giovedì, novembre 02, 2006

l'uomo che sussurrava ai fornelli

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Divertissement all'aceto balsamico,
Prologo:

mentre come ogni mercoledì, mi dedico alla sperimentazione culinaria più spinta tentando per la dodicesima volta consecutiva di convincere un fagiano reale a guarnirsi da solo con l'aiuto dell'ipnosi (L'io del Fagiano – ed. La Faraona 24 €) Mi chiama la redazione del Gambero Rosso, chiedendomi di andare a Torino e scrivere un pezzo sul salone Internazionale del gusto. Siccome il Fagiano nel frattempo ha cominciato a farfugliare qualcosa sull'autodeterminazione dei bargigli, faccio la valigia e parto.

La giornata comincia al padiglione n° 5 dove ci sono i Laboratori del gusto, per uno scambio di esperienze e sapori, oggi l'argomento del giorno verte sulla zuppa nel cappuccino altrui, per cui ci dividiamo in due gruppi di 15 persone di cui metà con il cappuccino e l'altra con dei morbidissimi croissant, così, inseguo un ristoratore macedone con la sua tazza di cappuccino fumante per venticinque minuti, si arrende solo allo stand della cucina Finlandese, dove è in atto una interessante dimostrazione sull'efficacia degli chef surgelati nelle cene dell'ultimo minuto, (possono essere riutilizzati fino ad otto volte ndr). Nella sezione Teatro del gusto, è stato predisposto un anfiteatro di sessanta posti, dove gli chef spiegano “live” le loro “mosse”. Il giapponese Oira kendo dimostra come “schienare” un cinghiale senza ferire il suo orgoglio, e il russo Kudiakov, che con l'aiuto dell'armata rossa spina un capodoglio al cartoccio con il solo ausilio dei piedi e di uno stuzzicadenti di frassino. Da dimenticare invece il cinese kwen loong che ha eseguito delle mosse di kung fu utilissime (pare) per convincere i buoi tibetani a dare via il proprio filetto senza fare troppe storie. Ma apprendo anche come coibentare un controsoffitto con il lardo di colonnata al posto del catrame, e come usare mezzo chilo di pecorino di Fossa come contropartita in un rapimento, ma il clou è l'utilizzo della fontina e dei tomini come armi nelle guerre batteriologiche. Nel pomeriggio, mi rilasso con le proiezioni alla sala della Biennale del cinema gastronomico. Ho applaudito fino a gonfiarmi le mani il Film Polacco “tentacoli operai” una meravigliosa parabola sull'incomunicabilità del sapore dove due polpi vengono ripresi a camera fissa nella loro ultima ora prima di finire bolliti. Bravissimi gli interpreti ed in particolare il polpo di destra che si mimetizza con grande sensibilità. Molto bello anche “bargigli ad oriente” del coreano kim so wong, storia intimista di un gallo cedrone che riscopre il senso della vita durante una cena al Waldorf Astoria e riconosce sua madre (da cui era stato separato durante il regime comunista dei tacchini Ming ndr.) nel vassoio a fianco poco prima di essere mangiato durante una cena in onore di un magnate del fagiolo borlotto OGM. Stanco ma felice, Mi rifocillo allo stand groenlandese, succhiando avidamente un ghiacciolo di foca monaca e poi, chiedo numi su come cucinare al meglio il Padugno alla “Von Ribbentrop” senza che mi salti in aria il forno, e soprattutto La Boleana Di Mongivedro alla “Buscetta” senza dovermi costituire. Seguo la musica fino all' Area Concerti, dove, un quartetto d'archi e clavicembalo suona brani di Bach, Pergolesi, e Paechelbel con dei salami ungheresi al posto degli archetti e spartiti (originali) su fogli di culatello del 700, anche se, pura commozione mi coglie quando Paolo Fresu usa una scamorza affumicata come sordina nel bel mezzo di Spanish Sketches. A fine serata Sorseggio uno Scuro di Valsodda del 1998, e siccome una bottiglia costa come una maserati mi convinco (devo) che nel profumo vi siano echi di cannella, mosto di venuglia e olio per motori diesel, per non parlare del retrogusto di prugne della val Gomena, vaniglia di sauri, alluci di Monte Rubbiaglio e Crusaglie affumicate di Soverano, terra di siena e dado knorr, ma soprattutto una voce dal fondo della bottiglia dice che mi ama e vuole sposarmi.

