[sesto piano]
Mia moglie, o quel che ne resta dorme da un'altra parte, ma non chiedetemi quale. Appena esce di casa corro in bagno a disperdere il seme nel piombo delle condutture, mentre scarico penso sempre perché mai accoppiarmi con quella cosa a cui ho detto si evirato seppia e sotto il ricatto di un mutuo calibro 45 anni, quando posso farmi tutte le seghe che voglio? Il mio miglior amico, che per comodità chiameremo sig. Bianchi (vero nome Paolo Bianchi ndr.) mi domanda ingoiando chinotto come se fosse Brunello, se c'è stato un momento in cui l'ho amata davvero. Certo che no, rispondo. Ma io sapevo che le famiglie si fanno per campare, mica per amore. Mio nonno diceva che aveva sposato sua moglie perché lavorava come un uomo, cazzo. E' che sono uno stronzo come gli altri, con le cartacce sotto il letto e l'alito cattivo. Che poi cattivo, diciamo intrattabile e poco propenso a fare prestiti. Ho una quantità di multe non pagate, mi fingo latitante io, me ne sto rintanato in garage come in un bunker con un poster di cosa li, come si chiama, vabbè quella con le tette enormi, ci siamo capiti, che va giusto giusto a coprire una macchia di umidità color piscio. Tutto questo per raccontarvi che la mia cella non è il cesso ma la mia vita. Sentirti masticare a tavola mi fa venire voglia di spararti in mezzo alla fronte, tu strusci la forchetta sul piatto e mi graffi lo stomaco. Non abbiamo figli perché non sono voluti venire (e avevano ragione) e anche perché non scopiamo. A me piacciono i film porno, epperò scrivo poesie che leggo su dei foglietti alla ragazza del sesto piano, che poi mi dice "io vorrei essere te", e io penso invece, che vorrei essere in lei, dentro.
16 Comments:
pensiero1: continuiamo così, facciamoci del male
pensiero2: ma dove siamo con la testa quando scegliamo, lo so non dirlo, non ci siamo, siamo in un altrove bellissimo e poco terreno, oppure ci siamo molto e le famiglie si fanno per campare... tristessa
spesso sbagliamo piano. che sia un intento, un progetto o quello che abitiamo.
penna elegante, come sempre, questo post, graffia un po' sul foglio, sulla vita, c'è da riflettere
i rapporti si abitano... vivono, respirano, annusano, toccano, guardano, assaporano, richiedono attenzione, cura, occhi sempre nuovi, che non diano mai nulla di scontato, una mente che sappia mantenere accesa la fiamma che li ha visti nascere... sì, la fantasia, la curiosità, il desiderio di scoprir(e)si, devono essere trasformazione senza sformarsi, ma lievitare
bello tutto, scelgo, però "...tu strusci la forchetta e mi graffi lo stomaco" mi piace moltissimo, sai, il modo in cui sai descrivere così bene, tramutare in sensazioni immagini, quel che vuoi significare.
mosca anch'io nella bottiglia
(tua moglie sicuro ha un blog che riempie di poesie che gli legge quello del quinto piano)
nodo
elena: l'amore è distrazione, a volte...
Albafucens: la vita ci graffia la schiena. A volte, le rendo la pariglia... :)
Anonnimo/a:
Sai, io non ho una moglie. E se avessi quella che vorrei, e che purtroppo non vuole me, non starei di certo a fare un piano in più. Ogni parola scritta, sarebbe per lei. E ora che ci penso, non vorrei nemmeno una casa con l'ascensore... :)
amanda: scegliere è complesso e inevitabile, va detto che serve anche un gran culo però...
questo post non mi somiglia,aggiungo. scrivere in prima persona può essere fuorviante ma davvero, nulla di quello che in queste righe c'è, mi appartiene... per fortuna. :)
e io non sono una mosca
anonimo/a:
e io ti credo.
hobbs: se tutte le cose che scrivi ti riguardassero direttamente temo starei scrivendo ad un assassino psicopatico e mi auguro proprio che non sia così :)
quanto hai ragione.
l'amore è invece troppo vigile a volte.
(e io vorrei conciliare!)
amanda: mi pare di non, ma non garantisco, è un periodaccio sai. :)
elena: troppo, si. troppo.
:) ... la vita ci graffia la schiena, devo dire che ha dei risvolti, volendo, sensuali ;)
Non tutti sono così.
C'è chi sta decisamente peggio...
.-)
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