rocket man
Red nose studio
“Cambio la lampadina a un pianeta già spento, che possiate vederlo anche voi, che il mondo da quassù sembra una casa galleggiante nel freddo”.
Io sono l'uomo razzo, le stelle, le guardo da vicino, dentro una tuta di carta stagnola. Ho un reattore da un bilione di neutroni sulle scapole curve, appena sotto i lividi, insegnerò a voialtri come si vola via con un fustino di detersivo, bretelle, e la paura del buio. Partire è stato facile, perché io sono l'uomo razzo, un anno luce è solo un pomeriggio sognato, navigato a vista, a centomila nodi sopra il male. Ho un sestante di cartone per tracciare una ascissa polare, dove le stelle le soffi nel sapone, e non devi più chinare lo sguardo. Io sono l'uomo razzo, guardatemi, seduto in un angolo, con le mani sulle orecchie a pregare numeri a caso, a fermare la tua cinta, o a unire un milione di stelle in punta di matita e aspettare che sembri un disegno, oppure un sorriso bianco da dentifricio alla ionosfera. Volo in silenzio, e il mio acquario per pesci non si appanna mai, anche quando ci respiro dentro lo stupore, che volare è come nuotare, basta solo dimenticare. Ora mi bastano scarpe ben allacciate, un ordinata sferica, un orizzonte di curvatura dove non puoi arrivare, dove non farà più male. Io sono l'uomo razzo, ho portato con me tutto quello che serve senza gravità, cioccolato, carta di riso e francobolli, e quella fiaba che ho in tasca, quella che comincia con la tua voce di latta che dice “c'era una volta celeste...”
ad A.
22 Comments:
E slarghiamo l'intento di fuga come una clava marcia di legno d'oriente su di un cobalco irrigidito da troppa Siberia, d'un once upon a time qualunque.
Serena
bellissima l'immagine del fustino del detersivo ;)
è scritto dadio (tuttottaccato)
ma accidenti quanta malinconia c'è dentro
rocket man.. mi riporta in un'altra era, in un'altra galassia dove vivevo in un tempo passato,
abitata da molta gente
ma quella più importante, bèh, oggi non c'è più
grazie per l'emozione che mi hai donato
free
serena: poetica stamattina...
l'intento di fuga mi piace assai, anche se, contro la violenza serve a ben poco, come in questa storia qua, che mica lo so se finisce tanto bene.
dessd: da bambino ce ne erano anche di cilindrici, io ci infilavo la testa dentro e con un pennarello blu disegnavo tutta la strumentazione possibile, bottoni, lancette tachimetri, cronometri, altimetri, e ho viaggiato tanto, anche se c'è chi giura che non mi sono mai mosso dal terrazzo di casa mia...
free: ma grazie a te. faccio capolino in questa storia, ma solo un poco, per fortuna.
Bastasse solo dimenticare, è che i segni sull'anima non vanno via facilmente e non c'è spazio-tempo che possa portarli con sé.
fotoreportress: ai bambini non resta che quello, e forse anche a noi.
Le bretelle fanno molto nerd. Non si potrebbe usare, che so, una pashmina?
culo: il cachemere (o cashmere, boh!), fa troppo fighetto finto equo e solidale...
Hai ragione, cerchiamo una via di mezzo.
Una cintura?
CD
culodritto: "elastichi"!...
Bravo Hobbs, insegnaci un pò come si fa a volare via con la paura del buio...
Magari bastassero un fustino di detersivo e un paio di bretelle. Ma forse è solo perchè non siamo tutti uomini-razzo? A me personalmente, mi chiamano Daniela-era geologica. Figurati un pò. :-)
daniela: io non ne ho la più pallida idea, bisognerebbe chiederlo a quel ragazzino la. ma ormai, chissà dov'è...
dico che è magico, come le stelle che amo, dove ogni tanto punto il naso e gli occhi e vivo tra malinconia e gioia.
:* ti voglio bene.
Bellissimo pezzo, pieno di nostalgia e d'amore per i sogni che sono stati e che pare non siano più. Anche se in fondo pare albergare nel cuore la speranza che torni a credere il bambino che è in te e in ognuno di noi. Questa volta celeste che spesso celeste non è... Molto molto bello e mi piace tanto l'immagine che mi ricorda un pupazzo che feci col das da piccola e che ancora ho: Pussy. Buon fine settimana.
io volevo solo dire una cosa: ATTENZIONE!
Nè si scrive con l'accento.
Dopo la virgola ci va un spazio.
Se gugi tu gugio anche io.
E poi, mi chiedo: ma chi è tutta 'sta gente che viene a farti visita e che sta nella lista degli amici del cuore? Non avevamo detto che "no, bèh, ma, io mica familiarizzo così, con il primo che capita..."?
Insomma, volevo solo raccontarti questa: sono stata ad un meeting in cui è intervenuto uno psichiatra (preciso, doveva essere il chairman d'eccellenza) che si è espresso così:
"come ha appena parlato il mio collega, che ha stressato molto bene questo concetto di schizofrenia, che al contrario, contrariamente, secondo me è anche lo stesso, ecco, ha parlato che la diapositiva più interessante era quella dove la serie di concetti erano solo due".
SMACK
svirgola: grazie, il pupazzo è di red nose studio (www.rednosestudio.com) sono degli straordinari illustratori ed animatori che utilizzano questi bellissimi "burattini" al posto della carta e dei colori. Credo che Li posterò spesso, i loro lavori sono pura poesia per immagini, artigianato, atmosfera e colore, e originalità nella scelta dei materiali. che posso chiedere di più?
gianni: io ancora stò aspettando che tu apra un nuovo blog :)...
freesia: c'è anche tanto dolore dietro, ma tu questo già lo sai...
tu continua a guardare in alto...
per la precisione:
né si scrive con l'accento acuto non con l'accento grave sennò diventa un intercalare milanese.
aznavour: dimme chi sei o divento matto..:))
La ringrazio per Blog intiresny
good start
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