uést (gessi geims)
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e alla fine si decise che il caballo lo dovevo sparare io. Una volta azzoppati - si disse mentre lisciamoci i baffi - il cavallo v'ha morto, anzi ha muerto, come diceva il Sances (pron. sanchez). Allorché, trassi medesimo dalla fondina la colt impolverata di cavalleria e giubba rossa, e pressi il grilletto nel vetro nero dello sfiancato animale. lo snervo cessò, e la mosca dalla sua coscia venne a rompere lo cazzo sul mio naso. Ora, portare il bestiame furtato fino alla California diventava un problema. Quattro uomini dediti al criminale e alla scabbia, con tre ronzini soltanto. Così, Ci sfidassimo a duello, anzi a un quadrello, nel cimitero di El Paso (pron. el paso), anche se a me veritatamente, sembrava Viterbo, vicino alla tomba di Arc Stenton (pron. arch stanton). Ma io fossi orbo da un occhio, e per questo mi chiamassero "il monco" (pron. il monco), e quindi non farei testo. Moreno Vastalla detto Er Vaccaro aspettatte che la musica di Morricone si abbassatte di volume dal voxson furtato della sua Ford Capri, e intonasse col suo canne mozze "quando l'uomo con il fucile incontra uno con la pistola, l'uomo con la pistola è un uomo mort......" e io gli perforassi la fronte con un piombo. Sances e Proietti rimanettero di sanpietrino. Ero di fatto la pistolata più veloce del uést (pron. west) e dell'etruria tutta. Ripartissimo alla volta di orte, più vicina della california, e piena zeppa di ricettatori, tra l'altro.
Il Messicano avette l'alito di un morto. Questo non gli impeditte di possedere un cospicuoso numero di bagasce. La più bella fosse Barbara, che noi per comoditezza chiameremio Barba, anche perchè nel vecio uèst, le fimmine non fossero avvezze allo uso del depilatorio. Mangiassimo carne di mucca essiccata e bevemmo rum (pron. rhum) intorno al fuoco, e il Messicano fece un buon prezzo per le vacche rubate e senza targa. "avete cancellato il numero di serie?" "non dubitasse, con le mie stesse mano" "entro dimano, saranno a pezzi in tutto il uèst" Barba prese a farmi piedino sotto il tavolame, un piedino nero di polvere, drento scarpine rosa. "allora, facciamo cinquemilo pesetas?" "al cambio quanto farette?" "molto" "affare fatto". Proietti e Sances si serrareno in due stanze sopra il salun (pron. saloon) con Morena e Pablo, ubriachi fradici di Uischi (pron. whiskey) e Sambuca Molinari. Io mi accampatti in una piccola radura vicinante al caballo e di guardia al vaccame, con la capoccia sulla sella a rimirar le stelle dell'ovest stavetti.
Barba, si infilatte sotto la coperta del mio giaciglio medesimo mentre contassi la pecora numero sessanta. Profumasse Barba, di lavanda e capretto del sud. Movette le mani con grande espertismo, fino al nodo della questione. "è vero allora quello che si dice di voi cau boi (pron. cowboy)" " e che si dice?" " che avrette lo aggeggio come la canna di un fucile" "ah, si, l'ho sentito anche io, ma ora smettetela di allisciare il mio uincester (pron. winchester) che ci ho da fare la guardia" la pelle morbida e le cosce spinose facettero il resto. "allora è verità quello che si ascolta su voi bagasce" "ovvero?" "che non portate la mutanda" "e a che serveno?" risò. Mentre ansimavo come un coiote (pron. coyote), mi sbavasse nell'orecchio cotante parole "avessimo ancora tutta la notte per fuggiascare con i soldi e il vaccame, saremio ricchi, il confino è a cinquanta miglia, se passassero la marana, è fatta". Ai tre rintocchi del campanilismo, ero già un traditore fuggiasco, con tre pistoleros ai calgagni, e una bagascia con mandria al seguito.
Era ormai l'albeggio, e il confine fosse ad un passo, il suono della marana lo confermitava. Scendemio dai caballos per l'abbeveraggio dei poveri besti. Barba mi fissava innamorante e dicette "ormai è fatta Gessi (pron. jessie)". la voce del Messicano tuonizzò da dietro la rupe della morte, e in quel momento medesimo, capacitassi me di due cose distinte. La primera, che Barba portava sfiga, la secondera, che ora fossero cazzi. "Geims! (pron. james), nessuno fregatte il Messicano, non nella provincia di Viterbo " Proietti e Sances ridevano armati fino ai denti gialli. Io rumorai con gli speroni, al messicano colasse sudore dalla fronte e tirasse fuori il carillon con il "valzer del moscerino" e caricattelo a molla. "Quando la musica finitte, sparassimo" al quintesimo ullallà, pressi il grilletto, il petto del messicano si fecesse rosso vivo, Sances sparò a Proietti in mezzo alle palle e io piombai Sances come una quaglia ripiena nello mezzo secondo che avanzatte. E professsai il verbo "quando un uomo con la pistola, incontra tre uomini più lenti, i tre uomini lenti sono morti" Scendesse un silenzio tombale, e Mi perplessi nel caldo vento dell'alba "cos'hai gessi?" "niente pupa, non mi tornassero i conti" e in effetivamentità, i colpi sparorti fossero quattro, e i moribondi tre. Lo stibalos si fecero pesanti, li speroni rotellarono al vento, e cadetti in ginocchioni sputando salsa di pummarola del uèst. Avetti un buco in mezzo al petto, appena di fianco al medaglio di Santa Crus (pron. santa cruz), proprio sulla scritta della canotta "Mobilificio Fratelli Crapanzano, CZ". allo zoccolare del caballo guardai Barba montare vaccame e dinaro sulla chiatta e passare il confine nella marana. Voletti chiedere "perché," ma i cau boi non dimandeno, e poi Barba, comunque dicette con l'eco "quando un uomo con il fucile incontra una donna senza mutanda, l'uomo con il fucile è un uomo morto".
