di poca poesia, ed altri uomini ammaestrati
Jan Saudek
Ti sei innamorata di me perché assomigliavo a tuo padre, per dire. Non c'è passo rubato, che io non t'abbia restituito però. In esitazione in inciampi. La sabbia sotto il tacco suonava come il sale di certe parole tra i denti, amore, te lo ricordi? Con le parole poi, ho sempre fatto quel che cazzo volevo, ho imparato a sputare mentendo come ben sai. Della saliva, è meglio liberarsi in corsa, come certi ciclisti da scalata. Ma come dicevo, avevo poggiato, sempre nel pomeriggio, un attimo prima che le voci si facessero di metallo, un piede in fallo, come si conviene a un porco in cerca di rima. Ma grugnire poco dentro la giacca, con la cintola lenta e l’aria perplessa non è amore, è piuttosto la paura che l’alba ti colga in mezzo al parcheggio con le buste della spesa sul sedile posteriore e l’uccello tra le tue mani, e mai che si trovi un kleenex, dopo. Poi ci sarebbe la storia del vapore sui vetri che ha lo stesso odore della nostra cena di ieri, ma non era di questo che volevo parlarti, non adesso comunque. Ti ho lasciata perché somigliavi a tuo padre. Peccato, se solo tu ti fossi tagliata quei baffi.
9 Comments:
... e quindi vi somigliavate parecchio in un certo momento della storia. I baffi, lei non li ha tagliati, e tu?
a leggere la fine si. E quando è così, che ci si lascia perchè uno cambia e smette di somigliare a qualcun altro mi pare un segno di grande vitalità
:)
buona giornata
il momento in cui si dice "ti ricordi" è il momento in cui bisogna tagliarsi i baffi.
freeflight
chi si somiglia si piglia.
[Non c'è passo rubato, che io non t'abbia restituito però. In esitazione in inciampi.]
questo è bellissimo. si sappia!
lila, sono dieci anni che non taglio barba e baffi. ci sto bene nascosto dietro, sai com'è...
freeflight, una spuntatina magari...
elena: credevo fosse una regola buona solo per i cani...
(mò grassie...)
Anche M. s'innamorò di me perché somigliavo a mio padre; e perché somigliavo a mio padre mi lasciò.
Che poi, innamorò: diciamo che mi prese a nolo, come quelle videocassette che prendevi nel noleggio di via Aquisgrana (ne abbiamo, di fantasia per i nomi di vie, qui al paese) solo perché in quel momento il film che volevi tu era fuori. E allora invece che Rambo ti prendevi Dinosauri a colazione, e per stavolta passi.
Sarebbe stato il mio miglior sottotitolo, quello: Ivano Porpora, e per stavolta passi.
ivano porpora: anche da queste parti inventare i nomi delle vie è una grande passione...
ah. E non credi che sarebbe ora? a me pare che tu stia bene senza baffi e barbae poi, in fondo, ci si può sempre nascondere dietro a un dito :D
lila: non saprei più vedermi, senza :)...
Posta un commento
<< Home