[ stronzio a mezzanotte, e poco altro ]
Rientro a notte fonda. l’idea era di farmi una doccia e scivolare nel letto fresco e pulito come un pupo. Mi spoglio entro nella doccia, giro la leva dell’acqua e non esce niente, tranne uno strano rutto rugginoso dal profondo del tubo digerente del mio palazzo. Me ne sto lì, nudo come un verme a fissare i miei piedi nel piatto di ceramica asciutto come non mai. Bestemmio, mi rivesto, e mi ricordo di Tremal Naik, il bengalese che ha il negozio di frutta e verdura aperto tutta la notte. Quando passo la porta a vetri se ne sta a braccia conserte a guardare temptation Island su un piccolo televisore poggiato su una sedia dietro al bancone. Ride come un pazzo e grida a qualcuno dall’altra parte dello schermo:
"Colione! Cornuto!" E si sganascia fino a perdere il fiato. Quasi dispiaciuto dal doverlo distrarre da una cosa tanto divertente dopo un colpetto di tosse, dico: “Salve. Mi scusi se la interrompo, ma mi servirebbe urgentemente dell’acqua.” Lui non smette di guardare il televisore, e quasi ipnotizzato mi fa:
“Quanta?”
“Sei casse direi.”
“Ma sono trentasei bottilie seniò!”
“Lo so, ma sono rimasto senz’acqua, mi ci devo anche lavare.” Tremal naik scoppia in una risata stridula e dice:
“Ottanta euro seniò.”
“Come ottanta, ma che te sei impazzito?”
“No, speculo sulle risorse, sono solo affari, niente di personale. Stasera è già il terzo del suo palazzo che viene a prendere casse d’acqua. Quindi mi è rimasta solo quella frizzante, e comunque c’è chi sta peggio, questo qui per esempio – Mi dice girando il televisore verso di me – Per un po’ di visibilità è disposto a prendersi le corna in mondovisione. Quindi, Prendere o lasciare seniò.”
“E questo cosa vorrebbe dire?”
“Che un paese senza valori, non sa il valore, che il valore di una determinata cosa nasce soprattutto dalla necessità e dalla richiesta. Sono leggi di mercato, ce le avete insegnate voi, quindi, stasera diamo valore a qualcosa di cui ha un disperato bisogno, sei casse fanno ottanta euro seniò. Che fa’, lascia o prende?”
“Prendo, prendo, però che cazzo.”
Tremal naik riscoppia a ridere e aggiunge: "Per altri 5 euro gliele porto su, seniò."
Mi lavo con la Ferrarelle da due giorni, il bagnoschiuma con l’acqua frizzante ha il suo perché diciamolo, apre i pori, massaggia la pelle e mi da quel senso di frizzantezza che manca alla mia vita da un bel po’. Il colonialismo di ritorno di Tremal Naik mi ha insegnato che per avere una pelle vellutata e liscia il prezzo può essere molto alto, che trovare qualcuno aperto a mezzanotte non è necessariamente una fortuna e soprattutto che non tutti quelli che guardano “temptation Island” sono dei coglioni. Io vi ho avvisati.
4 Comments:
la vita è una giungla mio caro ... (e lui lo sa bene!)
An vedi tremal naik
elena: vedi che succede a tirarsi fuori dalla catena alimentare...
amanda: Che robba!
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