brothers
[Ieri ho visto "Il Cavaliere Oscuro" e mi sono ricordato di questa mia cosa di qualche anno fa, per chiunque abbia un poco di pazienza]
Jack
io ci ho provato Bruce. Inevitabile. E' andato tutto storto. cerco un giorno perfetto, me ne basterebbe uno solo, uno senza cerone né giacca viola, senza cicalino, senza sorridere. Da un po' di tempo mi succede una cosa strana, dopo averli ammazzati li guardo con tenerezza, come si guardano i figli. A qualcuno accarezzo i capelli. Mi ricordo del passero dalle zampe di stecco, ogni dito una carezza, abbassava la testa nel nero degli occhi di spillo, io poi, ho stretto. E tu, Bruce, tu che ne sai della paura del buio? Il venditore di liquori mi guarda e mi riconosce. Si, sono io, con i guanti bianchi e l'acido solforico nel girasole all'occhiello. La pistola con la canna da un metro fa sempre il suo porco effetto, il nano vestito da clown e la donna storpia alle mie spalle fanno il resto. E' finito tutto Bruce, sono un Buffalo Bill al circo delle pulci, una santa reliquia sconsacrata, una tagliola nella soffitta. Dove siete finiti tutti quanti. Sono l'unico che si ricorda di te. Mi dice che in cassa ci sono solo 70 dollari, la mia smorfia funziona ancora, gli mostro il dopo con un sorriso: la carta senza segni, un impiccato, una gola senza voce, un grammofono in mezzo al fango, sua madre in un manicomio, suo padre che lo cerca, il suo respiro sotto il letto. si mette in ginocchio adesso, e si piscia addosso come un bambino in mezzo alle bottiglie di bourbon e alle riviste porno macchiate nel mezzo, e tira fuori 5 dollari dal suo portafogli, il prezzo della pietà. Lo senti Bruce? questo è il buio, un segaiolo alcolizzato con una pistola da circo incastrata in mezzo ai denti, un morto che prega, un uccello con le zampe di stecco. Il buio costa settantacinque dollari, e io ti aspetto, Bruce.
Bruce
Io ci ho provato. Dovrò far visita al tizio della sartoria. La calzamaglia è troppo stretta, o forse sono io. E' finito tutto Jack, è cinema muto, stare appeso alla scala anti incendio per ore. Aspettare. Mi fanno male le braccia e la schiena, faccio rumori di ferro, come i relitti, ho il sapore del sangue nella bocca, piove. Abbiamo avuto il nostro momento Jack, abbiamo giocato alla vita e la morte per tutto il tempo che ricordo. I ragazzini ad halloween indossano costumi migliori, e nessuno ha più paura di un uomo vestito da topo, ne di me, che bambino non sono stato mai. Il tizio del negozio di liquori si sta masturbando nel retrobottega dentro l'ultimo numero di "Busty Bitch" e non sa che sta per morire. Ti vedo da qui, fai la tua entrata da avanspettacolo, digrigni il tuo avorio per il terrore, la tua giacca sembra nuova. Cristo, Siamo stati leggende jack, nessuno dovrebbe finire in questo modo, meritavamo i titoli di coda e un uscita di scena. Sono l'unico che si ricorda di te. Ti sento ridere, come solo tu sai. Entro dal retro, l'interfono suona "Mr. sandman". Qualcuno prega, la donna storpia ti gracchia "ammazzalo Jack", il nano vestito da clown sfoglia "Freak" e si eccita. Tu, mi senti e ti volti. Sei coperto di cerone e di sangue, e ridi con in un pugno una banconota da 5 dollari. Ho il fiato corto, tipico dell'ultimo atto. Io sono il buio. Eccomi Jack.
