ottovolante e mezzo
prologo (ermetico)
la maga degli stracci, legge il futuro in un culo di bicchiere, mi aspetta merda quindi, come scomporsi adesso, beccato alla turca dietro le carte da gioco?
Il cow boy
Il rumeno vestito di calce si accoppia con un flipper, sparando monete dai fianchi. Sorride oro, con le scarpe spaiate e un maglione a rombi troppo corto anche per salutare. Basta a malapena per sognare. Sognare la cassiera , il culo della birra da calendario, e una vincita all' ottovolante. Sogni di soda, con il fumo dietro l'orecchio e quella insopportabile puzza che non riesci a toglierti di dosso. “Accoppiare i colori è un arte baby, e io sono un cow boy color salmone” lo dici con l'espressione migliore del tuo repertorio, se solo avessi portato gli speroni oggi, e nella fondina venti centimetri tutti per lei. Sorridi oro, e non hai speranze.
la cassiera
“tre tramezzini, una mezza minerale, una coca e due caffè” la cassiera da bar non capisce un cazzo di rumeno, e dietro il ciuffo arancione pensa che non hai possibilità, non si scopa con uno che ha un tatuaggio che dice “Mamma ti amo” e un pezzo di carta da parati incollato sul culo. Torna a scoparti il flipper, che il mio amore stasera forse non ha bevuto, e il livido sotto l'occhio non si vede quasi più. “tredici euro e cinquanta, prego”.
Il lanciatore
Per vincere un orsacchiotto gigante ci vogliono, buona mira e un orsacchiotto gigante. I barattoli di latta sono per metà pieni di sabbia e per l'altra metà una truffa. Adesso tu lecchi una mela candita e la mira ne risente, però, se non vinco posso sempre portarti a ballare o spaccare la faccia a quello che ti guardava il culo al parcheggio. L'ultimo lancio è da manuale, e non ho nemmeno dovuto sputare nella mano. Fuori, niente orsacchiotto. Ma quanto ti amo io a te? C'è ancora quello del parcheggio, gli spacco la faccia amore, e poi scopiamo sul sedile posteriore della mia 128 Abarth con la testata ribassata.
bubble girl
Tu ti agiti sopra, ma che avrete da muovervi tanto. hai l'alito che sa di tortillas e di birra, ma quanto ci metti a finire? Allungo le mani per cambiare stazione, odio il liscio, e la puzza di profilattico. E la cosa peggiore è che non hai vinto l'orsacchiotto gigante nemmeno stasera. Ti dispiace se non sputo la gomma?
lo scemo
C'è un cane a tre zampe, proprio sotto i calci in culo. Un mio amico una volta si è sganciato il seggiolino, che ancora lo cercano. Un mio amico, insomma quello che stava sempre ai calci in culo. Ma era del cane a tre zampe che vi volevo parlare, ma il fatto è che io non mi ricordo le cose. Credo di ricordarle poi mentre le penso mi domando “che cazzo penso?” e me le scordo. Che forse era mio il cane a tre zampe, ecco. Che adesso non me lo ricordo proprio bene se ce l'ho avuto un cane, forse me ne ricordo uno però, che dovevamo partire per Cattolica, e mi ricordo lo sportello che si chiude e mio padre che dice che libero starà meglio. A volte me lo immagino che corre, con tre zampe, é per questo che non arriva mai.
Epilogo (esplicito)
ho vinto un orsacchiotto gigante, e questa è la buona notizia. Poi, un tizio al parcheggio mi si avvicina e indicandomi un trans mi fa “lo vedi quel culo?” e io con la bocca piena di zucchero filato faccio “quafe cufo?” e quello mi spacca la faccia. Se ne va, e mentre sputo la terra, il sangue e un molare mi dice “era mio anche l'orsacchiotto”.
11 Comments:
mancano solo i fuochi d'artificio, ma quelli li fai tu, non ce n'è bisogno!
quando ero piccola adoravo lo zucchero filato, mi ricordo la sensazione di appiccicaticcio tra le dita e il profumo che ti portavi dietro. e poi il mal di denti, ma non per lo stesso motivo di cui nell'epilogo. per fortuna.
no, no. a voler essere precisi manca pure un'altra cosa: il punto di vista (esplicito o criptico che si voglia) dell'orsacchiotto.
firmato: sindacato per l'autodeterminazione degli orsacchiotti da luna-park
freesia: a me quello strano scricchiolio tre la lingua e il palato, un attimo prima che cominciasse a sciogliersi.
flounder: il pezzo lo ha scritto lui ecco, adesso lo sai.
apperò che serata!
certo è che ad andare al luna park di incontri strani se ne fanno un sacco
free
free: si, davvero, sembra un mondo a parte, forse perchè è tutto o quasi di cartapesta. Avevo avuto idee per molti altri personaggi, ma sarebbe stato troppo lungo, me li terrò buoni per il prossimo giro sulle montagne russe...
ma che quelli si chiamano carcinculo non lo dice nessuno?
(vediamo se stavolta riesco a commentare)
alessandra: io lo dico, carcinculo! blogspot alla fine ha chinato il capo....
un giro sul calci in culo, poi uno sul carcinculo. poi scendo e complimenti, solo complimenti...
argentico: grazie, grazie, benvenuto.
Anch'io, come Flounder, pensavo che mancasse il punto di vista dell'orsacchiotto. Ma se il narratore interno è lui, beh, allora tutto torna.
Per il resto pensavo che quell'orsacchiotto lì, il protagonista dico, avrebbe potuto scriverlo un Carrol un po' più metropolitano di quello che conosciamo noi.
E se dico che sei fantastico, quindi, intendo proprio questo.
Rr
rita: mancava un finale, arrivo all'ultima riga e dico, e adesso? sigla? poi penso che il tizio a cui spaccano la faccia dovevo essere io , io che nel parcheggio ho guardato il culo della tipa, che poi è un trans, e che magari ho vinto anche l'orsacchiotto, che appare e scompare come un filo conduttore leggero. chiudere il cerchio in questo modo mi faceva ridere, perchè spesso mentre scrivo, rido...
a te invece dico un fantastico grazie.
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