mercoledì, febbraio 17, 2010

quello che resta



alla fine è questo. tutto quello che resta sono le foto. foto tenute insieme con l'elastico, piccoli formati ritoccati a matita. in una sei vestito da balilla e qualcuno ti tiene per mano, si vede solamente il braccio. hai un cappotto troppo corto, e delle calze che alla sera ti avranno lasciato un segno blu poco sopra i polpacci. i ricordi hanno tutti indistintamente i bordi mangiati, materiali scadenti o cattiva memoria. metto le tue camicie ben piegate in buste di plastica trasparente negli scatoloni. avevi una bella camicia anche il giorno in cui mi hai spiegato come funziona il mondo, niente polline, io sono allergico, dicesti. lel garage sotto un telone militare c’è la tua moto. a sessant’ anni volevi andare a Capo Nord con una vecchia Guzzi che buttava olio e una canadese con pochi picchetti. Sarai arrivato si e no poco sopra Viterbo, anche se spedivi cartoline senza francobolli da ogni parte del mondo. Eri fatto cosi tu, male. poi, canne da pesca, delle foto di Paola nuda sul divano della casa al mare, delle galosce marce, una lince impagliata che non hai mai ammazzato.Gianni dice che l’avevi comprata ad un mercatino insieme ad una medaglia militare e al tuo diploma da dentista. I dischi di Ma Rainey. apro l’armadio, e arriva così, come il vomito. alla fine è questo, tutto quello che resta è l'odore di naftalina sui tuoi cappotti. chissà quanto cazzo mi daranno per questa casa.

17 Comments:

Anonymous Anonimo said...

che se uno sapesse quello che resterà di sè, quello che parlerà di sè in propria assenza, secondo me, butterebbe tutto.

misiasays (molto misia, poco says)

10:58 AM  
Anonymous Anonimo said...

sulle canne c'è ancora odore di sale, lo sento.

will (ed è che qualcosa da toccare resti)

12:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

(bello)

will

1:35 PM  
Blogger hobbs said...

misiasays: temo che tu abbia ragione.

will: è la persistenza di tutto quello che non si tocca, forse, a vincere sulle cose. quando tocchi un oggetto, attivi il ricordo e tutte le sensazioni che si porta appresso. gli oggetti sono solo l'innesco di una carica che ha ben altro potere. Credo.

p.s.
ti ringrazio, soprattutto perché credo sia la prima volta che me lo scrivi qui.

1:40 PM  
Anonymous rita said...

Di noi non resteranno nemmeno quelle, quando ci formatteranno i PC.
Memorie al silicio senza odore. Questo sempre più lasciamo di noi. E a resettarci basta un click, dopo quello di Dio.

9:01 PM  
Blogger Greis said...

V E N D E S I

Appartamento non recentemente ristrutturato composto da soggiorno, tre camere, cucina abitabile, due bagni di cui uno con doccia, due balconi, posto auto coperto. L'appartamento è dotato di inferriate a tutte le finestre.
SI VENDE ESCLUSIVAMENTE AD INQUILINI MEDIUM, perchè infestato da FANTASMI.

"Quanto cazzo" ti potranno dare per una casa dove,tra le note di un disco di Ma Rainey, ciclicamente, lo spettro di un finto dentista metterà camicie sotto vuoto spinto urlando di voler salire su una Guzzi e parire per Capo Nord per ritrovare Paola nuda sul divano?

Tanto...
Io mi farei pagare un botto :-)

9:28 PM  
Anonymous aitan said...

alla fine è questo. tutto quello che resta sono le parole

12:00 AM  
Blogger hobbs said...

rita: stampiamo i blog e spargiamo foglietti sopra mezza europa da un biplano allora. poi, tutti soddisfatti, precipitiamo in mezzo alla manica...

1:04 PM  
Blogger hobbs said...

grace: c'è la crisi del mattone, sai...

aitan: un eco.

1:05 PM  
Blogger Lila said...

non so se ha importana quello che rimane... quele parole trasmesse, quei gesti non scritti che ci sfuggono e qualcuno, dopo di noi, si prende. Come salire ora, uno di noi, su quella Guzzi, per andare che so.. da un'altra parte.
Quel che rimane rimane sempre altrove da dove l'abbiamo lasciato, forse pe questo bisogna fare attenzione..

Che ti dico? Un pezzo spplendido. Mi com-muove e poi mi ributta fuori.
RImango.

8:03 AM  
Anonymous Bia said...

Io alcune foto, le ho strappate in mille pezzi non volevo ricordi, non me ne pento, no ma non è da me.

11:04 PM  
Blogger hobbs said...

Bia: io non ci sono mai riuscito, e alla fine ho cassetti pieni di cose. per la memoria ci vuole coraggio, ma mica lo so se io ce l'ho...

10:07 AM  
Blogger hobbs said...

lila: la memoria si sposta dunque...

grazie, come sempre.

10:09 AM  
Anonymous Bia said...

Non lo so, non voglio essere disfattista ma la nostra memoria finisce con noi, e solo la conservazione degli oggetti materiali rende quasi immortali, ma per chi? Scusate la parentesi un pò triste!!!

6:34 PM  
Blogger hobbs said...

bia: forse è per questo che scrivo...

ma tu hai un blog?

9:34 AM  
Anonymous Bia said...

Si ho un blog.

8:02 PM  
Anonymous Silvia said...

Più che gli oggetti per me hanno potere evocativo gli odori o i profumi. Però sono le cose ad emanare odore e senza quelle non tornerebbe niente, nulla rimarrebbe.
La naftalina è uno degli odori che più m'intristisce al mondo.
Bello

8:46 PM  

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