e alla fine si decise che il caballo lo dovevo sparare io. Una volta azzoppati - si disse mentre lisciamoci i baffi - il cavallo v'ha morto, anzi ha muerto, come diceva il Sances (pron. sanchez). Allorché, trassi medesimo dalla fondina la colt impolverata di cavalleria e giubba rossa, e pressi il grilletto nel vetro nero dello sfiancato animale. lo snervo cessò, e la mosca dalla sua coscia venne a rompere lo cazzo sul mio naso. Ora, portare il bestiame furtato fino alla California diventava un problema. Quattro uomini dediti al criminale e alla scabbia, con tre ronzini soltanto. Così, Ci sfidassimo a duello, anzi a un quadrello, nel cimitero di El Paso (pron. el paso), anche se a me veritatamente, sembrava Viterbo, vicino alla tomba di Arc Stenton (pron. arch stanton). Ma io fossi orbo da un occhio, e per questo mi chiamassero "il monco" (pron. il monco), e quindi non farei testo. Moreno Vastalla detto Er Vaccaro aspettatte che la musica di Morricone si abbassatte di volume dal voxson furtato della sua Ford Capri, e intonasse col suo canne mozze "quando l'uomo con il fucile incontra uno con la pistola, l'uomo con la pistola è un uomo mort......" e io gli perforassi la fronte con un piombo. Sances e Proietti rimanettero di sanpietrino. Ero di fatto la pistolata più veloce del uést (pron. west) e dell'etruria tutta. Ripartissimo alla volta di orte, più vicina della california, e piena zeppa di ricettatori, tra l'altro.
Il Messicano avette l'alito di un morto. Questo non gli impeditte di possedere un cospicuoso numero di bagasce. La più bella fosse Barbara, che noi per comoditezza chiameremio Barba, anche perchè nel vecio uèst, le fimmine non fossero avvezze allo uso del depilatorio. Mangiassimo carne di mucca essiccata e bevemmo rum (pron. rhum) intorno al fuoco, e il Messicano fece un buon prezzo per le vacche rubate e senza targa. "avete cancellato il numero di serie?" "non dubitasse, con le mie stesse mano" "entro dimano, saranno a pezzi in tutto il uèst" Barba prese a farmi piedino sotto il tavolame, un piedino nero di polvere, drento scarpine rosa. "allora, facciamo cinquemilo pesetas?" "al cambio quanto farette?" "molto" "affare fatto". Proietti e Sances si serrareno in due stanze sopra il salun (pron. saloon) con Morena e Pablo, ubriachi fradici di Uischi (pron. whiskey) e Sambuca Molinari. Io mi accampatti in una piccola radura vicinante al caballo e di guardia al vaccame, con la capoccia sulla sella a rimirar le stelle dell'ovest stavetti.
Barba, si infilatte sotto la coperta del mio giaciglio medesimo mentre contassi la pecora numero sessanta. Profumasse Barba, di lavanda e capretto del sud. Movette le mani con grande espertismo, fino al nodo della questione. "è vero allora quello che si dice di voi cau boi (pron. cowboy)" " e che si dice?" " che avrette lo aggeggio come la canna di un fucile" "ah, si, l'ho sentito anche io, ma ora smettetela di allisciare il mio uincester (pron. winchester) che ci ho da fare la guardia" la pelle morbida e le cosce spinose facettero il resto. "allora è verità quello che si ascolta su voi bagasce" "ovvero?" "che non portate la mutanda" "e a che serveno?" risò. Mentre ansimavo come un coiote (pron. coyote), mi sbavasse nell'orecchio cotante parole "avessimo ancora tutta la notte per fuggiascare con i soldi e il vaccame, saremio ricchi, il confino è a cinquanta miglia, se passassero la marana, è fatta". Ai tre rintocchi del campanilismo, ero già un traditore fuggiasco, con tre pistoleros ai calgagni, e una bagascia con mandria al seguito.
