martedì, gennaio 04, 2005

Un mondo senza senza numeri

parte prima:

Un contadino va al mercato a comprare le mele, ne compra 13 e ne rivende 7, ne mangia una e poi la sputa, mentre torna a casa il sacco si rompe e tre mele cadono dal carro, quante mele ha il contadino nel sacco?......

E’ quello che vorrei, da sempre, un mondo dove nessuno se ne va in giro a contare un bel niente, dove filosofi dai nomi assurdi passano intere giornate, mesi, anni, a sommare i quadrati costruiti sui cateti, così, mentre passeggiano con la moglie con aria assente e mentre lei gli chiede se a cena vuole una zuppa di cicuta o il paté di porri lui sogna di coniare nomi impronunciabili come circonferenza o coseno per raggiungere poi la catarsi con IPOTENUSA....ma perché, per quale motivo! perché non andare con tua moglie alla tragedia greca il sabato sera, oppure che so costruire con gli stecchini un modello in scala 1:20 del Partenone, o meglio ancora allo stadio a vedere il lancio del disco... senza contare che le tue pensate rovineranno la vita a generazioni di studenti... Ecco ora io penso che l’amore per i numeri nasca dalla noia, uno come Pitagora deve aver passato metà della sua infanzia con una riga in mano disegnando triangoli nell’aria, mentre i suoi amichetti si sfasciavano di botte giocando ad Ettore e Achille, questo sostanzialmente indica che uno non ha molto da fare, con una giornata piena,Il lavoro, le cariatidi del tuo atrio che si sgretolano, il mutuo da pagare e quello strano cavallo di legno apparso nella piazza della tua città...l’ultimo pensiero al mondo dovrebbe essere il triangolo equilatero....
Vorrei un mondo senza addizioni ne moltiplicazioni, vorrei un mondo dove 7x8 fa 56 in Italia e 55 in Spagna perché c’è un ora di fuso orario di differenza.. le equazioni nel mio mondo ideale danno sempre, dico sempre come risultato Zero, perché nel mio mondo i conti tornano sempre, per il semplice motivo che io non so contare.
è una nuova malattia, si chiama Dislessia Numerica, colpisce milioni di persone nel mondo, e gli impedisce anche le cose più elementari. una vita normale.
non posso Controllare il resto dal fornaio ad esempio, devo fidarmi, ed anche per i calcoli più elementari devo contare con le dita, e la cosa peggiore è che non posso montare nessuno degli scaffali di Ikea, leggere quelle istruzioni è come decifrare la stele di rosetta...

P.S : qualcuno dica al contadino di riparare quel ca.... di sacco con una toppa, milioni di bambini ne pagano le conseguenze ogni anno......

10 Comments:

Anonymous Anonimo said...

grazie dei complimenti, scrivere è un modo per liberarsi dei propri fantasmi e dalle proprie ossessioni...
gipsyqueen

5:03 PM  
Blogger hobbs said...

grazie a te, non sono complimenti, è davvero quello che sento. semplicemente mi piace leggerti..
il merito è tutto tuo.

5:14 PM  
Anonymous Anonimo said...

Eh eh ehe..che emozione!
Questa l'ho sentita venire alla luce direttamente dalle tue labbra..ma com'è che noi disegnatori abbiamo tutto questo problema coi numeri?!

Per quanto mi riguarda, credevo dipendesse dal fatto di aver scelto il Classico (perchè non sì è ancora capito se sia l'odio per la matematica e la geometria che spinge a sformarti la mandibola con la 5a declinazione latina..o la 5a declinazione ad occupare tutto lo spazio neuronico riservato ai coseni!..Mah! Per risolvere un tale dilemma ci vorrebbe, giustappunto, un filosofo che una sera..avesse la nausea per il patè di cicuta!).

In realtà il mio ancestrale sospetto è che chi decide di stravolgere per sempre la propria vita mettendosi a studiare greco, lo faccia (molto poco incosciamente!) per imparare, in lingua autoctona..insulti da rivolgere al povero Pitagora!!!

Il pegno è fondere irrimediabilmente le ultime 2 cellule celebrali sopravvissute alla scomposizione dei polinomi..ma vuoi mettere la soddisfazione?!!

Vale..Hobbs! ;-))
(questo te lo dico nel "dialetto" dei nostri antenati!)

Solidale..la tua solita anonima.

9:07 PM  
Blogger hobbs said...

Molto divertente, ma perchè non scrivere un post?
questo commento in fondo già lo è....
io ti ospiterei mooolto volentieri...
chissà quante delle mie scempiaggini sentirai nascere dalla mia viva voce....

10:03 PM  
Blogger hobbs said...

e come si fa a non sentirsi in pericolo chiuso fra tre pareti.....?
ma benvenuto!!!!!
era ora....

8:26 PM  
Blogger hobbs said...

Grazie a te,
hobbs è un personaggio di un romanzo di Bernard Malamud
a cui sono particolarmente legato..
"Occhio musicale" mi piace molto...
vivere ad orecchio lo estendo (purtroppo) a molte cose della mia vita....
a presto.

12:26 AM  
Blogger Marco said...

eh, provo le stesse sensazioni guardando il saldo del mio conto corrente

7:20 PM  
Blogger hobbs said...

beato te che c'e l'hai....
io ormai i soldi me li stampo a casa con la Epson, non li posso usare, ma mi piace tenerli nel portafogli, a volte offro da bere e poi, mi faccio arrestare...
ma che soddisfazione...

3:37 AM  
Blogger Clà said...

Non scrivere mai un libro o se lo hai già fatto spera che non mi capiti mai sottomano, perché lo sottolineerei.

Quanto tempo perdiamo a contare perché qualche ragazzino troppo arguto si annoiava...Penso che è tardi e subito conto le ore di sonno a mia disposizione. Constatare che sono poche mi fa agitare. Continuo a leggere, ma con l'ansia addosso. "Altri 10 minuti" e poi saranno quanti voglio. Il tempo è indicativo, non il modo.

12:00 AM  
Blogger Clà said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

12:00 AM  

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