11 Comments:
questo post viene da lontano, dall’infanzia, e non solo. Ho sempre detto di non essere un buon lettore, ed è vero, io leggo poco. I fumetti invece li ho divorati, per amore, per passione, e per quel legame indissolubile che la mia vita ha stretto con le immagini e che è così difficile da spiegare con le parole, che pure tanto amo. Eppure qui sta il punto, dei fumetti ho sempre amato tanto i testi. Ci sono autori, che mi hanno svelato un mondo, un approccio alla parola scritta, così felice e sintetica, così asciutta eppure evocativa, un linguaggio nuovo, un modo di raccontare in cui mi sono riconosciuto, e pensai allora “mi piacerebbe scrivere così”. Questo post è il figlio illegittimo di letture straordinarie come il “Cavaliere Oscuro” di Frank Miller, o di “The killng Joke” di Alan Moore, storie per immagini che hanno trasformato il fumetto in Graphic Novel, e i soggettisti in autori. Ecco, ora, io non sono uno scrittore, e adirla tutta non sono tante altre cose, ma, raccontare non è un vezzo, è un esigenza. Questo post parla di eroi, e quindi di morte. E’ un cerchio che si chiude, è una fine. Lo volevo scrivere da tanto tempo, ed era li a galleggiare tra tante suggestioni, e forse, diventerà anche qualcos’altro da qui in avanti. Questo è un post per maschi, per appartenenza sessuale, di genere, per numero di cromosomi, per testosterone, e anche per linguaggio. Per questo non piace, qui, dove “misteriosamente”, la lettura è quasi tutta al femminile. Resterebbe da capire poi perché le donne non amano gli eroi dei fumetti o dei film di evasione. La cosa che mi sento ripetere più spesso è “non è credibile” e capisco che guardare un film dove un tizio gira con un mantello e stivali a molla menando le mani appena possibile, possa destare qualche perplessità. La mia personale opinione è che le donne non amano gli eroi perché gli eroi non amano le donne, non se lo possono permettere. E, soprattutto, non si sposano, nel finale, in un modo o nell’altro se ne vanno da soli verso i titoli di coda. Non puoi pensare di sposare Bruce wayne (conto in banca a parte) e pensare “tanto poi lo cambio”. Tanto appare improbabile per voi immedesimarvi in qualcosa che non cominci a girare per ikea con la panzetta e un passeggino, tanto noi riusciamo a trovare irresistibile qualcuno che da tutto questo è riuscito a tirarsi fuori, con il solo ausilio di una calzamaglia e di un balloon. E’ solo per questo che le bambine giocano alla mamma e i bambini se ne vanno in giro facendo bang bang a delle ombre. I ruoli esistono, e, Il vero supereroe in fondo è il tizio che la sera esce di casa e sussurra “esco a comprare le sigarette” e poi, non torna più.
ero il cruccio di mia sorella, lei leggeva di tutto, io non avevo tempo, giocavo, mi ha spacciato la qualsiasi, poi è arrivato Asterix ed i libri sono diventati una passione, poi ci sono stato i Peanuts, Calvin & Hobbes, poi Dago, Savarese e il resto di Lancio Story, poi ho abbandonato e non lo so perchè.
So però che esistono donne che non vogliono cambiare gli uomini che amano,altrimenti non sarebbero più gli uomini che amano, che vanno su per i monti e meno al mare (che adorano) per seguire il proprio orso, che non fanno figli anche se sembravano nate per crescerne, e vivono bene lo stesso col proprio orso col quale litigano ma al quale non rinuncerebbero
tenebrosa~mente :) Bello
mi fa venire in mente questa canzone:
"Brothers in Arms"
dei Dire Straits
http://www.youtube.com/watch?v=jhdFe3evXpk
I fumetti sono piaciuti sempre molto anche a me, da giovincella però conoscevo, leggevo solo gli eroi classici... ed alcuni quindi, come quelli della Marvel, Frank Miller, Alan Moore come ad esempio "Cin City", X-Men, Elektra, Wolverine, Watchmen ed altri che ora però non ricordo, li ho scoperti da grande, e sono stati una vera rivelazione.
Ma concordo con amanda, esistono donne che amano gli uomini proprio per quello che sono, perché se così non fosse, non li amerebbero, significherebbe altrimenti, innamorarsi di un'idea~le, di uomo. Essere un'eroe, nella vita, significa forse, semplicemente e soprattutto "essere" quello che si "è", ed avere il coraggio di esserlo.
ehm, scusa la lungaggine del commento, maagri per leggerlo ti prendi le ferie :) ma non so, ho pensato di metterti la traduzione della canzone, che non dirti perché, mi è tornata in mente leggendo il post.
Queste montagne coperte da nebbia
ora sono una casa per me,
ma la mia casa è la pianura
e lo sarà sempre.
A volte tornerete
nelle vostre valli
e nelle vostre fattorie
e non brucerete più
per essere compagni d'armi.