Era ormai l'albeggio, e il confine fosse ad un passo, il suono della marana lo confermitava. Scendemio dai caballos per l'abbeveraggio dei poveri besti. Barba mi fissava innamorante e dicette "ormai è fatta Gessi (pron. jessie)". la voce del Messicano tuonizzò da dietro la rupe della morte, e in quel momento medesimo, capacitassi me di due cose distinte. La primera, che Barba portava sfiga, la secondera, che ora fossero cazzi. "Geims! (pron. james), nessuno fregatte il Messicano, non nella provincia di Viterbo " Proietti e Sances ridevano armati fino ai denti gialli. Io rumorai con gli speroni, al messicano colasse sudore dalla fronte e tirasse fuori il carillon con il "valzer del moscerino" e caricattelo a molla. "Quando la musica finitte, sparassimo" al quintesimo ullallà, pressi il grilletto, il petto del messicano si fecesse rosso vivo, Sances sparò a Proietti in mezzo alle palle e io piombai Sances come una quaglia ripiena nello mezzo secondo che avanzatte. E professsai il verbo "quando un uomo con la pistola, incontra tre uomini più lenti, i tre uomini lenti sono morti" Scendesse un silenzio tombale, e Mi perplessi nel caldo vento dell'alba "cos'hai gessi?" "niente pupa, non mi tornassero i conti" e in effetivamentità, i colpi sparorti fossero quattro, e i moribondi tre. Lo stibalos si fecero pesanti, li speroni rotellarono al vento, e cadetti in ginocchioni sputando salsa di pummarola del uèst. Avetti un buco in mezzo al petto, appena di fianco al medaglio di Santa Crus (pron. santa cruz), proprio sulla scritta della canotta "Mobilificio Fratelli Crapanzano, CZ". allo zoccolare del caballo guardai Barba montare vaccame e dinaro sulla chiatta e passare il confine nella marana. Voletti chiedere "perché," ma i cau boi non dimandeno, e poi Barba, comunque dicette con l'eco "quando un uomo con il fucile incontra una donna senza mutanda, l'uomo con il fucile è un uomo morto".
19 Comments:
bello tanto, così surreale da parer vero, mammesà che è vero .. vero?
Quando una blogger incontra hobbs è una blogger che ha morta. Dalle risate.
still: si, si, tutto verissimo,poi secondo me il uést è in garfagnana.
rita: quando ci vuole ci vuole... :)
il mio genietto. ;)
come sai far ridere tu, nessuno.
freesia: mi sa che fa ridere solo noi... :)
almeno noi ridiamo! peggio per quelli che piagneno. :)
la gente ha riso tanto anche quando abbiam letto in pubblico "spezie" che ha perle d'ironia più nascoste, quando leggeremo uèst, marcatamente più comico .. vedrai :-)
che dire
clap clap "applauso"..
e questo, perchè non puoi vedermi ondeggiare con l'accendino acceso come hai concerti..
Bravooooo bis
ciao
credo si scriva phiga power, ma come si pronuncia non zò
:)
e.. minchia questo pezzo è phighissimo! chettelodicoaffare
tessertrame:...come avrei voluto essere li, con baffi e naso finto però. grazie, soprattutto per le risate :)
albafucens: mandami una foto via mail, assolutamente!
giovanna: si pronuncia così (figapauer) noto movimento culturale della prima metà degli anni novanta.
io dico che ci vuole monica vitti e alberto sordi per questa cosa. se non ci sono, ce li metto io, che la commedia è perfetta.
perfettamente amara.
amelia: pensavo, ad una cosa quasi pulp anni settanta. pensavo anche a Stefano Satta Flores, emica lo so il perché. comunque ci avrei visto bene thomas milian, fernando rey, jack palance, silvia monelli, roba così...
e giancarlo giannini, e abatantuono, mi viene da pensare.
non so, ha un ritmo così buono che andrebbero bene molti.
Ho riso un bel po':)
Credevo di trovare un pezzo perfetto, ma un filo triste, da sguardo perso o peggio tagliente e tragicamente vero disegnato con tutte le tonalità di grigio.
Invece trovo un pezzo sempre perfetto, ma coloratissimo (la pronuncia corretta è geniale)con dei personaggi molto simpatici. Una rivisitazione di un Sergio Leone, irriverente e canzonatoria di quel vecchio uest (leggasi West)che tutti abbiamo amato.
Mi è piaciuto tanto, sei in grande forma. Ora leggo il resto.
Buona giornata:)
Avevo voglia di leggerti. Ho fatto bene a fermarmi oggi. Sono contenta di averti rivisto. Tanto. E' uscito anche il sole.
Buona giornata:)
silvia: Ho amato il suo cinema. forse più di quello di chiunque altro. Ho visto e rivisto "c'era una volta in america", dilatare ad accorciare il tempo, viaggiarci dentro, forse sconfiggerlo. E poi quel west, sognato immaginato e rappresentato tra la maremma e cinecittà, come si fa a non aver voglia di giocarci?
grazie per tutta l'attenzione di oggi, ne avevo bisogno.
buona giornata.
Grazie a te:)
Bellissimo. Mi fa pensare ai personaggi sgangherati di Andrea Pazienza...
blualessandro: riferimento più gradito, non credo potessi farmelo...
buondì.
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