sulla solitudine e sui tartufi neri
Jean Rustin
Sottotitolo: "lo so, è solamente un altro giorno di merda, ma noi, non ci faremo sopraffare e tenteremo l'ennesima fuga in cesso."
La solitudine c'ha l'eco, che batte in testa, come i vecchi motori. Non ossigena, allucinogena in gocce, tutta viola come l'illusorio spazio che vi pare a portata di braccia. Sentire perfino la sabbia sotto le suole, ti lascia una coscienza da arredare per puro piacere (io consiglio ikea, costa poco, e poi, da quelle parti la gente ti rompe i coglioni solo sei mesi l'anno, per non parlare del fatto che ti regala le matite). Ella (la solitudine), impenitente ed abitudinaria come il suo padrone, dona senza ritegno e sciala, barbe incolte, sesso brado, macchie peste sul collo che promettono per un massimo di ventiquattr'ore suonate (da una sveglia da poco). Le sveglie da poco, per chi non lo sapesse, vanno messe un ora avanti, subito dopo aver sputato in bocca a qualcuno un ti amo liquido e sporco come un fine settimana in un letto non tuo, e forse nemmeno non suo. Tutto questo, miei cari, solo per dirmi che la voce supplichevole che sabato notte biascicava “scopami, scopami..” all'alba di domenica, era già un ben più patetico e grassoccio “scopala, scopala”. Io, non consiglio di elemosinare mai, anche quando la vostra espressione sarà proprio quella, voi, spacciatela per un broncio d'attesa. La doppia opzione essere soli – sentirsi soli, vi verrà offerta gratis e senza istruzioni. Pena per cotanta ingordigia (tipica delle offertissime prendi due paghi tre) è non saper distinguere una voce lontana da una presenza, o un passo da fuga, dalla gola per un incontro, oppure lo scolo. (quindi) Per quanto possiate sbattere su due fianchi con una gonna alzata come forsennati, la distanza resterà incolmabile, la consapevolezza del vostro respiro solo, in questa stanza vuota.
La cosa dei tartufi neri non c'entra un cazzo con il post, lo so, ma la trovavo irresistibile con il il titolo, per non parlare del fatto che scrivo quello che mi pare. Buon appetito.
19 Comments:
Però una grattuggiatina di tartufo nero sopra, accompagnato da un bel bicchiere di Amarone, ci stavano proprio bene.
E' bello, ma bello.
Argomento pieno di conflitti questo. Chi è abituato a stare solo è facile che consumi cose surgelate. Se non si cucinano subito rischi che diventino oltre che indigeste anche mostruose a vedersi. Mi ricordo di un ritorno dalle ferie in cui il freezer si era staccato per un corto circuito e colate di muffa variopinta scendevano dagli scaffali del frigo. Fu il mio primo divorzio.
Nel secondo ho cucinato tutto, ma proprio tutto perfino la mia identità. Ho comprato un freezer più grande. Ed è stato il secondo divorzio.
Ora mangio al ristorante.
Buona serata:)
se dico che mi piace anche questo post...sono ripetitiva?!beh scusa ma è colpa tua nn mia!scrivi cose brutte ogni tanto no?!?!? ;)
fotoreportress: e grazie ma grazie, l'amarone sta bene dapertutto, come il grigio o le carezze...
svirgola: adoro mangiare fuori, anche da solo, i surgelati invece li succhio come ghiaccioli. A volte invece vorrei divorziare, da me.
dessd: penso molte cose brutte, e le scrivo in un altro blog brutto anche lui, è la mia metà oscura.
Sulla solitudine potrei scrivere parole e parole (anzi fiumi di parole visto che è da poco finito Sanremo), dei tartufi neri invece non so nulla.
Usare sveglie da poco mi sembrerebbe un inutile compromesso, io, comunque, sveglie non ne uso proprio. E nemmeno offerte tre per due.
Però so distinguere una voce lontana da una presenza, e tra le due non ho mai dubbi su quale scegliere. Tu, quale sceglieresti?
daniela: la terza via, sempre.
Sarebbe un errore imperdonabile, ti mancheresti subito e finiresti malissimo. In questo caso consiglio sempre una cenetta a lume di candela per riappacificarsi. Magari con un terzo incomodo che sia grazioso e intelligente a tal punto da zappare via in e rimanere solo comodo.
Passo per lasciarti un bacio, ciao Alessandro... :)
Pralina non loggata per guasti ripetuti al pc
svirgola: mi manco rararmente in verità, forse perchè mi scrivo messaggi per accertarmi su come stò e dove, avviso sempre comunque, soprattutto se faccio tardi, e mi sono fatto una copia delle chiavi, che puntualmente dimentico da qualche parte.
pralina: a pralì, comprate un altro computer...
Come non c'entra.
Sono due cose che amo.
La solitudine e i tartufi neri.
Charm
p.s. a Prali', te lo regalo io un computer funzionante!!!
charm
charm: c'ho sempre visto bene la cioccolata. Ma la mia è dipendenza, non altro...
ehm... hai un pvt su splinder!
bacio
recel
Fai bene che la mancanza è una brutta sensazione.Ieri ho dimenticato l'unica carta di credito che ho, dal veterinario e oggi era chiuso. Mi sono sentita nuda per tutto il giorno non avendo un centesimo in tasca. Per fortuna ora sono a casa e la bolletta l'addebitano in banca. In compenso con una fame boia mi sono sbagliata e ho messo a cuocere un riso integrale che ha un tempo di cottura di 45 minuti.
Anche io scrivo ogni cosa che puntualmente non leggo o dimentico. Anch'io ogni tanto vorrei divorziare da me, ma mi voglio troppo bene per cui mi sopporto volentieri. Buona serata:)
svirgola: stiamo messi bene tutti e due direi. con la differenza che io la carta di credito non la scordo mai, perchè non ce l'ho..
La solitudine c'ha la calma di chi non ama assistere alla propria vita, ritenendo impropria qualsiasi dissuasione a viverla, e la fretta di chi ama cercare un passo più avanti.
Serena
(Si può leggere la metà oscura?)
Serena
le notti insonni mi riportano a te
(non cercarci un nesso però come io non lo cerco nei tartufi neri!)
ti ho letto ieri, l'altro ieri e ieri l'altro ancora, ma non ho lasciato segno del passaggio,tranne oggi
ci sono post che non riesco a commentare pur apprezzandoli molto
ciao hobbs
ero free
riciao hobbs
serena: si, si può, ed ha un nome, abitudine.
free: capita spessissimo anche a me, soprattutto con i post che molto mi piacciono. Ma non sono un cacciatore di commenti, ne un adepto di strane accademie dellla crusca che tanto amano parlarsi addosso in un autismo che offnde più loro che chi li legge.
quindi tu, scrivi o commenta sempre e solo quando lo vuoi o lo senti, il mio piacere è la tua lettura, e quella di chiunque passi da qui...
ti abbraccio.
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