non era rinite da fieno"
- non sono mai stato innamorato, ma ho avuto qualche malattia. Che poi è la stessa cosa, mi dicono.
- far ridere gli altri è il più grande privilegio che mi sia stato concesso, perché ogni volta che che qualcuno che ami ride, da qualche parte nel mondo nasce un bambino.
- quando sono fermo in doppia fila, mi piace aspettare il momento in cui le mie doppie frecce si sincronizzano con quelle dell'auto davanti.
- ogni volta che leggo una parola per la strada, ne faccio immediatamente l'anagramma.
- non avrò mai figli.
16 Comments:
la cosa buffa è leggere cose apparentemente strane o prive di significato e scoprire, talvolta subito come un riflesso pavloviano, talvolta qualche frazione di secondo dopo, che sono (incredibilmente) condivise.
il fatto curioso è di non sapere di saperlo, prima di leggere.
prima di sommare una parola dietro l'altra sino a formare una frase di senso compiuto, che ti stupisce per quanto ti rispecchia. più o meno impietosamente.
naturalmente altre sono aliene.
le quaglie, per esempio.
io invece non porto nessun medicinale nello zaino... nn sono ipocondriaca e non ho troppe tette :D
A parte l'ultimo punto che è triste (il perchè nn lo so, ma so che intimamente non nè avrò nemmeno io..) divertentissimi 24 punti... altro che ridere, mi stavo per sentire male, e lo sai... :D
baci
Niobe
basta, basta co' 'sta storia che mi tiri fuori da anni.
so' tutte scuse per non pagare gli alimenti, e che, non lo so?
'sto figlio mangia, che ti credi?
mangia e beve.
whisky a litri.
è tutto suo padre.
presente quella voglia che hai lì?
quella voglia di...come si dice...di pancetta coppata?
ecco, pure lui ce l'ha. allo stesso posto.
e presente quel tic che hai, quello di quando ti innervosisci?
ecco, pure lui. ieri per esempio s'è stizzito e faceva come te, quando ti gratti i gomiti sullo spigolo della scrivania fino a farli sanguinare.
ancora co' 'sta storia del dna?
ancora?
lo so che non te lo ricordi, ma è stato così tanto tempo fa.
quando mi facevi ridere e nascevano bambini.
elena: le quaglie perplimono, lo ammetto. nel non-sense c'è il mondo intero, lo vado dicendo da quando sono uscito dalla fase anale. Ti abbraccio forzosamente e intensosamente.
niobe: te metterai su un asilo nido, e li, riderò io...
flounder: ora dovremmo stabilire, qual'è il confine tra il desiderare un figlio, e volere una vita. Ma non è alla mia portata, sono ben conscio dei miei limiti. Ma un figlio nato da una risata, sarebbe forse felice. Possiamo accontentarci?
di che? :-)
flò, si siamo capiti, si siamo... :)
in alcune mi sono rispecchiata, in altre ho sorriso, in altre ho provato tenerezza. a caso, mi verrebbe da dire 7 e 23. se poi vinco ti spetta una percentuale ;)
amoilmare
amoilmare: il 23 è il mio numero... (*)
ti piacciono le olive ascolane a 150 gradi centigradi.
la 19 è il mio ritratto, permettimi di citare il post nel mio blog e questo punto in particolare.
: )))
quanti punti in cumune, sorrido nn sono l'unica folle...eheheh
si è un complimento se te lo stavi domandando!
harvey: sapete proprio tutto di me...
blualessandro: mi citi pure, che qui non può che fare cosa gradita al mio ego.
dessd: e chi non lo è? :)
sai che non ti conoscevo affatto sotto i primi tre punti?
Per il resto ti ho visto crescere all'insegna dei seguenti 23 punti e malgrado tutto seguito a volerti bene...;))
Alpan
alpan: mi hai visto crescere soprattutto grazie al punto N° 3
magari.
in realtà, io non voglio mai sapere tutto di una persona.
mi basta molto meno per conoscerla.
Posta un commento
<< Home