[foto 90/ con destrezza]
È questo, alla fine. Chiedersi con poca voce se sia stato più coraggioso non cambiare [e questo ti ha permesso di riconoscermi senza fatica] o diventare altro, e non parlo del trucco pesante o di un vestito che non ti somiglia, che non ricorda [ed io ho dovuto guardarti a lungo, invece]. [Ma] essere complici, per te, era sincronizzare gli orologi fuori dalla banca e farmi fare il palo tutte le volte che mi fregavi [al mattino], che origliare la combinazione a chi parla nel sonno e t'ama, senza passamontagna, senza vergogna, è roba da professionisti. "Roba che non si dimentica sai, come andare in bicicletta" dicevi aggiustandoti i fianchi nel raso, dopo. È questo alla fine. Sapere oggi come allora, che mi ruberai tutti gli sguardi senza restituirmene nemmeno uno. E nel dubbio, bambina, lascio il motore acceso.
5 Comments:
solo le cose prestate (a volte) si restituiscono. quelle rubate no.
talvolta le puoi ritrovare, al limite, al banco dei pegni (d'amor perduto).
...si', meglio lasciare il motore acceso.
Meglio avere un piano di riserva.
Meglio tenersi una via di fuga sempre aperta...
elena: quanto hai ragione...
anonimo/a: se fai il palo, è meglio di si..
eh, gia'! Tu avvisi gli altri...ma che avvisa te??
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