Epilogo:
al mio ritorno il mio fagiano ancora non si è guarnito, ma in compenso mi ringrazia per avergli fatto riacquistare un po di autostima e una nuova consapevolezza di se e mi parla dell'Io diviso e della seconda topica. Mi comunica che rinuncerà a rifarsi i bargigli perchè ora si accetta per come è, e poi, salutandomi, vola verso nord dove si unirà ad uno stormo di germani reali surgelati.

noi non siamo quel che crediamo di essere, ma quello che mangiamo, o al peggio come ci siamo cucinati” Roy Hobbs, 1994.


17 Comments:

Anonymous Anonimo said...

hobbs, sono piegata in due. epperò hai fatto una mossa falsissima: ora so che ti vorrò con me in tutte le mie fiere.
non oso immaginare cosa avresti tirato fuori dopo quella dela bomboniera.

3:22 PM  
Anonymous Anonimo said...

bel cortocircuito: mi hai fatto morire dalle risate, mi hai fatto venire fame, mi hai fatto venire voglia di cucinare

6:28 PM  
Anonymous Anonimo said...

ma qui si parla di topiche, ipnosi e consapevolezze di sè...
te sei completamente pazzo... :)
Mi associo all'amico tuo.. complimenti sig. Hobb...
nn so perchè ma mi sento tanto fagiana oggi. :D
baci Niobe

3:08 PM  
Blogger hobbs said...

katiuuuscia:...e poi dicono che non so fare niente...

@alpan:...è la prima volta che mi chiami per nome...

@niobe:...ti vedevo faraona oggi. io non sono propriamente pazzo, ho una vena di follia, proprio sulla fronte e quando mi sforzo si vede benissimo, speriamo solo che non si esaurisca...

3:20 PM  
Blogger hobbs said...

@flounder:...Flò, era tutto un piano, anche perchè io con te verrei pure al salone internazionale dei nani da giardino...

3:21 PM  
Anonymous Anonimo said...

:)) incredibile quali cose possano nascondersi in una bottiglia di vino.
e quali nella tua testolina. ghghgh.
ma il fatto che t'adoro (mio bove) è risaputo.

10:22 PM  
Anonymous Anonimo said...

ho finalmente trovato il pezzo forte del programma promozionale 2007
(ma come ti vengono?)
comunque per l'immacolata vengo a piùblog, ci dobiamo ASSOLUTAMENTE vedere

10:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

Il nostro Hobbsino a un salone internazionale! che orgoglio!!

lo abbiamo creato noi!! ehm.

charm

12:19 PM  
Blogger hobbs said...

@freesia:...sopratutto dopo essersela scolata...

@flounder:...be, ho pensato che vista l'ospitalità (tua) fosse il caso di essere propositivo...
p.s.
ASSOLUTAMENTE, si.

@charm:...fammi capire tu hai creato il salone internazionale del gusto?...

2:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

Noooo il mio Hobbsino!!!
(quando il mio prof aveva uno studente brillante che poi faceva carriera, diceva sempre "l'ho creato io")

charm

4:32 PM  
Anonymous Anonimo said...

Un uomo che sussurra ai fornelli come te, hobbs, me lo sposerei mercoledì prossimo. Comfesso: ero io che mormoravo dal fondo della preziosa bottiglia, travestita da cannella. (Ma in alternativa mi accontenterei anche del fagiano. Una creatura eccezionale, dammi la rotta che mi metto in volo sulle sue tracce).

4:34 PM  
Blogger hobbs said...

@charm:...stai rivendicando una neomaternità intellettuale insomma. ma ti conviene? :)...

10:51 AM  
Blogger hobbs said...

@zaritmac:...il mio fagiano, ora, dovrebbe essere sopra il capo di buona speranza, l'ultima cartolina lo ritraeva insieme ad un dodo ad un convegno sul "come eravamo". Mercoledì sarebbe un giorno bellissimo per sposarsi, anche perchè, è il giorno in cui si manifesta una delle mie personalità più interessanti, un creatore di papillon che non si lega mai niente alle dita...

buondì a tutti.

10:57 AM  
Anonymous Anonimo said...

questo pezzo merita la mia migliore acquolina
e un inchino profnodo come un pentolone da conserva.
bello hobbs.
da occhi incollati.

2:01 PM  
Blogger hobbs said...

@strepitio:...cucinerò per te allora...

3:28 PM  
Blogger hobbs said...

@evdea:...io vado pazzo per quegli aggeggi!! come facevi asaperlo?...

10:06 AM  
Blogger hobbs said...

@evdea:...dovrò venire a prenderlo allora. Buon scorso natale anche a te...

10:39 PM  

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