mercoledì, settembre 17, 2014

[stonatina]

 













Il cielo è rosso, la pioggia di rame che vedi non sono promesse appese, a fondo perduto, bestemmiate, strette tra i reni, ma è solo l'estate che muore senza un lamento. Avremmo fatto quello che c'era da fare, niente è scritto se non sai leggere, sai.

Avremmo detto quello che c'era da dire, vestiti leggeri, e t'avrei presa alle spalle, come gli animali, come chi è già andato, che degli amori d'agosto non resta mai troppo, lo sanno bene tutti i passi falsi mangiati dall'acqua salata.

Avremmo trattenuto tutto quello che c'era da liberare, coi pantaloni abbassati, guarda, la pioggia di rame che vedi è una costellazione pentita, e tutto quello che viene giù, speriamo abbia i tuoi occhi.

1 Comments:

Blogger amanda said...

ruvido come una paglietta abrasiva, vellutato come solo certe notti limpide dopo che è passato il vento di tramontana sanno essere. L'estate ci mancherebbe che si lamentasse a morire, quest'anno gli unici che hanno diritto di lamentarsi siamo noi

1:10 PM  

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