Attraverso questi campi di distruzione
battesimo del fuoco
ho guardato tutta la vostra sofferenza
quando le battaglie infuriavano davvero
e anche se mi hanno fatto così male,
nella paura e nell'agitazione,
non mi avete mai abbandonato
oh, miei compagni!
Ci sono tanti mondi differenti,
tanti soli diversi.
E viviamo in mondi diversi,
anche se ne abbiamo soltanto uno.
Ora il sole
è andato all'inferno
e la luna sta alta nel cielo
fatemi dire addio a voi.
Ogni uomo
è destinato a morire
ed è scritto nelle stelle
e in ogni linea sul tuo palmo.
Siamo davvero matti
a far combattere la guerra
ai nostri compagni d'armi!
Ma qui si parlava, di eroi decaduti, di ruggine, ossa che fanno male. Non di uomini e donne. Il commento è un post a se, e ovviamente era provocatorio quanto basta per non sentirmi troppo serio....
s^ il post pricipale erano gli eroi :) e sai L'essenza del post" arriva... la ruggine, però, oltre alla patina che il tempo sedimenta, adagia su cose nonchè persone mi evoca anche delle belle immagini, mi fa pensare all'autunno, alle foglie, che al suo passaggio si tingono, d'oro, rosso e marrone
riguardo al resto, come si dice...
m'hai provocato, e mo' me te magno :)
Buffo che la storia di una fine sia stata quella che ha inaugurato l'inizio della mia con il tuo blog, con le tue parole. 5 anni (forse di più?) e da allora sono sempre rimasta qui - anche se nascosta nell'ombra... Ma niente calzamaglia :)
Grazie Hobbs.
Gabriela
Avevo dimenticato di aver commentato questo post, devono esser passati anni..
All'epoca deve essermi sfuggito il tuo commento, che rende ancora più bizzarra in qualche modo l'inizio della mia storia d'amore (perchè d'amore si tratta) con la tua scrittura. Una femmina, fino a prova contraria, una ragazzina di 16 anni quando la figura di Joker ha cominciato ad esercitare un sinistro fascino su di me, non capivo bene in che modo, poi mi sono imbattuta nel tuo post, e ho capito... E non me ne sono più andata.
Gabriela
Avevo dimenticato di aver commentato questo post, devono esser passati anni..
All'epoca deve essermi sfuggito il tuo commento, che rende ancora più bizzarra in qualche modo l'inizio della mia storia d'amore (perchè d'amore si tratta) con la tua scrittura. Una femmina, fino a prova contraria, una ragazzina di 16 anni quando la figura di Joker ha cominciato ad esercitare un sinistro fascino su di me, non capivo bene in che modo, poi mi sono imbattuta nel tuo post, e ho capito... E non me ne sono più andata.
Gabriela
Avevo dimenticato di aver commentato questo post, devono esser passati anni..
All'epoca deve essermi sfuggito il tuo commento, che rende ancora più bizzarra in qualche modo l'inizio della mia storia d'amore (perchè d'amore si tratta) con la tua scrittura. Una femmina, fino a prova contraria, una ragazzina di 16 anni quando la figura di Joker ha cominciato ad esercitare un sinistro fascino su di me, non capivo bene in che modo, poi mi sono imbattuta nel tuo post, e ho capito... E non me ne sono più andata.
Gabriela
Avevo dimenticato di aver commentato questo post, devono esser passati anni..
All'epoca deve essermi sfuggito il tuo commento, che rende ancora più bizzarra in qualche modo l'inizio della mia storia d'amore (perchè d'amore si tratta) con la tua scrittura. Una femmina, fino a prova contraria, una ragazzina di 16 anni quando la figura di Joker ha cominciato ad esercitare un sinistro fascino su di me, non capivo bene in che modo, poi mi sono imbattuta nel tuo post, e ho capito... E non me ne sono più andata.
Gabriela
Avevo dimenticato di aver commentato questo post, devono esser passati anni..
All'epoca deve essermi sfuggito il tuo commento, che rende ancora più bizzarra in qualche modo l'inizio della mia storia d'amore (perchè d'amore si tratta) con la tua scrittura. Una femmina, fino a prova contraria, una ragazzina di 16 anni quando la figura di Joker ha cominciato ad esercitare un sinistro fascino su di me, non capivo bene in che modo, poi mi sono imbattuta nel tuo post, e ho capito... E non me ne sono più andata.
Gabriela
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